Si saprà solo stamattina se al Consiglio regionale delle ore 10, verranno trattate due mozioni ulteriori
La decisione sarà dell’Ufficio di presidenza che il presidente del Consiglio Eros Brega che lo ha convocato per le ore 9 di giovedì stesso, allo scopo di decidere quali mozioni, a nome della maggioranza, dovranno essere scelte fra le sei suggerite in date diverse.
Le prime due presentante entro il termine previsto del 20 marzo sono : a firma di Galanello (Pd) e Buconi (Psi) per chiedere al governo nazionale risorse finanziarie per completare gli interventi di rischio idrogeologico nelle rupi di Orvieto e Todi ed a firma di Dottorini (Idv) e Stufara (Prc-Fds) per sollecitare l’attuazione in Umbria dell’esito referendario sull’acqua pubblica.
In data successiva, il 23 marzo, precisa il presidente Brega nella lettera di convocazione dell’Assemblea, dalle file della maggioranza sono state suggerite altre mozioni, nell’ordine: sulla contrarietà alla riforma nazionale del mercato del lavoro, recante le firme di Stufara (Prc-Fds), Dottorini e Brutti (Idv); sull’accesso ai servizi sanitari per le persone con disabilità, a firma di Bottini (Pd) e Buconi (Psi); contro il declassamento della Stazione ferroviaria di Orvieto, firmata da Carpinelli (Marini Per l’Umbria).
Il consiglio è comunque convocato per oggi per discutere l’esame del programma di attività del Corecom per l’anno 2012, relatore dell’atto Oliviero Dottorini (IdV), e la relazione del Collegio dei Revisori dei conti sull’andamento delle gestione finanziaria della Regione nel terzo trimestre 2011, relatore lo stesso Dottorini.
All’ordine del giorno figurano anche due mozioni presentate dai gruppi di minoranza sul tema delle visite sanitarie intramoenia e contro il recente aumento del 29 per cento a carico dei pazienti che ne fanno richiesta: la prima, a firma Franco Zaffini (Fare Italia) e Sandra Monacelli (Udc) per chiedere il ritiro del provvedimento e la riconsiderazione dell’intera normativa regionale sulle prestazioni libero-professionali; la seconda a firma di tutto il gruppo del Pdl per proporre la riconsiderazione dell’intera normativa regionale sulle prestazioni libero professionali