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Semi di alberi amati dal defunto nell'urna biodegradabile delle ceneri da seppellire per aver un ricordo "vivo" dei propri cari
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Vivere una vita terrena dopo la morte, un’ idea di un giovane designer spagnolo potrebbe cambiare il modo di dare sepoltura ai defunti.
Invece di un susseguirsi di tombe di cemento freddo, si potrebbe avere un bosco di specie arboree diverse.

Il designer, infatti, ha inventato un’insolita urna, nella quale, assieme alle ceneri del defunto vengono inseriti i semi degli alberi che in vita la persona ha amato di più. 
E’ di cartone, è  l’eco-involucro ideale per l’ultimo viaggio, fatta di fibre di cocco, cellulosa e torba.

Forse i Comuni dovrebbero prendere in considerazione l’idea di destinare un campo cimiteriale a questo tipo di sepoltura in cui un corpo genera un nuova vita sia pure nel mondo vegetale.
Se non altro costerebbe meno dei classici loculi, avrebbe la funzione di assorbire Co2 e produrre ossigeno.
Forse la cosa stimolerebbe anche la pratica dell’incenerimento in luogo della sepoltura del corpo, rinviando questa alle ceneri e non è detto che amici e parenti del defunto non preferiscano “parlare e pregare” con qualche cosa di vivo che non di fronte ad una fotografia su marmo.

In effetti un esempio del genere esiste a Stoccolma, in Svezia,
Un luogo intriso di bellezza e poesia. La realizzazione di questo cimitero monumentale richiese 25 anni (1915–1940), sotto la direzione degli architetti modernisti Gunnar Asplund e Sigurd Lewerentz.
Costruito su un’antica area morenica di 100 ettari coperta di pini, è considerato fra le maggiori opere architettoniche moderniste al mondo e rappresenta alla perfezione la concezione nordica della natura, della vita e della morte

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