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29 aprile 2012
Mattoni ed arredi spariti alla Veralli-Cortesi…

I sottoscritti Consiglieri comunali dei Gruppi consiliari PD, PSI-MRE, PRC interrogano la S.V. ;
premesso che nel luglio 2011, il Vice-Presidente dell’Ente Giorgio Pordenoni in una seduta del Consiglio di amministrazione mette a verbale una dichiarazione in cui "invita il consigliere Luigi Galletti, presente alla seduta, ad astenersi da ogni attività diretta nella gestione del Parco (obbligazioni facenti capo alla cooperativa Polis), per motivi di opportunità politico-amministrativa nonché perchè detta attività potrebbe configurare una condizione di conflitto di interessi." e continua Pordenoni minacciando in caso di non cessazione dell’attività del consigliere Galletti ulteriori azioni di dissociazione nelle forme che riterrà più opportune.
Rilevato che tali affermazioni necessitano di ulteriori chiarimenti in particolare relativi alle azioni concrete svolte dal consigliere Galletti tali da suscitare la ferma presa di posizione del vice-presidente.
Rilevato altresì che appare opportuno verificare come siano stati smaltiti o utilizzati i materiali di risulta di sfalci, potature, tagli di arbusti, e soprattutto di rami o di alberi.
Accertato che dalla ristrutturazione del Castello di Montenero erano stati recuperati e catalogati gli originari mattoni dei pavimenti di notevole valore storico oltre che economico e che per anni erano stati depositati e conservati nelle pertinenze del castello e sotto la indiretta vigilanza dei cittadini.
Verificato dagli atti che il nuovo consiglio di amministrazione ha deciso di metterli in sicurezza, talmente in sicurezza che sono spariti all’improvviso, stranamente proprio dopo questa decisione.
Verificato che il consigliere Galletti ha sporto denuncia ai Carabinieri.
Verificato altresì che dopo la ristrutturazione della Casa di Riposo risulta che alcuni vecchi materiali non sono stati poi riutilizzati, come i vecchi mobili di arredamento delle camere degli ospiti e della residenza in generale, alcuni anche di valore.
Interrogano la S.V. per sapere se nell’esercizio dei compiti di vigilanza attribuiti dalla legge, intenda chiedere al Consiglio di amministrazione della Veralli Cortesi risposte alle seguenti domande:
Da chi il Consigliere Galletti è stato delegato a rappresentare legalmente l’Ente quindi a sporgere denuncia ai Carabinieri per il furto dei mattoni?
Oltre ai carabinieri, quando il Consigliere Galletti ha informato l’Ente?
La copia della denuncia è agli atti dell’Ente?
L’Ente ha disposto verifiche dirette sull’evento che gli ha arrecato un evidente danno economico, tanto più che per eseguire le operazioni di “messa in sicurezza” aveva anche sostenuto dei costi?
Chi ha effettuato la messa in sicurezza dei mattoni?
Quale è il danno patrimoniale arrecato all’Ente?
Esiste un inventario dei vecchi mobili degli ospiti? e dove questi mobili non riutilizzati, a parte quelli in cattivo stato conservativo, sono attualmente collocati?
Quale sorte hanno avuto i radiatori in ghisa, anch’essi con valore di mercato, poiché dagli atti in nostro possesso non risultano conferiti, infatti, a nessuna società autorizzata allo smaltimento di questi materiali?
Si richiede risposta urgente al prossimo Consiglio comunale.”
Gruppi consiliari PD, PSI-MRE, PRC di Todi

28 aprile 2012
Marsciano, bilancio comunale, come lo vede il Pdl

Tasse, tasse, tasse. Nessun taglio a consulenze e sprechi. Zero investimenti per il futuro, un indebitamento esagerato e neanche la traccia di un’idea di sviluppo della città. Ecco la sintesi dibattito sul bilancio di previsione 2012 del Comune di Marsciano.
L’idea di fondo della premiata ditta Todini-Regni è semplice: i costi dei servizi offerti ai cittadini e della burocrazia comunale vengono finanziati dai soldi dei marscianesi e, in presenza di tagli nazionali importanti, l’amministrazione comunale più che ridurre la spesa corrente e gli sprechi, stringe ancora più il torchio su tutti noi marscianesi.
E i numeri parlano chiaro: TARSU +30% in due anni, Addizionale IRPEF dai 15.000 euro di reddito in su aumento progressivo per tutti, IMU vera stangata dall’entità ancora ignota, sicura entrata solo per il governo centrale. E qui non può mancare una forte critica, dal basso, ai professoroni che a Roma fanno le scelte. Tartassare in modo indecente la casa, il primo bene primario frutto dei sacrifici di una vita, come fosse fonte di speculazione, bastonando indirettamente la miriade di attività economiche, produttive e commerciali, che ruotano intorno all’edilizia è ottuso ed iniquo, soprattutto per il nostro territorio le cui attività sono legate a doppio filo al mattone.
Conseguenza diretta riscontrabile nei conti comunali è il dimezzamento dei proventi da concessioni edilizie, ridotti ad un misero importo di € 500.000 circa.
Molto è ancora da fare per tagliare quelli che sono i costi improduttivi comunali i quali, in tempi di crisi, vanno inesorabilmente ridimensionati. Dai 150mila che ancora costa l’ormai ex depuratore di Olmeto, agli oltre 100mila di canoni per licenze informatiche, ai 30mila di ufficio stampa, ai 35mila per la gestione del Museo del Laterizio, ai 125mila per recupero tributi, ai 25mila per quote associative perlopiù inutili. Fino ad arrivare ai circa 400mila euro di utenze, delle quali circa 120mila solo per gli uffici comunali, sulle quali a nostro avviso molto si può lavorare per spendere meno. Possibile che non si potesse fare nulla al riguardo?
Discorso a parte per il personale, nettamente sotto organico il Corpo di Polizia Municipale, otto unità, e ancora con contratto a tempo una quindicina di posizioni, tra le quali gli assistenti sociali, paradossale per un Comune delle dimensioni di Marsciano. Il nostro auspicio è poi che i circa 220mila euro da assegnare al personale comunale per il miglioramento dell’efficienza dei servizi vadano assegnati secondo criteri oggettivi, riscontrabili e meritocratici.
La parte investimenti, ridotta al lumicino, ci porta dritti ad un ragionamento sul forte indebitamento, circa 1.100mila euro di interessi annui sul groppone, fuori limite TUEL nel 2014, e ad una considerazione generale sul ruolo degli Enti locali di prossimità come il Comune.
E’ ormai improrogabile, come chiede l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), rivedere il patto di stabilità, soprattutto sulla parte investimenti e sulla cassa, che crea mostri burocratici che si avvitano su se stessi, che strozzano le imprese che lavorano con il pubblico, e che impediscono ai Comuni anche in presenza di liquidità di pagare i propri fornitori con tempi adeguati.
Chiudiamo con segnalare che, almeno per il 2012, è ancora previsto il finanziamento per la Scuola Media di Cerqueto, segno che la mobilitazione popolare, ferma ma civile, da noi sostenuta, ancora ottiene risultati.
Gruppo Consiliare PdL MarscianoDavid Liotti
 



26 aprile 2012
Veralli Cortesi, fine di una polemica

Caro Presidente ( dr Mallozzi – n.d.r),
prendo atto delle Sue precisazioni e dell’onore reso all’operato del precedente Consiglio.
Certamente avremmo potuto fare di più e meglio, ma sottolineo che i costi relativi agli interventi sono stati contenuti al meglio, ed erano strettamente connessi ai vincoli progettuali imposti dagli standards normativi in materia. Evidenzio peraltro che, rispetto al quadro economico iniziale, abbiamo ottenuto significativi i risparmi grazie al ribasso d’asta sull’appalto di circa il 23% (su quattro milioni di euro circa, se ben ricordo) utilizzato in parte per gli arredi, anche questi acquistati poi da Voi  fruendo di un grande ribasso. Le cucine peraltro sono state pagate con i contributi da noi richiesti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, erogati, credo, nella misura di circa 130.000 euro.Infine grande risparmio è stato ottenuto anche nella scelta della Direzione Lavori che si aggiudicò la gara con un ribasso di circa il 45%.
Capisco che il contesto socio-economico è peggiorato, nondimeno so anche che le rette pagate, in parte dagli ospiti (o dal comune  per i meno abbienti) e per il 50%  dalla ASL, sono determinate su base regionale e periodicamente adeguate alle dinamiche dei costi, sicché gli eventuali scostamenti dalle previsioni non dovrebbero essere abnormi.
Nuovi assets erano stati individuati ipotizzando la realizzazione di un centro con alloggi destinati ad anziani autosufficienti  a Pantalla, su terreno di proprietà dell’Ente ed adiacente il nuovo ospedale, con fornitura di servizi secondo la tipologia di recente definita dalla Regione.  Ricordo che durante una  visita alla residenza protetta nel 2008, l’allora assessore regionale alle politiche sociali Damiano Stufara, alla presenza dell’omologo assessore comunale Nazzareno Menghini, accordò il suo sostegno al progetto ed evidenziò l’esistenza di fondi regionali in materia (e la possibilità di accedervi nella misura di almeno 400.000 €).
Da privato cittadino non entro in questa sede nel merito della attuale Sua gestione. 
Rammento però che sia  nella passata campagna elettorale, che successivamente, quando ero io il presidente dell’Ente, si parlò tanto della Veralli-Cortesi, e tra le cose dette molte erano inesatte e strumentali. Ho tuttavia sempre doverosamente  risposto alle richieste pervenute dai consiglieri e dagli amministratori comunali, fornendo chiarimenti e documentazione, mentre mi sono sottratto solo alle polemiche fini a se stesse o strumentali.
Quanto alle precedenti gestioni, ritengo che un giudizio serio, qualunque esso sia,  possa essere dato solo a seguito di una approfondita disamina di tutto il relativo contesto poiché, diversamente, si potrebbe incorrere in una sterile polemica.
La saluto cordialmente.
Avv. Enrico Marconi

25 aprile 2012
Aria Nuova per Todi: all’Istituto Agrario ginnastica con le cuffie antirumore

Non è una battuta,  questo è il consiglio che studenti e insegnanti di educazione fisica dell’Istituto tecnico agrario “Ciuffelli Einaudi” hanno ricevuto  quando,  terminati i lavori di ristrutturazione della palestra , hanno rimesso piede nella struttura per effettuare la normale attività didattica e si sono resi conto che  l’intera palazzina era diventata un’enorme cassa acustica. Il minimo rumore, un pallone che rimbalza ,lo  sbattere dei piedi in corsa e persino il normale dialogo tra persone viene amplificato e rende impossibile   la  normale attività e   la semplice permanenza all’interno del locale è un supplizio. Si è arrivati al punto che le lezioni di E.Fisica  vengono “simulate” al bigliardino!!!.  Alcuni genitori e  l’insegnante di  educazione fisica giunti all’esasperazione, “trascurati” dalla dirigenza scolastica,  si sono rivolti al   comitato “Aria nuova per Todi”  che essendo nato per queste finalità di supporto ai cittadini tuderti nella soluzione  dei loro problemi,  si è subito attivato nei confronti della proprietà dell’immobile, la Provincia di Perugia, ottenendo risultati concreti con il reperimento dei fondi  e il riesame tecnico della pratica da parte della provincia e della Asl,  in modo che si possa giungere in breve tempo alla soluzione .  Purtroppo la dirigenza scolastica, forse distratta dalla gestione del mega  carrozzone didattico “Ciuffelli Einaudi”,  non ha saputo finora dare adeguata risposta alla sacrosanta richiesta degli studenti di poter utilizzare una delle più belle palestre del comune di Todi, cosa che invece  “Aria nuova per Todi” ha dimostrato di saper fare nel giro di pochi giorni. Forse più che mettere le cuffie agli studenti ed insegnanti,  qualcun altro se le dovrebbe togliere!
Massimo Fortunati, candidato al Consiglio comunale lista "Aria Nuova per Todi"

25 aprile 2012
Anche il PSI di Fratta per un ponte nuovo sul Tevere

A breve dovrebbero iniziare i lavori di manutenzione del “mitico” ponte di Montemolino, le voci dei corridoi di Provincia e Regione annunciano che ciò comporterà,contrariamente a quanto affermato nell’assemblea dell’ottobre scorso,la sua chiusura al traffico per 100 giorni.
Sicuramente la chiusura del ponte se fosse confermata ufficialmente sarebbe un durissimo colpo per le già flebili economie locali dei nostri territori.
Sollecitiamo con forza le istituzioni regionali e provinciali di fare chiarezza sui tempi di esecuzione degli interventi, di creare un tavolo di confronto continuo con le istituzioni locali e il coinvolgimento dei rappresentanti del comitato della popolazione locale nato nei giorni scorsi, per un analisi a tutto campo del maggior numero di soluzioni tecniche possibili per minimizzare i danni economici e i disagi per la popolazione del comprensorio.
Di farsi fautori anche valutando la possibilità di mettere in campo un ponte provvisorio che affianchi l’esistente , già utilizzato costantemente in altri contesti da Protezione civile o Genio militare per garantire il passaggio  in ambe le direzioni, senza limitare i mezzi pesanti.
Di procedere ad una progettualità anche a lunga scadenza , per il reperimento dei fondi necessari , ma chè si colga l’obbiettivo di un Ponte nuovo con il doppio senso di marcia e senza limitazioni di peso.
Questo sicuramente potrebbe essere anche l’occasione per dimostrare che il cittadino possa riporre una piena fiducia  in una politica che è in grado di proporre e dare soluzioni concrete ai problemi.
PSI  – Sezione di Fratta Todina

25 aprile 2012
Sole a pagamento a Todi

Dopo il cambio di gestione della pubblica illuminazione passata dalla gestione diretta del comune ad Enel Sole, si scopre che i cittadini, per segnalare guasti, debbono rivolgersi ad un numero telefonico a pagamento e comunicare il numero di matricola del punto luce.
Quindi per ottenere un semplice servizio occorre pagare la telefonata, munirsi di carta e penna e forse di una scala per salire sul palo, scrivere il numero di matricola e poi attendere l’intervento!
Non sembra una soluzione di semplificazione e di efficienza!
Per i cimiteri inoltre è vergognoso che siano stati disdetti i contratti con il precedente gestore, sia stata spenta la luce senza alcun avviso agli utenti.
Anche in questo caso le chiacchiere stanno a zero. Il tutto si commenta da solo.
Gruppo consiliare PD Todi


25 aprile 2012
Veralli Cortesi, scelte impopolari ma coraggiose

Caro Avv. Marconi,
in relazione alla sua risposta del 20 aprile  ,concordo su quanto detto ad eccezione  di quanto affermato in relazione al quadro economico. Forse non siamo così lontani come si direbbe leggendo il suo articolo. Il piano finanziario di cui Lei parla,ritenuto credibile dalle Banche e dal Consiglio Comunale ,di fatto presentava una visione molto ottimista  o comunque commisurata ai  tempi in cui è stato redatto.I tempi oggi sono ulteriormente peggiorati (la APSP Veralli-Cortesi non si muove al di fuori del contesto economico) e quanto previsto dal piano ,oggi,è veramente improponibile e privo di fondamento. Questo attuale consiglio ha anche rinegoziato alcuni prestiti  senza i quali si sarebbe dovuto rate di ammortamento per oltre 500.000 euro .Ora io e Lei conosciamo bene come funzionano i conti e quanto margine ci sia nella gestione .Quindi il costo della ristrutturazione  si copre solo con ALIENAZIONI e non con i maggiori ricavi di gestione(non risulta che il piano finanziario prevedesse nuovi assets….il solo ampliamento con i precedenti nuclei gestionali  non sono certo in grado di generare 500.000 euro di profitto utile per dare copertura al finanziamento,anzi fino  adesso hanno generato ben 40.000 euro di debito) .Quindi ,asserire il contrario ,questo sì,potrebbe essere strumentale  e demagogico. Ciò premesso sono convinto che anche la concessione della Residenza Protetta sia una scelta obbligata  stante la situazione che,a torto o a ragione,risente delle scelte gestionali del passato. Inoltre ho sempre avuto la impressione che si potesse spendere meno così da abbattere il peso degli oneri finanziari. L’analisi sopra indicata inoltre non teneva conto degli ottimi  risultati delle licitazioni private attivate nel 2010  che hanno triplicato la resa del patrimonio dell’Ente.   Per quanto sopra riteniamo un atto dovuto la concessione  come lo è stato per il CdA da Lei presieduto  effettuare gli investimenti  indicati (e contrarre  i relativi prestiti). Caro pastPresidente,la APSP Veralli-Cortesi  è così:onori e oneri; non la prenda  sul personale e non si senta offeso. Per quanto attiene la decenza ,ripercorrendo gli annali  della APSP Veralli –Cortesi  emerge molto bene come  ogni tanto  venisse attivato un COMMISSARIAMENTO ,non certo derivante da una gestione decente!Quindi il riferimento  è verso tanti e troppi anni  di scelte  troppo soffocate dalla politica. In tempo di  risorse scarse è ora di fare scelte,magari impopolari ,ma CORAGGIOSE .Infine quello che è veramente spiacevole  è che l’Ente sia stato coinvolto  in una vicenda  di mediocre  polemica elettorale  attraverso prese di posizioni  del tutte pretestuose  giunte sino ad una “ interrogazione “ al Consiglio Comunale che non ha alcun fondamento se non quello di gettare discredito su di un  Ente ,vanto della città di . Distinti saluti e ad majora
Ezzelino F.Mallozzi Presidente pro tempore della APSP L.Veralli ,Giulio ed Angelo Cortesi.


24 aprile 2012
Lettera all’Assessore Cecchini sulla tassa Tevere-Nera

Per conto del comitato per l’abolizione della tassa Tevere Nera di Todi Le chiedo informazioni in merito all’attuazione della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 18 ed in particolare a quanto previsto dall’art. 67 in materia di riordino dei consorzi di bonifica. La citata legge al suddetto articolo indica in sessanta giorni dall’entrata in vigore della stessa legge il tempo a disposizione della Giunta Regionale per definire una proposta di legge di revisione e modifica delle norme regionali in materia di bonifica da sottoporre al Consiglio regionale.
Come Lei può ben comprendere c’è una diffusa attesa per le scelte che la Regione deve assumere su questa materia e visto che siamo sistematicamente chiamati a fornire aggiornamenti sulla problematica Le chiediamo di conoscere a che punto è l’iter e i tempi previsti per la sua definizione. In particolare si ribadisce che per i comitati abolizionisti il rispetto dell’obiettivo concernente il riordino e la semplificazione degli enti e organismi nel territorio regionale dovrebbe sempre passare per l’abrogazione dei Consorzi. Secondo noi da un punto di vista giuridico è possibile procedere con la soppressione dei Consorzi in quanto ciò è consentito dall’accordo di programma Stato – Regioni del 2008.  Ciò, inoltre, troverebbe una chiara giustificazione in un momento come questo di riforme e tagli agli sprechi.
In ogni caso, si insiste per una piena uniformità su scala regionale sia del servizio di tutela sia dei costi di contribuenza non essendo più possibile mantenere due pesi e due misure. Infatti, come a Lei noto in questi decenni abbiamo assistito ad una situazione paradossale con alcuni cittadini costretti  due volte a pagare per uno stesso servizio. Infatti, le comunità dove insistono i Consorzi pagano la bonifica e la tutela idrogeologica con la fiscalità generale e poi con il contributo consortile.
Allora la proposta non può che essere quella di assegnare alla Agenzia forestale regionale i compiti di tutela idrogeologica, in modo che tutti i cittadini abbiano lo stesso trattamento in termini di resa del servizio e paghino una sola volta.
Per il Comitato – Moreno Primieri   

23 aprile 2012
Ponte di Montemolino: occasione di rilancio di un’opera strategica

Ho partecipato all’assemblea del 16 aprile a Madonna del Piano di Monte Castello di Vibio nella quale si discuteva sulla ipotesi di chiusura del ponte di Montemolino per consentire le operazioni di ristrutturazione del ponte stesso.
Non mi soffermo sulle conseguenze drammatiche e i disagi che questa chiusura comporterà per i cittadini di Monte Castello, Fratta Todina e Todi, già ampiamente sottolineate in questi giorni con interventi sulla stampa locale. Personalmente utilizzo con la mia famiglia il ponte di Montemolino tutti i giorni, quattro volte al giorno, per raggiungere da Todi il Centro Diurno “La Torre” a Fratta Todina, un servizio importantissimo per i cittadini della Media Valle del Tevere.
Il ponte versa in uno stato di degrado da mettere in discussione la sicurezza. A seguito di una indagine conoscitiva un primo provvedimento è già stato preso. La portata è stata limitata a 7 tonnellate e il traffico ridotto a senso unico alternato con specifiche restrizioni sulla distanza possibile tra i veicoli che l’attraversano.
La Regione Umbria si è fatta carico del problema stanziando 810 mila euro per gli studi, la progettazione e la realizzazione di interventi di miglioramento delle strutture portanti per garantire la funzionalità del ponte.
Il progetto definitivo è pronto ed è iniziata la fase per l’assegnazione dell’appalto. Ho avuto modo di vedere il progetto ed è indubbio che ci sia urgente bisogno di intervenire per salvare il ponte. Due questioni, a mio parere, rimangono aperte. La prima è quella di trovare una soluzione per mantenere inalterata la viabilità durante l’esecuzione dei lavori, riducendo al minimo i disagi per la popolazione. La seconda, a lungo termine, deve necessariamente riguardare la progettazione di un nuovo ponte sul fiume Tevere che, come sottolinea il Circolo PD di Fratta Todina, “risolva una volta per tutte il problema dei collegamenti stradali del nostro territorio verso la E45 ed il nuovo ospedale della Media Valle del Tevere”.
Nell’immediato, dato che il ponte di Montemolino rappresenta una infrastruttura strategica per la Protezione Civile, si potrebbe verificare la possibilità di realizzare un ponte temporaneo che affianchi l’esistente durante l’esecuzione dei lavori. Utilizzando le competenze specifiche della mia professione, sto già collaborando con il candidato sindaco del centro sinistra Carlo Rossini per vagliare tutte le possibilità al fine di perseguire questo obiettivo.
Nel lungo periodo, il nuovo Consiglio Comunale con il candidato Sindaco del centrosinistra Carlo Rossini, se sarà eletto, insieme agli enti locali della Media Valle del Tevere e a tutti i cittadini, non potrà che farsi promotore della realizzazione di una grande opera strategica rappresentata da un nuovo ponte sul fiume Tevere.
Massimiliano Gioffrè – candidato al Consiglio comunale di Todi

23 aprile 2012
1° Maggio, ai lavoratori si continua a fare la festa

Tra pochi giorni sarà il 1 maggio, la Festa dei Lavoratori e purtroppo continua, nell’indifferenza della nostra classe dirigente, la strage di lavoratori morti per infortuni sul lavoro. Dall’inizio dell’anno sono già 155 i morti sui luoghi di lavoro e si superano i 300 con i morti sulle strade e in itinere. In poco tempo si potrebbero salvare centinaia di vite se solo ci fosse la volontà politica e sociale per farlo. Anche i tanti nostri intellettuali, artisti dello spettacolo e giornalisti che prendono posizione e si scandalizzano su tutto, restano indifferenti verso questa carneficina che ha provovato l’anno scorso la morte di 663 lavoratori sui luoghi di lavoro e oltre 1200 con i morti sulle strade. Nel 2011 sono stati 139 gli agricoltori schiacciati da quell’autentica bara in movimento che chiamiamo trattore: con pochi accorgimenti sulla cabina, che impedisce al guidatore di essere sbalzato fuori si potevano salvare tutti. A morire nelle fabbriche e soprattutto nei cantieri di tutto il Paese, sono operai meridionali e stranieri, ed è forse per questo che nessuno se ne occupa. L’allungamento dell’età pensionabile, anche per chi fa lavori rischiosi, provocherà un aumento dei morti sul lavoro a causa dei riflessi poco pronti, che diventeranno micidiali con gli acciacchi dovuti all’età.

Per questa occasione ho voluto fare un disegno che ricorda queste tragedie. Nel disegno ci sono decine di lavoratori morti sul lavoro cancellati con una croce nera: molti hanno uno sguardo terrorizzato, altri fissano il cielo, uno di loro, come un condannato a morte, ha fumato l’ultima sigaretta prima di morire; un altro ha un sorriso sgargiante, e non si rende conto che è già finita, e che il suo ottimismo è fuori luogo. Alcuni anziani, morti prima di arrivare alla pensione, che è diventata una chimera, guardano il vuoto rassegnati, un altro ancora, con la barba, probabilmente non abituato al silenzio, sembra interrogarsi sul perchè è morto. Un urlo disperato sul volto di un altro lavoratore chi si è reso conto che la sua vita è finita……Se vedete in questi volti somiglianze con qualcuno sappiate che è solo una casualità….
Carlo Soricelli Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro


22 aprile 2012
Todi: rinviate quel Consiglio

Il 23 aprile è stato convocato il Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio annuale e pluriennale e relativi atti allegati.
Come è noto il Testo unico degli enti locali (articolo 38, comma 5) stabilisce che i consigli durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti ed improrogabili. E’ noto  che la scadenza per l’approvazione dei bilanci preventivi 2012 dei Comuni è stata prorogata al 30 giugno e quindi quasi due mesi dopo lo svolgimento delle elezioni.
A tal proposito i Gruppi consiliari PD, PSI-MRE, PRC ritengono non legittimo e comunque non opportuno a dieci giorni dallo svolgimento delle elezioni comunali per il rinnovo del Consiglio comunale procedere all’approvazione di atti così rilevanti da parte di un Consiglio comunale scaduto. Anche la giurisprudenza amministrativa (Tar Lombardia) si è orientata nel senso che le funzioni del Consiglio Comunale, nei 46 giorni antecedenti la data fissata per le elezioni sono limitate ai soli atti che siano «urgenti e improrogabili» e non possano pertanto attendere di essere portati all’attenzione del nuovo consiglio, soprattutto laddove il potere esercitato in prossimità del rinnovo vada ad incidere su situazioni future che producono  effetti permanenti e vincolano nelle scelte discrezionali il successivo Consiglio comunale.
Pertanto, vista la possibilità di approvazione del Bilancio preventivo, entro il 30 giugno 2012 e quindi ad opera della nuova amministrazione, riteniamo che una sua approvazione da parte del consiglio comunale in scadenza ponga un problema del rispetto dei requisiti di urgenza e improrogabilità, soprattutto perché si tratta di una scelta che vincola e condiziona anche la nuova amministrazione (si veda Tar Puglia n. 382/2004), anche alla luce della giurisprudenza più recente che appare restrittiva al riguardo.
A tal fine va segnalata, tra le altre la sentenza della Corte Costituzionale, la n. 68/2010 che, pur intervenendo in materia regionale (ma con principi validi per l’intero ordinamento delle autonomie), ha sancito chiaramente il principio che nell’immediata vicinanza al momento elettorale, pur restando ancora titolare della rappresentanza del corpo elettorale, il Consiglio non solo deve limitarsi ad assumere determinazioni del tutto urgenti o indispensabili, ma deve comunque astenersi, al fine di assicurare una competizione libera e trasparente, da ogni intervento che possa essere interpretato come una forma di captatio benevolentiae nei confronti degli elettori; interessante sul punto è poi la sentenza 578/2011 del Tar Friuli, che ha escluso la validità di delibere adottate in pendenza di elezioni in assenza di un termine di necessaria esecuzione.
Per le ragioni sopra esposte si invita il Presidente del Consiglio comunale ad acquisire parere tecnico scritto del Segretario Generale.
I Gruppi consiliari: Partito Democratico, PSI-MRE, PRC

22 aprile 2012
Todi: un fiore per il Vignola…

Il 25 aprile cade il trentennale del rogo al Palazzo del Vignola. Si sa che la città ricorderà quella tragedia con una Messa solenne e la deposizione di una corona di fiori, mentre per iniziativa privata verrà presentato un libro (sabato 28 aprile, ore 17:30, "Brucia il Vignola", ndr).
Commemorazioni lodevoli che sarebbe però bello che, almeno in tale occasione, fossero affiancate anche dalla sentita e spontanea partecipazione della cittadinanza. Mi riferisco alla possibilità, per chiunque lo volesse, di poter far visita al luogo della tragedia. Vorrei cioè che il portone di ingresso del palazzo, nel corso di quella giornata, non fosse sbarrato ma aperto al possibile omaggio dei Todini.
Per questo, sarebbe auspicabile che gli attuali gestori della struttura tenessero conto di ciò, assicurando il libero accesso almeno agli ambienti del piano terra, fino al cortile interno. In modo tale, cioè, che chiunque possa entrarvi per recitare una preghiera o lasciare un fiore.
Lettera firmata

20 aprile 2012
Verali Cortesi, l’avv Marconi risponde al dr.Mallozzi

Caro Presidente in relazione al Suo comunicato del 18 aprile scorso, nel prendere atto con rammarico del Suo inspiegabile attacco nei confronti del precedente c.d.a. della Veralli-Cortesi da me presieduto, intendo chiarire la portata degli impegni di spesa che a Suo dire costituirebbero dei rompicapi lasciati ai posteri.
– Venendo dunque al primo di tali “prestiti” (come li definisce Lei), evidenzio che l’investimento eseguito per la ristrutturazione  e l’ampliamento della residenza protetta ha rappresentato un atto dovuto poiché se non si fosse dato corso a tali lavori, necessari per l’adeguamento della struttura e delle sue dotazioni agli attuali standards in materia,  la Regione, e prima ancora il NAS, non ne avrebbe consentito il mantenimento.
Di recente Lei si è potuto vantare dell’onore di inaugurare la nuova residenza protetta alla presenza delle massime autorità, vantandone le potenzialità che la proiettano ai massimi livelli qualitativi regionali.
Per addivenire alla realizzazione dell’intervento il precedente cda,  ha preliminarmente dovuto definire un piano finanziario di lungo periodo, con proiezioni di costi e ricavi  tali da consentire l’ammortamento del mutuo di quattro milioni di euro  in venti anni. Gli altri due milioni sono stati prestati dall’ETAB che a differenza della Veralli aveva maggiori capacità finanziarie.
Il piano finanziario è stato ritenuto credibile dalle banche tanto che la CA.RI.GE. ha partecipato alla gara e stipulato il contratto di mutuo, con ammortamento in venti anni ad un tasso fisso che se ben ricordo si aggirava intorno al 2% e senza garanzie ipotecarie. Le previsioni di conto  della gestione della residenza assicuravano i margini per pagare le rate di mutuo.
L’operazione era stata discussa ed approvata in consiglio comunale e fatta oggetto di un atto di indirizzo del Comune che ha poi sottoscritto anche il protocollo d’intesa con ETAB.
La residenza è pensata per erogare servizi a 74 persone non autosufficienti ed occupa decine di lavoratori e lavoratrici, assicurando così risposte assistenziali e di lavoro ad oltre cento famiglie del nostro territorio. In periodi di crisi quale quello attuale non mi sembra poco.
– Ebbene, Le chiedo, che cosa avremmo dovuto fare di diverso a Suo avviso? Avremmo dovuto pensare di chiudere la struttura e mandare a casa ospiti e dipendenti per evitare rompicapi ai nostri successori? E che cosa avrebbe detto o fatto se anziché doversi limitare a concludere un percorso quasi ultimato avesse dovuto cimentarsi ab origine con dette problematiche?
– Il mutuo di 700 mila Euro acceso per acquistare le quote PAC faceva parte di una operazione che si autofinanziava perché veniva ripagato dai contributi erogati annualmente dalla Comunità Europea in esito alla titolarità delle predette quote PAC, le quali,in aggiunta, consentivano anche di accedere ad ulteriori misure (e contributi) agroambientali. Sul finire del mio mandato, non appena avvenuto il consolidamento delle quote in capo alla Veralli, ho iniziato a trattare gli affitti richiedendo un supplemento di canone come corrispettivo dell’affitto anche dei titoli e ritengo che così abbia poi doverosamente fatto l’attuale c.d.a.. In altri termini le quote PAC si sono ripagate il mutuo per il loro acquisto e costituiscono oggi un asset imprescindibile per la gestione del patrimonio agricolo dell’Ente. L’operazione non è servita a “salvare la Camevat”, come Lei maliziosamente e demagogicamente sostiene, ma a consentire agli Enti di ritornare nella disponibilità delle terre in tempi abbastanza rapidi e di dotarsi dei titoli per la loro conduzione, diretta o in affitto che sia.
– Quanto al mutuo di € 300 mila, stipulato per il completamento del lavori di consolidamento del Castello di Montenero, chiarisco che lo stesso si è reso necessario per eseguire le opere non coperte dal contributo erogato per il recupero e consolidamento sismico, il quale complessivamente ammontava a circa 7 miliardi delle vecchie lire. Ebbene dovevamo forse rinunciare a consolidare un castello che stava letteralmente cadendo, di immenso valore storico e morale per la nostra città (vi aveva la residenza Angelo Cortesi), rinunciando ad un contributo di sette miliardi, per non lasciare ai posteri il rompicapo  di dovere pagare le rate del mutuo equivalente al 10% dell’intervento stesso?
Caro Presidente la Veralli-Cortesi è così: onori ed oneri.
Non ritengo proprio che  il precedente consiglio abbia fatto passi  troppo lunghi rispetto alla gamba. Sono al contrario convinto che abbia doverosamente assunto decisioni difficili per allineare l’Ente al passo con i tempi e per consegnare alla Città un’azienda pubblica di servizi alla persona tra le più moderne della regione, degna dell’atto di generosità di Angelo Cortesi.
Respingo dunque al mittente le strumentali ed offensive accuse, e resto a Sua disposizione, in qualunque contesto, nel caso in cui occorressero ulteriori spiegazioni.
Il contegno per me è uno stile di vita, il silenzio non me lo può imporre nessuno, e nessuno, neppure Lei mi può dare lezioni di decenza.
Per inciso il Consiglio Comunale precedente ha più volte discusso  le materie di cui sopra ed adottato atti di indirizzo, cui il c.d.a. da me presieduto si è attenuto. Basta leggere gli atti.
Avv. Enrico Marconi
 

20 aprile 2012
Il centrodestra di Todi non negozierà compromessi

Le forze politiche che compongono la coalizione di centro destra, Pdl, Cattolici Uniti per Todi, lista Ruggiano, Fli, ribadiscono il proprio impegno a sostegno del candidato Sindaco Antonino Ruggiano e del programma con il quale si governerà nella prossima legislatura.
L’avvio di campagna elettorale si è caratterizzata per una grande partecipazione di cittadini a tutte le iniziative organizzate dal Sindaco Ruggiano, dimostrazione del crescente entusiasmo e della fiducia nel candidato e nella coalizione.
Tutto ciò a conferma delle scelte fatte sin qui della necessità di andare avanti sulla strada tracciata sino ad oggi.
Il nostro programma, le idee ed i valori che sono alla base di esse non sono negoziabili, né il desiderio di vincere una campagna elettorale può portare a ragionare su schemi e compromessi che non appartengono all’idea che noi abbiamo della politica e di come si amministra un Comune.
I giochi ed i giochetti della vecchia politica non albergano nel nostro mondo e se qualcuno pensa di giocare ruoli da terzo incomodo, stiano sicuri gli elettori, non troverà sponde nella nostra alleanza.
Pdl Todi

20 aprile 2012
Tutto tace sul ponte di Montemolino

Riusciremo mai a scoprire quali siano le intenzioni delle amministrazioni comunali del territorio coinvolte nella pratica “ponte di Montemolino” relativamente alla probabile opera di consolidamento del ponte stesso? E’ di qualche giorno fa l’adesione del Comitato civico Aria Nuova per Todi ad un’assemblea pubblica svoltasi a Madonna del Piano di Monte Castello di Vibio improntata sul tema del Ponte di Montemolino. Dalla stampa si constata che la Provincia di Perugia abbia nell’agenda l’opera di consolidamento in acciaio del ponte medesimo caratterizzato da fenomeni di corrosione e quindi estremamente pericoloso. Qualche tempo fa per porre un rimedio parziale a questa problematica si era installato un semaforo che avesse fatto procedere la strada a doppio senso alternato così come una strada a senso unico in maniera tale da ridurre il peso di autovetture che si fossero dirette sul ponte contemporaneamente. Una misura tampone questa del semaforo, null’altro. Qual è il problema odierno? Si scopre sempre tramite stampa che la procedura di consolidamento avrebbe una durata di circa 100 giorni e la domanda che sorge spontanea è questa: chi copre i disagi? La risposta del Comitato civico Aria Nuova per Todi è diretta e semplice. Chiediamo alle amministrazioni comunali coinvolte, Todi, Monte Castello di Vibio e Fratta Todina che così come vanno gestiti nel resto d’Italia gli appalti delle grandi opere pubbliche come autostrade, ferrovie, ecc. i lavori debbano essere svolti nelle ore notturne. Altrimenti chi glielo va a spiegare alla popolazione locale, lavoratori, commercianti, imprenditori, agricoltori, ecc. che la strada che si riversa e collega le altre realtà tramite il ponte di Montemolino non sarà percorribile per 100 giorni? Vi immaginate minimamente il livello di disagi che ciò potrà comportare? Inoltre, altra questione comparsa nell’iniziativa sopra citata presso Madonna del Piano, qualcuno può minimamente spiegarci quale sia la valutazione costi-benefici di questo intervento di consolidamento di un ponte sorto nel 1921? Come saranno svolti inoltri i lavori di consolidamento, saranno considerate solo le strutture orizzontali? E quelle verticali? Non vorremmo che la solita questione di mancanza di informazione e di coinvolgimento delle popolazioni locali nelle fasi di decisione di politiche pubbliche mascheri ancora una volta inefficienze ed impreparazione di organi preposti a tali tipi di opere. Non è finita qui, lo scandalo maggiore è da attribuire alla vergognosa e inspiegabile mancata conoscenza di notizia alcuna da parte dei sindaci di Todi, Monte Castello di Vibio e Fratta Todina. Nella stessa riunione ormai celebre, il sindaco tuderte Ruggiano attribuendo motivazioni di ordine elettorale non era presente, al suo posto l’assessore al Bilancio Ciani che ha esordito con codeste parole, “il sindaco mi ha detto di venire a questa assemblea ma io sono l’assessore al Bilancio, era più opportuno mandare qui quello ai Lavori Pubblici, non so nulla di tutto ciò”. Uno spettacolo impietoso guarnito chiaramente dalla scena pressoché muta dei sindaci restanti di Monte Castello di Vibio e Fratta Todina che non hanno saputo minimamente rispondere alle domande poste dai cittadini. Stendiamo un velo pietoso. Com’è possibile non essere al corrente di queste cose? Detto ciò il Comitato civico Aria Nuova di Todi che in questo momento pur essendo impegnato nella campagna elettorale in appoggio a Claudio Serafini, non si  sottrae così come Ruggiano alle domande dei cittadini ed auspica un futuro e quanto mai prossimo incontro con la cittadinanza per discutere dei medesimi problemi, magari con l’intervento di figure istituzionali  come Provincia di Perugia e Regione dell’Umbria oltre ai Comuni interessati.
Aria Nuova per Todi

19 aprile 2012
Valentini: un dovere assoluto, rilanciare Todi!

A Todi servono progetti seri di Crescita e di Sviluppo. Credo che sia una città con delle grandi potenzialità inespresse o non utilizzate completamente. La crisi che stiamo vivendo ci obbliga a pensare in modo diverso. Ci obbliga a parlare e credere in progetti che riescano a Rilanciare e Sviluppare una Todi ormai troppo chiusa e troppo dimenticata. Sono sicuro che nella nostra città ci sono competenze, professionalità, esperienze che devono essere ancora valorizzate e che possono dare un contributo fondamentale alla sua rinascita.
Dobbiamo parlare di Sviluppo Economico!Quindi parlare d’imprese. E’ un momento particolarmente complicato e noi dobbiamo riuscire, in ogni modo, a stargli accanto. Parlo delle grandi, medie ma anche piccole imprese; parlo delle microimprese a conduzione famigliare, le ditte individuali e le attività commerciali ed artigiane, cioè tutto il nostro tessuto economico. Deve essere primario nell’agenda di chi amministra Todi il Lavoro e i Lavoratori in tutte le sue varianti. Sono loro la spina dorsale della nostra economia! Una buona Amministrazione deve stare accanto al proprio tessuto produttivo, ad esempio, con uno sportello a Todi di Sviluppumbria, per il sostegno alle imprese, si potrebbe offrire ai cittadini una risposta immediata e "sul campo" ad ogni tipo di esigenza. Sarebbe importante creare un Tavolo permanente delle Imprese e del Lavoro. Si può pensare a rendere più appetibile la zona industriale tuderte con agevolazioni per le aziende interessate, ma soprattutto con un serio potenziamento delle infrastrutture, partendo necessariamente dalle reti stradali. E’ necessario internazionalizzare le imprese ragionando in termini di Distretto e di Media Valle del Tevere (in questo Todi potrebbe ricoprire benissimo il ruolo di comune capofila). Proteggere il Lavoro, in un mondo così globalizzato, vuol dire unire le forze per essere sempre più competitivi. Tutto questo va fatto ascoltando e facendo partecipare gli attori economici che, in questi settori, sono sul campo tutti i giorni. Nessuno meglio di loro conosce le problematiche e può dare un contributo fondamentale per le soluzioni e per la nascita di nuovi progetti. La politica autoreferenziale chiusa nelle stanze non produce niente! Il traguardo è aiutare chi nel mondo del lavoro c’è, ma anche chi deve ancora entrarci. Sostenere i giovani!.. sostenerli nei loro progetti di auto-imprenditorialità, sostenerli nel fare impresa, valorizzare i loro programmi, attuare piani per il lavoro femminile, e sostenere le giovani famiglie ed, in generale, tutti coloro che si stanno costruendo, con fatica, un futuro.
Ma soprattutto dobbiamo essere dalla parte di tutte quelle categorie, che in momenti come questi, hanno bisogno di Istituzioni serie ed affidabili al loro fianco. Ma non solo. E’ fondamentale pensare a lungo termine ed essere i promotori di Progetti di Sviluppo per il nostro territorio. Progetti che rilancino l’economia che ha bisogno di guardare oltre la crisi. Da dove partire per fare questo? Dal patrimonio, unico, che possiede TODI. La sua bellezza, il suo territorio, le sue competenze, la sua storia, la sua gente.
Dobbiamo parlare di Turismo offrendo agli ospiti che vengono a visitare le nostre terre dei servizi di qualità sempre maggiore. Rilanciare il Turismo a Todi significa rendere più fruibile ed accessibile il nostro Patrimonio; creare eventi, promuovere appuntamenti annuali che valorizzino la storia, affascinante ed antichissima, della nostra città sfruttando appieno le nuove tecnologie, ma anche rilanciare e sviluppare i Circuiti del Paesaggio dimenticati ormai da troppo tempo. E’ necessario un Consorzio Turistico attivo per gli operatori di tutto il territorio ed anche mettere insieme queste esperienze, in una Rete di collaborazione con le realtà a noi affini e confini, così che si riesca a rispondere in modo accurato ad una domanda turistica variegata e di qualità. Cercare di essere un punto di riferimento per ogni tipo di turismo, anche quello di "nicchia" come il trekking, l’equitazione, mountain bike (ecc..), coinvolgendo così tutti i tecnici del settore.
Dobbiamo parlare di Ambiente!.. e non mi riferisco solo al mantenimento delle bellezze paesaggistiche di tutto il tuderte, ma m’interessa anche come si possa produrre e sviluppare economia in modo sano e “verde”. Bisogna puntare sulle enormi potenzialità del nostro territorio, parlare con tutti gli attori economici e con quell’associazionismo che vive di esso; metterli intorno ad un tavolo e sviluppare insieme a loro progetti per il potenziamento del nostro Patrimonio, collaborando incessantemente con le istituzioni Sovracomunali. Percorrendo questo filone non si può non passare, doverosamente, per il rilancio dell’agroalimentare. È importantissimo far conoscere il più possibile il nostro territorio ed i suoi prodotti qualitativamente eccellenti! Penso a quanto sia necessario far entrare Todi nei circuiti delle "Città de l’Olio", organizzare corsi per tutti gli operatori del settore, stendere una mappatura dei prodotti locali con piani di lancio, per farli conoscere nel mondo.
E quindi poi parlare di Cultura. Una Cultura non solo rivolta al turista ma una Cultura rivolta a noi cittadini. Organizzare rassegne teatrali tutto l’anno, coinvolgere in manifestazioni annuali e periodiche quegli incredibili laboratori di inventiva e creatività che sono le nostre Compagnie Teatrali “amatoriali”. D’estate è necessario organizzare eventi anche nei centri più piccoli, non solo per valorizzare luoghi che sono vere perle nascoste, ma anche per coinvolgere nelle manifestazioni culturali più cittadini possibile. Ma Cultura vuol dire anche mantenere, potenziare e rendere sempre più fruibile il nostro Patrimonio Culturale. Il beni che il nostro passato ci ha tramandato vanno conservati e salvaguardati. Dobbiamo però anche proteggere e difendere tutto quel Patrimonio Materiale ed Immateriale che è il nostro territorio, le nostre tradizioni, i prodotti della terra, la nostra storia, il nostro stile di vita.
Questi sono a mio parere i nostri punti inderogabili. È un progetto ambizioso, un progetto che non si ferma ai prossimi anni ma pensa ad un’altra Todi, una Todi Viva, che possa garantire ai cittadini un presente ed futuro migliore!
Manuel Valentini – candidato al Consiglio comunale Partito Democratico

19 aprile 2012
Montemoli – no! Meglio un nuovo ponte

A breve inizieranno i lavori di manutenzione del ponte di Montemolino, voci incontrollate affermano che ciò comporterà, contrariamente a quanto affermato nell’assemblea pubblica del 24 ottobre 2011, la sua chiusura al traffico per circa 100 giorni.
Se ciò fosse confermato sarebbe un colpo durissimo per l’economia dei nostri territori
Chiediamo alla Regione ed alla Provincia di fare chiarezza sui tempi di realizzazione degli interventi e di mettere in campo tutte le soluzioni tecniche possibili per minimizzare i danni economici ed i disagi per i nostri cittadini.
Ma non ci dobbiamo fermare qui, questa non è la soluzione, ma solo una tappa di un percorso che deve portarci ad avere in tempi brevi un nuovo ponte sul fiume Tevere che risolva una volta per tutte il problema dei collegamenti stradali del nostro territorio verso la e45 ed il nuovo ospedale della media valle del Tevere,
questa è un’opera strategica per la media valle del Tevere.
Chiediamo ai nostri rappresentanti presidente della regione – presidente della provincia – consiglieri provinciali – consiglieri regionali – sindaci della media valle del tevere di instaurare un tavolo di lavoro per programmare la progettazione, il reperimento dei fondi e la realizzazione di un nuovo ponte:
Non possiamo aspettare tanto,quest’opera non può essere oggetto di future ed interminabili campagne elettorali.
Questa è l’occasione per dimostrare che la politica è in grado di dare soluzioni ai problemi dei cittadini
Pd – circolo di Fratta Todina

19 aprile 2012
Montemolino, un ponte di "sospiri"

La chiusura del ponte sul Tevere di Montemolino comporterà per la comunità di Fratta Todina grandissimi disagi, non solo per ciò che concerne le difficoltà di collegamento visto che si tratta anche dell’unico tratto viario che consente di raggiungere velocemente l’ospedale, ma soprattutto perché metterà a dura prova le già fragili economie locali. Pensare di interdire alla circolazione veicolare una così importante via di collegamento per un periodo che si preannuncia lungo metterà in notevole difficoltà le popolazioni coinvolte e creerà un grandissimo problema per gli interventi dei mezzi di soccorso, senza considerare poi le ripercussioni negative per le attività agricole, commerciali, imprenditoriali e turistiche. A fronte dei sacrifici sostenuti dalla comunità, è quanto mai doveroso che le autorità competenti da parte loro provvedano non solo a una messa in sicurezza parziale che manterrebbe le limitazioni al traffico già presenti, ma a un intervento più consistente che possa consentire di risolvere il problema nel lungo periodo, pianificando quindi un intervento che consenta di riaprire il ponte in entrambe le direzioni di marcia, di adeguarlo sismicamente e di aumentarne il carico. Inoltre è necessario che le Istituzioni a ciò preposte assumano pubblicamente l’impegno di limitare al tempo strettamente necessario la chiusura del ponte, evitando le consuete lungaggini, dimostrino di tenere in considerazione le esigenze della comunità e si impegnino concretamente a pianificare una soluzione alternativa che consenta di alleviare i disagi delle popolazioni coinvolte. Proprio a questo scopo invito il Sindaco di Fratta Todina, forte dell’appoggio e del sostegno della gente in questa iniziativa, a rappresentare e difendere le istanze avanzate dalla comunità locale presso le autorità competenti.
Cinzia Moriconi-consigliere comunale Fratta Todina

18 aprile 2012
Todi: il Presidente della Veralli-Cortesi "rassicura" il centrosinistra

Vogliamo rassicurare PD, PSI-MRE, PRC in quanto il Consiglio di Amministrazione è perfettamente consapevole della differenza tra concessione ed appalto di servizi.
Invitiamo comunque gli esponenti di tali movimenti politici a leggersi attentamente il bando, forse si accorgeranno che rispetto ai precedenti appalti il potere di controllo e di indirizzo dell’Ente sull’attività del futuro gestore risultano ampiamente potenziate cio’ proprio a massima garanzia sia degli utenti del servizio, sia   del personale dipendente.
Motivazioni di tale scelta, oltre al fatto che è ormai giurisprudenza consolidata che l’Ente Pubblico deve evitare attività che comportino “rischio di impresa”, sono essenzialmente economiche dato che da persone serie non è consentito gestire “senza fare i conti”….in passato troppo a lungo si è fatto il passo piu’ lungo della gamba (ne sono ampia testimonianza i prestiti contratti dalla precedente amministrazione e lasciati ai posteri come “rompicapi” da risolvere: 6 milioni di Euro per le opere di adeguamento della Residenza Protetta, 700 mila Euro circa per acquistare le quote PAC e “salvare la Camevat” ed oltre Euro 300 mila per ultimare le opere di recupero STRUTTURALE del Castello di Montenero per un totale di oltre SETTE MILIONI DI EURO; chi ha provocato tutto ciò dovrebbe chiudersi nel silenzio se non altro per decenza)….e non ci risulta che su quanto sopra il Consiglio Comunale abbia mai preso posizione.
Il Presidente del Cda Dr. Ezzelino Fulvio Mallozzi

18 aprile 2012
Veralli Cortesi, lezione di diritto su concessione ed appalto

Al Presidente dell’istituto Veralli-Cortesi  Dr. Mallozzi consigliamo di studiare la differenza che c’è tra concessione e appalto dei servizi.Glielo lo spieghiamo nella speranza che comprenda e non confonda le scelte della passata gestione con la sua: la passata gestione ha appaltato alcuni servizi, la sua privatizza tutto  con la concessione del servizio.Ecco la differenza tra le due cose:
" La differenza tra concessione e appalto di servizi sta in questo: nella concessione, l’impresa concessionaria eroga le proprie prestazioni al pubblico e, pertanto, assume il rischio della gestione del servizio, in quanto si remunera, almeno per una parte significativa, presso gli utenti mediante la riscossione di un prezzo; nell’appalto, invece, le prestazioni vengono erogate non al pubblico, ma all’amministrazione, la quale è tenuta a remunerare l’attività svolta dall’appaltatore per le prestazioni ad essa rese."
Capito dr.Mallozzi! State privatizzando con la concessione la Residenza Protetta della Veralli Cortesi.Altro che storie, e senza un atto di indirizzo del Consiglio Comunale!
PD,PSI,PRC Todi

18 aprile 2012
Riduzione della spesa corrente e taglio drastico agli sprechi

Angelino Alfano chiede la rateizzazione dell’Imu, e la ottiene. Allo stesso tempo Pier Luigi Bersani risponde che “i Comuni non se lo possono permettere, che dovrebbero chiudere bottega, andrebbero sul lastrico, non potrebbero pagare gli stipendi”.
In altri termini: il segretario del Popolo della Libertà fa una battaglia sacrosanta per alleviare la stangata fiscale sulle famiglie; quello del Pd difende i soliti apparati della burocrazia.
Noi la pensiamo come Alfano; prima di tutto vengono le famiglie e non anteporremo mai gli interessi degli apparati a queste, al Paese, alla gente comune. Questa battaglia sacrosanta deve continuare fino alla soppressione di questa imposta, almeno sulla prima casa, come del resto era stato fatto nel 2008. È un impegno che il pdl deve prendersi quando tornerà al governo.
Poi Bersani lo faccia dire a chi amministra i Comuni quello che serve e quello che non serve. Io non penso che il Comuni chiuderebbero bottega a causa della rateizzazione dell’Imu, anche perché non lo hanno fatto fino ad ora e questa tassa non c’era.
Chiaramente non si può negare che il modo di amministrare, alleggerendo la pressione fiscale, è propria del centrodestra se solo si considera che in Umbria ben pochi comuni, ad eccezione di Todi ed Assisi, hanno optato per l’applicazione dell’aliquota minima del 4 x mille sulla prima casa.
Per noi la priorità è alleggerire la spesa pubblica e gli sprechi che hanno caratterizzato i precedenti governi di sinistra. Nel 2007 il Comune di Todi pagava quasi mille euro di canone mensile per il noleggio dell’auto blu del Sindaco oggi no; nel 2007 il Comune di Todi aveva oltre 100.000,00 euro di spese per canoni di affitto di locali destinati agli uffici oggi no; prima del 2007 il patrimonio pubblico veniva sottostimato oggi no. Prima del 2007 il Comune di Todi acquistava un immobile come la Galibia (o Chemit) costata oltre 2 miliari di vecchie lire ed inutilizzabile, che oggi non si vende nemmeno a 700,00 euro; Prima del 2007 l’amministrazione di sinistra aveva stimato in € 350.000,00 l’area di Torre Petrarca in loc. Ponte Naia che nel 2009 veniva venduta dal Comune ad € 1.080.000,00.
Ebbene, noi crediamo che i Comuni possano sopravvivere e servire i cittadini riducendo i costi inutili ed eliminando gli sprechi, valorizzando il patrimonio pubblico che è di tutti, senza pensare ad aumentare la pressione fiscale.
Con queste idee di gestione della cosa pubblica vogliamo continuare ad amministrare nell’interesse di tutti.
Moreno Primieri, Candidato al Consiglio Comunale per il PDL

18 aprile 2012
A Todi si modifica il Prg a pochi giorni dal voto…

A poco meno di 10 giorni dalle elezioni del 6 e 7 maggio, l’amministrazione comunale uscente porta per l’adozione da parte del Consiglio Comunale la variante n.8 al Piano Regolatore.
Modificare il Prg a pochi giorni dal voto è un’operazione sospetta e totalmente illegittima non ricorrendo gli estremi dell’urgenza e della indifferibilità previsti dal Testo Unico degli Enti locali. Anche se lo strumento urbanistico richiedesse  aggiustamenti, non vi è alcun requisito di urgenza per discuterlo in campagna elettorale e l’amministrazione ha avuto tutto il tempo, nel corso degli ultimi cinque anni di legislatura, per agire in tal senso. Affannarsi negli ultimi dieci giorni è una forzatura. E temiamo che possa diventare un modo clientelare per raccattare voti in  chi spera di usufruire delle varianti. Non ci vediamo chiaro.
Ci batteremo affinché i cittadini non siano presi in giro da chi si erge a paladino delle trasparenza e dell’onestà e invece, ancora una volta, in piena campagna elettorale, si affida a pratiche illegali ed illegittime. L’impegno di modificare il Piano Regolatore spetta alla prossima compagine amministrativa che, con assoluta calma e trasparenza morale,potrà occuparsi della questione,apportando quelle modifiche utili  alla città e ai suoi abitanti. Non sulla base di squallidi giochetti elettorali, ma di un interesse reale. 
I voti non possono essere, e ci auguriamo non lo diventino, il risultato di favori elargiti. Solo dopo le elezioni bisogna rispondere alle esigenze dei cittadini. Non prima. Denunciamo con forza questa anomalia nella speranza che il buonsenso civico riesca a prevalere su arroganza e prepotenza.
I Gruppi consiliari PD, PSI-MRE, PRC

18 aprile 2012
Anche da Todi preoccupazione per il ponte di Montemolino

Il futuro del ponte di Montemolino preoccupa i cittadini e le amministrazioni locali. Improvvisamente sono cambiate le rassicurazioni date da autorità regionali e provinciali; i lavori che dovevano partire in primavera partiranno in estate, il ponte rimarrà chiuso a lungo e non più pochi giorni e l’intervento sarà di parziale manutenzione perché non garantirà il ripristino della viabilità per mezzi di peso complessivo superiore ai 200 quintali. Tutti e tre gli aspetti destano preoccupazione; l’estate è il periodo più intenso per la nostra agricoltura, la chiusura completa senza viabilità alternativa paralizzerà la zona di ogni tipo di traffico per imprese, lavoratori e non ultimo anche per i servizi sanitari e di pronto soccorso oltre a ciò il sacrificio che sopporteranno le comunità interessate sarà parzialmente ripagato perché le portate consentite non permetteranno il traffico dei mezzi più pesanti. Nella riunione organizzata il 16 aprile da un comitato spontaneo di residenti sono emerse preoccupazioni e suggerimenti. Alla luce di questo credo che sia doveroso per il mondo politico locale e per Provincia e Regione inseguire almeno due strade; attuare ipotesi di viabilità alternativa, semplici e praticabili, valutando la possibilità di un ponte galleggiante alla pari di quelli utilizzati da protezione civile o genio militare e, una volta garantito il passaggio, procedere ad una manutenzione completa del ponte atta a consentire il passaggio di mezzi con peso superiore alle 20 tonnellate.
Mario Ciani, candidato al consiglio comunale di Todi lista "Antonino Ruggiano Sindaco"

18 aprile 2012
Sullo stadio Ruggiano continua a prendere in giro i cittadini

"Ancora una volta il Pdl non si smentisce per merito e stile, divertendosi a giocare al proprio sport preferito: "Prendiamo in giro i propri cittadini".
Per il merito diciamo che:
In data 4 aprile 2012 viene pubblicato un comunicato stampa firmato dal PDL di Todi nel quale si dichiara testualmente che "il mese scorso( per la precisione delibera n°71 15 Marzo 2012) la Giunta Ruggiano ha approvato il progetto esecutivo relativo ai "Lavori di copertura della tribuna del Martelli e dei nuovi spogliatoi" per un importo di 440.000,00 € che trova copertura nel bilancio 2012 del Comune di Todi" e che "la copertura che sarà realizzata prevede già l’installazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 52 KW".
In data 16 aprile 2012 viene pubblicato un altro comunicato stampa firmato sempre dal PDL di Todi in cui si afferma  che "La delibera n°71 con la quale in data 15 Marzo 2012 la Giunta Ruggiano ha deliberato la realizzazione della Copertura dello Stadio Martelli ed il primo stralcio funzionale dei nuovi spogliatoi dello stadio" (costo dell’opera 440.000,00 €) è sospesa" e che  "i pannelli di copertura a doppia coibentazione" sono solamente "conformati e predisposti alla installazione dell’impianto fotovoltaico e solare termico".
Pur essendo già molto chiaro, senza troppo approfondire in merito si riscontrano ben tre incongruenze tra le affermazioni espresse nel primo e nel secondo comunicato:
1)Il mese scorso non è stato approvato il PROGETTO ESECUTIVO, perchè la delibera è ad oggi sospesa, e se la delibera è sospesa il progetto non può essere stato approvato, "prima presa in giro" avvenuta nel primo comunicato
2)Nel comunicato del 16 aprile compare una precisazione magicamente omessa nel precedente: 440.000,00 € è il costo relativo al "primo stralcio funzionale" e non a tutto il progetto, il quale costerebbe nella sua totalità più di 1.000.000 €, seconda presa in giro
3)Nel primo comunicato si afferma baldanzosamente che la "copertura prevede già l’installazione di un impianto fotovoltaico", informazione giustamente smentita nel secondo nel quale si ricorda che il progetto prevederebbe la sola "predisposizione" dei pannelli all’impianto fotovoltaico, non l’installazione dello stesso, terza presa in giro.
E’ opportuno inoltre chiedere due cose all’amministrazione in merito:
1)In un momento di crisi come il nostro, che attanaglia tutti drammaticamente, nel quale l’amministrazione Ruggiano si è fortemente vantata per aver concesso  25.000 € alle imprese in difficoltà, ha senso e sopratutto rispetto per la tragicità della situazione progettare e voler realizzare un’opera di 1.000.000 €, per una copertuta che potrebbe essere realizzata al meglio con una spesa molto minore, nostanto i mille professori ed esperti convocati nella progettazione?
2)Se, per assurdo, fosse stato vero che nel progetto della copertura sarebbe stato installato l’impianto fotovoltaico da 52 Kw( e come ci è stato gentilmente precisato dai nostri amministratori non è così, perchè nel progetto c’è solo "la predisposizione a" ma non l’installazione dell’impianto) è stata presentata la domanda alla Regione per ottenere un’incentivazione grazie a due bandi che a livello regionale sono stati indetti rivolti ai Comuni per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, i quali sono scaduti il 20 marzo 2012?Se si con quale esito di risposta?

Per lo stile proposto dal PDL diciamo che:
Poichè il Partito Democratico ha intrapreso una strada impegnativa, con serietà e concretezza, che ha permesso a molti ragazzi e ragazze di formarsi politicamente, svolgere compiti di rilievo nella vita del partito e candidarsi nelle liste per il consiglio comunale.
Poiché il Partito Democratico si è sforzato di trovare una propria identità nei giovani, i quali pur  lavorando e studiando dedicano passione, servizio, sacrificio di tempo ed energie nell’impegno politico.
Poiché il Partito Democratico ha dimostrato che la strada del rinnovamento è possibile, ma senza rinunciare all’esperienza e al sostegno di una intera tradizione politica che rappresenta la sua impalcatura ideale e culturale.
Poiché il Partito Democratico non gioca ad "imbrogliare" e mistificare la realtà, ma con chiarezza si rende sempre disponibile al dialogo ed all’ascolto dei propri cittadini.
Per queste ed altre motivazioni ancora non si possono accettare lezioni o tentativi di sbeffeggiamento verso noi e verso i gli abitanti di Todi!!!
Questà è la risposta che diamo a tutti: è finito il tempo delle promesse e dei proclami, noi non raccontiamo favole, ci impeganmo con i fatti nella costruzione di una realtà migliore."
Pd di Todi: Alvi Francesco, Battistini Marco, Guarente Valerio, Mancinelli Matteo, Pepi Chiara, Vannini Andrea

18 aprile 2012
A Todi "non siamo tutti uguali"

L’anno scorso al Festival del Giornalismo di Perugia era ospite Milena Gabanelli, brillante giornalista, autrice e conduttrice della trasmissione tv d’inchiesta Report. Durante il dibattito, un ragazzo del pubblico ha esposto la teoria condivisa da molti dei telespettatori che seguono il programma della giornalista: “La domenica sera vado a dormire dopo aver visto Report pensando che il giorno seguente succederà qualcosa, che qualcuno si ribellerà a quelle ingiustizie, che non si potrà restare indifferenti di fronte a certe denunce. Ma la mattina mi alzo e non succede nulla.” La Gabanelli gli ha risposto “È vero, ma lei cosa ha fatto il giorno dopo?”.
Ecco, quel giorno, in quell’istante, ho capito esattamente l’importanza di impegnarsi in prima persona, di partire da noi stessi per cambiare le cose, di rischiare mettendoci la faccia per dimostrare che c’è un’alternativa possibile. Per questo ho accettato di candidarmi nella lista I Valori della Sinistra per Todi a sostegno di Carlo Rossini.
Ora apprendo con sconcerto che con Delibera n. 89 del 29 marzo 2012 la Giunta comunale ha deciso di concedere all’associazione “Libera Storia” il patrocinio del Comune di Todi per la presentazione del libro “L’alba del nuovo mondo” di Fabrizio di Ernesto presso la Sala della Giunta sabato 21 Aprile 2012, dando disponibilità alla concessione di un contributo economico, previa approvazione e verifica al Bilancio Comunale 2012. Proprio come accadde con la Delibera n. 55 in data 9 marzo 2011, che stabiliva la concessione, alla stessa associazione, del patrocinio e di un contributo economico di ben 6.800 € da parte del Comune di Todi per la presentazione del volume “Un rapporto a metà: Chiesa e Repubblica Sociale 1943-1945” di Jacopo Barbarito. Decisione fortemente criticata dall’opposizione consiliare che l’8 aprile presentò un’interrogazione in proposito a cui non si ebbe risposta.
Mi chiedo come questa iniziativa possa giovare alla nostra città al punto da essere patrocinata e finanziata da questa amministrazione che più volte, in questi ultimi 5 anni, ha negato tali concessioni ad altre associazioni e cittadini. Non riesco a non domandarmi se il fatto che l’Assessore Bergamini e il consigliere Ranchicchio facciano parte del comitato scientifico dell’associazione “Libera Storia”, di cui il dott. Jacopo Barbarito, addetto stampa del Comune di Todi, risulta essere il presidente, abbia influito su tale decisione. La Delibera è stata approvata all’unanimità ma, almeno, questa volta l’Assessore alla Cultura non era presente.
Chi governa una città senza preoccuparsi di rispondere a chi solleva interrogativi e perplessità, ignorando una parte dei cittadini rappresentati e le loro richieste, riproponendo addirittura le stesse azioni criticate e mai chiarite, non merita la fiducia di chi vuole mettere in buone mani la propria città.
Camilla Todini, candidata al Consiglio Comunale per la "Sinistra per Todi"

18 aprile 2012
A Primieri sta franando la terra sotto i piedi

Il Vice-sindaco Moreno Primieri, uno a cui sta franando la terra sotto i piedi nel suo stesso schieramento politico, se ne esce con fantasiose notizie su sondaggi del Pd che darebbero in vantaggio Ruggiano di otto punti!!! Gli piacerebbe e non potendo per legge rendere noti i sondaggi, gli diciamo solo che noi dormiamo sonni tranquilli! Per il futuro eviti di diffondere notizie assolutamente false e abbandoni il tono da "gladiatore"!  Nemmeno nel suo schieramento è ben visto, per questa presunzione!
Le nostre iniziative, comprese quelle con esponenti nazionali, sono state seguite da centinaia di cittadini e comprendiamo il suo rammarico. Noi siamo un partito politico che discute anche di politica e non un caravanserraglio di interessi che mette insieme  solo riciclati e trasformisti.
Comprendiamo la difficoltà di uno schieramento locale che a livello nazionale fa referimento a forze politiche responsabili del disastro in cui si trova l’Italia e quindi anche delle amare medicine dell’attuale governo Monti.I cittadini sanno chi ha provocato in 7 anni di governo su 10 la grave malattia del paese(Berlusconi,Bossi,Tremonti):
Ed infine lasci stare la storiella degli amministratori che usano la propria auto salvo poi chiedere i rimborsi per la benzina!
Ci parli invece dei ritardi nella gestione del suo assessorato, degli abusi edilizi, dell’aumento dei diritti di segreteria per i certificati, dell’aumento degli oneri edilizi, dei soldi non spesi per aiuti alle imprese,della  nuova zona industriale mai partita, degli ecomostri che ha autorizzato!
Partito Democratico Todi

18 aprile 2012
Primeri: le nostre battaglie vincenti sono state queste

Al primo posto c’è sempre lo sviluppo economico che secondo noi va di pari passo con la politica di riduzione della spesa corrente del Comune. Con le risorse recuperate si possono garantire contributi alle nuove aziende per facilitare la fase di avvio. Quindi daremo compimento alla nuova area industriale, che già vede assegnati quindici nuovi lotti, e lo sviluppo di Pantalla, assegnando gli ultimi lotti dell’area agroalimentare e dare impulso alle imprese che stanno investendo sulla zona. Non si deve dimenticare la politica di attrazione di investitori che ha caratterizzato l’amministrazione in questi anni. I Progetti in corso, e tra questi per citarne almeno due l’impianto  di produzione per terricci floro vivaistici ed il campo da Golf, avranno una corsia preferenziale.
L’azione amministrativa garantirà, inoltre, la continuazione della politica di salvaguardia della famiglia con l’introduzione dell’indice di equità familiare e la possibilità di scelta tra servizi pubblici e privati.
Altro punto importante del programma è la sicurezza dei cittadini con maggiori dislocazioni di telecamere nei punti nevralgici del comune e controllo remoto di videosorveglianza a disposizione delle forze dell’ordine 24 ore su 24. Avvieremo un programma di “sicurezza partecipata” con i cittadini e di tutti gli attori sociali a cominciare dal corpo di protezione civile comunale, che sarà potenziato. La sicurezza urbana è un bene pubblico da salvaguardare in ogni modo.
Sulla fiscalità continueremo la nostra battaglia contro l’imposta di Soggiorno, unico comune insieme ad Assisi a non averla introdotta, nonostante la forte pressione della Regione Umbria. Il turismo rappresenta la grande opportunità del nostro territorio e non può essere penalizzato.
Il lavoro svolto in questi cinque anni, ci ha permesso una drastica riduzione del personale dipendente del Comune, affrontata con una radicale riorganizzazione della macchina comunale che troverà piena attuazione. Su quest’ultimo proseguiremo ad applicare il metodo degli incentivi al personale del Comune, basandoli sul merito e sulla produttività e non con i vecchi sistemi a pioggia.
Moreno Primieri, candidato al Consiglio Comunale per il PDL

18 aprile 2012
Todi: Pdl si complimenta con l’Ufficio Urbanistica

Gli straordinari risultati conseguiti dall’Ufficio Urbanistica in questa legislatura, devono essere assolutamente sottolineati, riconoscendo al Vicesindaco Moreno Primieri che ha gestito l’importante delega, il raggiungimento di risultati che, statistiche alla mano, hanno dimostrato una efficienza senza pari negli altri comuni dell’Umbria.
Oltre 6 mila pratiche di edilizia privata sono state evase dall’ufficio anche grazie alla nuova introduzione del front-office che è stato preso ad esempio anche da altre amministrazioni per snellire le procedure. Un tale traguardo rafforza l’azione di governo della Giunta Ruggiano che nel settore vanta uno stato di avanzamento straordinario anche nelle opere pubbliche.
Il PUC 2 con oltre 20 milioni di finanziamenti privati e pubblici è stato realizzato per oltre la metà dei progetti e nessun altro comune è riuscito a fare meglio. Basti ricordare che sono stati già realizzati progetti quali i due parchi di porta Fratta, del Quartiere Europa, sistemata la pubblica illuminazione della circonvallazione e ristrutturato il Palazzo di Piazza di Marte che già alloggia gli uffici comunali, prima dislocati nell’ex albergo dello Zodiaco con oltre 80 mila euro di costi annui di affitto.
Un’operazione questa tendente a rivitalizzare il centro Storico insieme al Quadro Strategico di Valorizzazione varato dall’amministrazione. Inoltre, va ricordato l’impulso notevole dato al settore con l’approvazione della Variante al PRG che ha riguardato oltre 100 istanze di cittadini che non trovavano soddisfazione con le vecchie indicazioni urbanistiche.
Questo plauso deve incoraggiare tutti a credere nella prosecuzione del progetto politico del centro destra per continuare nell’ammodernamento della macchina amministrativa, nel contenimento degli sprechi, nella gestione trasparente e non clientelare dei servizi e nel rilancio dell’economia con progetti settoriali come un nuovo PRG per la città e le frazioni.
Tutto questo ci spinge e ci stimola ad affrontare con decisione e coesione la campagna elettorale per le elezioni comunali del 2012 in appoggio al Sindaco Antonino Ruggiano.
PDL-Todi

17 aprile 2012
L’unione di tutti potrà sostenere il Ponte di MonteMolino

Ieri sera 16 aprile si è svolta un’assemblea popolare a Madonna del Piano di Monte Castello di Vibio, indetta da un Imprenditore locale, per portare a conoscenza di tutta la popolazione i problemi derivanti dalla chiusura del ponte per l’esecuzione dei lavori, chiusura al traffico prevista in almeno 100 giorni da giugno a settembre p.v.
Non sono intervenuto in tale sede per non buttare ancora benzina sul fuoco che si stava accendendo.
A mio giudizio i notevoli problemi che a tutti i livelli si creeranno, con la chiusura del ponte, non sono di un imprenditore locale, ma di tutta la comunità di Fratta Todina e di Monte Castello di Vibio, per cui dato che comunità significa COMUNE i portabandiera di queste problematiche devono essere i Sindaci ed i
Consigli Comunali dei due Comuni ; cosa che in un intervento è stata accennata, ma non recepita da chi di dovere.
Il comitato nato poi da questa assemblea dovrà collaborare in Tutte le forme possibili con le due Amministrazioni, in modo da supportare e sostenere il loro operato.
A tal proposito al termine dell’assemblea ho avvicinato ed invitato i due Sindaci ad indire un Consiglio Comunale dei due comuni, aperto a tutta la popolazione con lo scopo di stendere un programma di interventi immediati presso l’autorità Regionale e Provinciale in modo tale che i lavori per la messa in sicurezza del ponte siano  di minor sacrificio possibile e creino il minor danno economico a tutti i livelli sia ad imprenditori che a semplici cittadini.
Ribadisco ancora il concetto dell’intervento in prima persona dei due Comuni e se possibile anche con il contributo dei Sindaci di Marsciano, San Venanzo e Todi affinchè tutti si facciano portavoce autorevoli delle aspettative di tutta la popolazione.
Oreste Marchetti
                                        
          

16 aprile 2012
Veralli Cortesi: quella gara l’avete bandita voi!

Il Partito Democratico di Todi in data 12 aprile u.s. ha consegnato alla stampa un comunicato in cui senza mezzi termini si accusa l’attuale Consiglio di Amministrazione   della Veralli Cortesi di volere, con il bando di gara ultimamente pubblicato, “ privatizzare   tutti i servizi di assistenza e cura degli anziani ospitati” .
Comprendiamo le urgenze e la ricerca di argomenti forti derivanti dalla campagna elettorale attualmente in corso, ma se la qualità dell’informazione offerta all’opinione pubblica è questa possiamo soltanto consigliare agli estensori del comunicato di cambiare mestiere.
La verità infatti è ben diversa e molto più semplice : il contratto di appalto dei servizi, messo a gara tre anni or sono dal precedente Consiglio di Amministrazione   e dall’allora Presidente avv. Enrico Marconi, scade a giugno prossimo e pertanto va rinnovato   ed il rinnovo di tale contratto è atto dovuto dato che l’Ente ha attualmente solo 10 dipendenti (9   OSS ed 1 operaio manutentore) da utilizzare per la gestione della Residenza Protetta. 
E del resto sono circa otto anni che il servizio funziona così, forse giova ricordare che la prima cooperativa a cui venne affidata la gestione fu la coop. “LASCIA”, successivamente assorbita dalla coop. “POLIS” che poi si è aggiudicata il contratto triennale derivante dal bando deliberato dal precedente CdA. Ma il PD di Todi   se ne accorge solo adesso e solo adesso ravvisa la necessità di discutere in Consiglio comunale le modalità di gestione della residenza protetta. 
Quindi per concludere nessuna “ privatizzazione” , nessun “ atto politicamente scorretto” e nessun “ atto rilevante per ospiti famiglie e dipendenti” ma solo ed unicamente l’adempimento di un atto dovuto indispensabile per garantire ad ospiti e famiglie la dovuta continuità e qualità del servizio.
Per quanto riguarda poi i dipendenti dell’Ente le Organizzazioni Sindacali, vista l’invarianza delle modalità di utilizzo del personale rispetto ai precedenti contratti, hanno dato il loro assenso senza obiezione alcuna; infatti le stesse organizzazioni sindacali sono state ampiamente interessate delle decisioni inerenti la scadenza contrattuale sia in fase di concertazione (avviata lo scorso autunno) sia successivamente quando è stato avviato il bando; la stessa notizia è stata inviata al competente servizio regionale (con cui piu’ volte ci si è confrontati sulle questioni gestionali (prot. 230/2012).
Il Presidente del Cda Dr. Ezzelino Fulvio Mallozzi


16 aprile 2012
A Todi la campagna elettorale è un "fiacca"…

Dopo aver letto le liste dei vari partiti o delle coalizione anche da voi pubblicate; ho letto anche qualche commento, talvolta anche aspro, tuttavia comprensibile; perché avvicinandosi la competizione ognuno ha il sospetto di essere danneggiato. Del resto le competizioni sono così. Sinceramente avrei voluto scrivere prima; poi mi sono astenuto per non dar fiato ad altre polemiche.
Ma ora che questo argomento mi pare archiviato, non vi nascondo che la cosa che mi sembra interessante è quella di capire la composizione delle liste.
Nella sostanza a me, come penso a molti altri, interesserebbe conoscere un po’ più i candidati .
Ad esempio sarebbe interessante conoscere per ogni candidato la frazione di provenienza o il centro storico, la categoria di appartenenza, in modo abbastanza definito; cioè (commerciante, coltivare diretto, studente, pensionato, disoccupato, libero professionista, dipendente della P.A. e quale o del settore privato, precedenti esperienze amministrative ecc.).. Insomma una serie di dati sicuramente anche di scarso valore, anzi forse nessuno ai fini della competizione elettorale ma forse importanti per altre letture.
A me francamente piacerebbe conoscerli, per cercare di darne una lettura in un’altra ottica.
Nella sostanza mi piacerebbe capire( anche dalla composizione delle liste) come ogni partito o coalizione ha pensato di strutturare la propria presenza nel prossimo consiglio Comunale.
Sembra un elemento di secondaria importanza , ma personalmente non credo sia così.
Il dibattito in Consiglio Comunale lo creano le persone presenti. La qualità ed anche la scelta dei temi del dibattito,se lo vogliono , ugualmente. E’ vero che il Consiglio,per fortuna, non è composto dalle corporazioni, ma è altrettanto vero che non sempre chi fa politica riesce ad interpretare tutto e tutti, pertanto qualche presenza anche di esperienze diverse non è secondaria. Credo con onestà che questo sarebbe un ulteriore elemento che arricchisce il patrimonio di conoscenze di chi votare e perché votarlo.
La stessa cosa vale per i programmi. Vi chiederei di pubblicarne anche una sintesi.
Non per vedere quale è più voluminoso ma per capire quale si attaglia meglio alla situazione generale attuale e quale è veramente realizzabile. Il più bello non interessa a nessuno ma il più realista e quello che si avvicina di più alle aspettative dei cittadini si. Vi ringrazio, se anche con l’aiuto di chi ha presentato le liste ed i programmi potreste fornire questa panoramica un po’ più ampia. A venticinque gg. dalle elezioni credo sia giusto capire qualcosa di più , ed affrontare le scelte politiche sorvolando la polemica per dare la parola alla politica amministrativa della città.
Le diverse categorie non credo che rimarrebbero totalmente insensibili. Inoltre avremmo un metro di misura per giudicare la coerenza tra i programmi e le cose che realmente si faranno.
Ottavio Nulli Pero

15 aprile 2012
I Repubblicani dell’Umbria a Todi stanno con Rossini

I Repubblicani Europei dell’Umbria si sono riuniti in assemblea regionale per discutere della situazione politica e decidere la prosecuzione del loro impegno dopo la confluenza del MRE nel PRI.
IL MRE è nato dieci anni or sono dai repubblicani che non hanno seguito il PRI nel centrodestra; i Repubblicani Europei dell’Umbria ritengono la collocazione nel centrodestra una decisione sbagliata e contraria ai principi del repubblicanesimo.
A livello nazionale sono molti i Repubblicani che la pensano come gli umbri e ciò ha portato alla costituzione di una associazione denominata “REP – Repubblica e Progresso” aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori repubblicani, a prescindere dall’appartenenza o meno ad un partito politico.  All’unanimità i Repubblicani Europei dell’Umbria hanno deciso di aderire allo scopo di proseguire l’impegno di questi anni.
L’assemblea ha rinnovato a David Lazzari e Fabrizio Alvi la fiducia nell’attività di coordinamento della nuova realtà associativa “Repubblica e Progresso Umbria” che si impegnerà nel confronto con i cittadini e la società civile  e nel dialogo con le forze politiche, a cominciare dal Partito Democratico, quale principale e naturale interlocutore.
In questa ottica a Todi, in occasione delle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 maggio,”REPUBBLICA E PROGRESSO UMBRIA” è impegnata ad appoggiare, nell’ambito della coalizione di centrosinistra, la candidatura a Sindaco di Carlo Rossini, riconoscendo in Lui la capacità, la tenacia e l’entusiasmo per ridare a Todi un governo che possa riportare la nostra Città al livello che le compete dopo i cinque disastrosi anni di governo del centro-destra.
Repubblica e Progresso Umbria

15 aprile 2012
La chiusura del ponte di Monte Molino fa paura

Data l’imminente necessità di sistemazione del ponte di Montemolino e la conseguente probabile chiusura al traffico veicolare del ponte stesso che causerà un pericoloso isolamento del territorio del nostro Comune (Monte Castello di Vibio – n.d.r.) aumentando notevolmente le distanze con l’Ospedale di Pantalla, i sottoscritti consiglieri comunali
CHIEDONO
che venga attivato sul territorio comunale un presidio sanitario fisso per fronteggiare le emergenze durante il periodo di eventuale chiusura al traffico veicolare del Ponte di Montemolino.
I CONSIGLIERI COMUNALI:Matteo Ciucci, Daniela Brugnossi, Costantino Pancrazi,
Moreno Pancrazi, Roberto Tassi

15 aprile 2012
Epifani: "alle elezioni di Todi manca un vero rappresentante della Destra Sociale"

La realtà politica di Todi ha sempre visto la presenza, consistente e viva di una Destra Sociale. Diciamo che è sempre stata una comunità fortemente legata al Movimento Sociale Italiano, che seppure “assassinato” da Fini, resta nel cuore di tantissimi camerati tuderti. Dopo avere svolto un ruolo primario negli ultimi dieci anni, ultimamente si è scatenata una sottile ma efficiente, quasi silenziosa, lotta contro chi ha rappresentato e rappresenta questo popolo di non omologati. Le motivazioni sono state la gelosia e l’invidia di non poter essere e comportarsi come siamo e come ci comportiamo noi. Interpretando i sentimenti della propria gente, il sottoscritto ed i suoi collaboratori hanno sempre agito, pur mantenendo integra la propria identità ideologica, ponendo il bene dei tuderti e della Città come compito e dovere imprescindibili.
Di Antonino Ruggiano ed il Centrodestra siamo stati alleati ed abbiamo cercato di essere dei propositivi e degli stimolatori, senza svolgere mai il ruolo di utili idioti. Varie vicissitudini ci hanno tagliato fuori da questa competizione elettorale ma l’anima del popolo sopravvive ed è rotta a tutte le avversità. Non ci alza la mattina per presumere di rappresentare questo popolo e la Destra Sociale. Si deve aver lottato per decenni, si deve aver perso e vinto con umiltà e nello stesso tempo con l’orgoglio di essere noi stessi e non la ruota di scorta di qualcuno. Si deve aver raccolto il testimone da chi ci ha preceduto. Io l’ho fatto, valorizzando l’opera di chi prima di me ha guidato ed ha reso grande il Movimento Sociale Italiano a Todi. Bisogna aver pagato di persona la volontà di affermazione delle proprie idee e della propria concezione della vita, magari subendo discriminazioni, processi ed umiliazioni. No, non sono medaglie che voglio appendere al petto, medaglie però che non vedo sullo sparato della giacchetta di chi pensa di fare il capopopolo di un popolo non suo.
Chi per megalomania o ingenuità, si è fatto strumentalizzare, ha comunque la legittimità della sua scelta personale ma non ha titolo per proclamarsi delegato ed investirsi di un ruolo che lo attribuisce soltanto la gente che ti ha seguito, spronato, stimato ed amato per oltre cinquant’anni. Per ottenere ciò, la tua gente, va amata, seguita, rappresentata nei suoi ideali e non vanno tradite le sue aspettative. Io l’ho fatto. Il testimone non ho potuto passarlo poiché chi l’avrebbe dovuto raccogliere ha preferito imboccare altre strade. Credo dunque di essere titolato io a rappresentare questa Area Sociale e di poter, a pieno diritto, dare io degli indirizzi e consigli alla nostra gente, indirizzi e consigli che possono essere seguiti o no ma che sono di una persona che ha dedicato la vita all’Idea ed all’amore per Todi.
Gli “emergenti” si conquistino sul campo i meriti che per ora non hanno. Io corro con il pensiero ai mie Maestri di politica e di vita. Maestri come Ivo Laghi, Aldo Chinea, Gianfranco Robimarga ed Ajmone Finestra. Maestri che non ho mai deluso né rinnegato negli ideali e dai quali ho raccolto il testimone. Si è spezzato qualcosa. Si è fermato l’ultimo della staffetta, che guarda incredulo e non vede attorno a sé qualcuno degno e capace di raccoglierla a sua volta e di proseguire il Cammino.
Mario Epifani

14 aprile 2012
Irpef sulle borse di studio, i medici specializzandi di Perugia non ci stanno

In data 13 Aprile alle ore 14.00 si è tenuta un’assemblea dei Medici in formazione Specialistica dell’Università di Perugia con il duplice scopo di fondare un’associazione di rappresentanza, denominata "Associazione Medici Specializzandi Università di Perugia", e di discutere dell’imminente approvazione del decreto "Cresci Italia" contenete tra l’altro variazioni riguardo il trattamento fiscale delle borse di studio.       
In data 4 aprile 2012, il Senato ha approvato un emendamento che prevede l’introduzione dell’imposta IRPEF a tutte le borse di studio con reddito annuo superiore a 11.500€, includendo anche i corsi di dottorato di ricerca, di perfezionamento e di specializzazione tra cui i contratti di formazione medica specialistica, nonché gli assegni di studio erogati dalle regioni. Ad oggi tali importi  sono esentati.
Il contratto dei medici in formazione (specializzandi) prevede già  numerose ritenute (previdenziali e universitarie) ed il compenso economico, nettamente inferiore alla media europea, rappresenta un contributo all’esclusività  che viene chiesta al medico per tutta la durata del corso di formazione specialistica. Allo stesso tempo il contratto di formazione specialistica rimane privo di alcuni diritti essenziali che un normale rapporto di lavoro dovrebbe comprendere.
E’ indispensabile, infine, sottolineare che oltre al decurtamento  mensile di circa 300 euro dal compenso economico, questa norma aprirebbe le porte a modifiche della posizione giuridica del medico in formazione mutando il rapporto con le istituzioni coinvolte (Università, Azienda Ospedaliera, Regione) ed il ruolo nei confronti del paziente con verosimile riduzione della qualità dei servizi.
Sorpresi di come un Governo che si propone di far “crescere l’Italia”  colpisca proprio i giovani in formazione, con un emendamento approvato per di più in sordina, non possiamo che mobilitarci per difendere i nostri diritti.
Pertanto i Medici in formazione Specialistica dell’Università di Perugia che per lo piú quotidianamente svolgono la loro attivitá presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, hanno deciso di aderire alla mobilitazione nazionale indetta da Federspecializzandi e S.I.G.M. prevista nelle giornate del 16 e 17 aprile. In particolare gli specializzandi si asterranno dalle attività dalle ore 8:00 di Lunedi 16 alle ore 20:00 di Martedi 17 Aprile unendosi alla Manifestazione Nazionale che si terrà Martedì 17 a Roma di fronte alla Camera dei Deputati dalle ore 11:00.
L’Associazione Medici Specializzandi Università di Perugia
 


14 aprile 2012
Parco giochi per bambini a Fratta, poca manutenzione

Oltre all’importanza delle aree verdi come indicatori della qualità della vita per la collettività, queste sono soprattutto un luogo di incontro in cui le famiglie trascorrono il proprio tempo libero e in cui i bambini possono socializzare e giocare tranquillamente in condizioni di massima sicurezza e accurata manutenzione. Nel nostro territorio comunale è presente solamente un’unica area verde attrezzata destinata a parco giochi per bambini e per di più si trova in condizioni d’incuria e trascuratezza. Capita frequentemente di trovare in terra pezzi di vetro che insidiano la sicurezza dei bambini e destano la preoccupazione dei genitori. Per quanto riguarda le attrezzature ludiche, non contando quelle transennate e quindi inutilizzabili oramai da anni, le restanti sono quasi tutte danneggiate: dall’altalena che manca di un seggiolino e all’unico rimasto manca la doppia catena che garantisce le condizioni di stabilità e equilibrio, alla girandola mancante di buona parte del seggiolino in legno e ai cavallini senza supporto anteriore. Nella consapevolezza della responsabilità oggettiva ricadente inevitabilmente sul Comune in caso di contestazioni o incidenti correlati alle attrezzature installate nelle aree pubbliche e nella convinzione che sia doveroso rimettere in buone condizioni di utilizzo l’area verde in vista dell’arrivo della stagione estiva, proprio a questo scopo ho richiesto al Sindaco e all’Amministrazione Comunale, attraverso specifica mozione, di provvedere alla costante manutenzione ordinaria del giardino pubblico attrezzato, nonché alla manutenzione straordinaria e alla predisposizione di tutti gli interventi necessari a ripristinare le condizioni di sicurezza e la piena funzionalità dei giochi presenti. E’ doveroso  che l’ Amministrazione Comunale si prenda cura dei beni pubblici presenti nel proprio territorio e si adoperi per garantirne delle perfette condizioni di utilizzo, dando dimostrazione di sensibilità e attenzione alle problematiche che riguardano direttamente la vita dei propri concittadini.
Cinzia Moriconi-consigliere comunale Fratta Todina
 


12 aprile 2012
Todi, Veralli-Cortesi: ritirate quella gara!

Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Veralli Cortesi ha pubblicato, in questi giorni, un bando di gara per la concessione della gestione della residenza protetta per anziani autosufficienti e non autosufficienti. Un appalto da 18 miliardi di vecchie lire per 5 anni, prorogabili.
In concreto si tratta della privatizzazione di tutti i servizi di assistenza e cura degli anziani ospitati.
Non entriamo nel merito tecnico del bando.
Politicamente riteniamo scorretta l’assunzione di un atto così rilevante per gli ospiti, le famiglie, i dipendenti e per il futuro dell’istituto in assenza di un atto di indirizzo del Consiglio Comunale , organo deputato per legge al controllo e alla definizione degli obiettivi gestionali degli enti assistenziali cittadini.
La privatizzazione dell’assistenza agli anziani non può essere argomento da trattare guardando solo all’aspetto puramente contabile, c’è bisogno di una discussione ampia nel Consiglio Comunale, nella città, con le forze sociali.
In particolare vorremmo sapere se le organizzazioni sindacali sono state coinvolte e quali opinioni abbiano espresso o intendano esprimere. In conclusione ritirate quell’atto e apriamo una fase di partecipazione.
Partito Democratico di Todi

10 aprile 2012
La Cisl  sulla riforma del sistema sanitario regionale

La Cisl apprezza il metodo e il clima nuovo con cui l’Assessore intende affrontare il processo complesso di riforma del sistema sanitario regionale e della sua sostenibilità economica anche nel contesto degli indirizzi e scelte che saranno assunte a livello nazionale nel confronto in atto fra Stato  Regioni.
La Cisl -presente all’incontro con le categorie interessate- rispetto alle linee di indirizzo esposte dall’Assessore, ha evidenziato la necessità di una riforma che affronti con coraggio e lungimiranza i nodi del riordino della rete ospedaliera, dell’integrazione con l’Università, del potenziamento dei servizi sanitari nel territorio, della semplificazione dell’assetto istituzionale delle aziende, di un sistema più equo di compartecipazione alla spesa e una politica di valorizzazione del personale sanitario, anche attraverso più qualificate relazioni sindacali e una contrattazione aziendale.
Per questo si è sollecitato e ottenuto l’impegno ad un confronto a tre con l’Università sulla futura convenzione propedeutica al processo di integrazione ospedaliera universitaria e l’avvio di un confronto sistematico che dovrà accompagnare e condividere le scelte relative al processo di riforma del sistema sanitario regionale che l’assessore si è impegnato ad avviare entro il 24 di aprile.
In merito alle tre delibere sulle quali si era aperta una polemica di metodo e merito, dopo un positivo approfondimento, si sono mostrate disponibilità reciproche nuove per individuare soluzioni condivise.
Sull’intramoenia si dovrà andare nella direzione di potenziare il servizio svolto all’interno delle strutture pubbliche, superando gradualmente quello svolto all’esterno, con una regolamentazione regionale che ne disciplini le modalità in modo uniforme, lo svolgimento, il tariffario, le convenzioni. Relativamente al 118 si è convenuto sulla necessità di un confronto di merito allargato anche ai direttori delle Aziende sanitarie ed ospedaliere che, accanto all’avvio della nuova centrale unica regionale, affronti i nodi della riorganizzazione delle postazioni e dei sistemi di trasporto, superando il precariato.
Infine, sui dipartimenti di prevenzione, sarà data indicazione ai Direttori delle 4 Aziende sanitarie di avviare confronti specifici aziendali con i sindacati di categoria sulle modalità applicative di riorganizzazione dei dipartimenti e delle specifiche aree in attesa del riordino e riassetto istituzionale delle Asl medesime.
Claudio Ricciarelli – segretario regionale Cisl Umbria

10 aprile 2012
La digitalizzazione e la informatizzazione dell’ente priorità per la Sinistra di i Todi

Domani 11 aprile si terrà a Roma il primo “Italian Digital Agenda Annual Forum” organizzato a Roma da Confindustria digitale, un appuntamento durante il quale si discuterà di nuovi modelli di governance, di asset strategici e delle azioni sulle quali costruire un’economia innovativa.
La Commissione Europea ha lanciato quasi 2 anni fa l’Agenda Digitale con l’obiettivo di dare una risposta concreta a questi interrogativi. I nostri maggiori partner europei hanno raccolto la sfida realizzando piani nazionali con obiettivi, azioni e risultati puntuali mentre l’Italia è rimasta al palo.Sul Sole 24 ore di oggi Stefano Parisi, presidente di Confidustria digitale, illustra i benefici di un investimento sulle nuove tecnologie. Spiega Parisi infatti che ogni euro di investimento nell’innovazione digitale produce un beneficio superiore al doppio in termini di Pil, senza contare gli effetti indiretti in termini di risparmio per la pubblica amministrazione. Confindustria Digitale stima almeno 50 miliardi di euro di minori spese se a tutti i livelli della pubblica amministrazione si passasse ad un uso diffuso di internet.
Questi dati confortano quanto abbiamo affermato negli ultimi mesi in merito alle sfide che attenderanno la nostra città soprattutto sul piano dell’innovazione delle modalità di governance dei servizi comunali e del territorio. Riteniamo assolutamente inderogabile porre la digitalizzazione e la informatizzazione dell’ente tra le priorità della prossima amministrazione comunale, un impegno concreto sul fronte della razionalizzazione delle spese, del miglioramento dei servizi e della trasparenza nei confronti dei cittadini e, non ultimo, per la predisposizione di strumenti, dal marketing territoriale integrato all’assistenza alle imprese, in grado aiutare il nostro sistema produttivo ad emergere dalle paludi di una crisi di cui, ad oggi, non si vede la luce
Andrea Caprini – Candidato della lista “I Valori della Sinistra per Todi”

10 aprile 2012
Poco rispetto a Todi per i disabili

Salve, ho la sclerosi multipla che mi fa compagnia da 17 anni  ma non è di questo che volevo parlare bensi’ dell’inciviltà degli esseri umani di fronte alle difficoltà dei loro simili. Di gente che con "presupponenza" e maleducazione invade i pochi spazi a noi concessi (disabili) ed è alquanto scocciata se richiamata all’ordine. Con cio’ non c erco compassione ma solo rispetto e mi aspetto di essere tutelata da chi rappresenta le istituzioni e da chi, potrebbe in un prossimo futuro, gestire l’amministrazione comunale
Roberta                                                                  

 
10 aprile 2012
Umbra Acque non rispetta neppure i suoi regolamenti

Come da ‘’regolamento di gestione’’  (art. 33 c. 3)  ‘’Qualsiasi reclamo ed opposizione che l’utente ritenesse di fare in merito ai consumi di acqua o per ogni altro motivo, devono essere inoltrati al Gestore entro il termine di scadenza del pagamento indicato nelle fatture, nel qual caso il Gestore sospende gli incassi in attesa degli accertamenti;’’ e ‘’ telefonicamente, per corrispondenza o via e-mail, gli Utenti possono formulare: istanze di reclami;’’ (art. 4.4.1 della carta del servizio), inoltre: ‘’ Le risposte ai reclami scritti degli Utenti vengono inviate direttamente all’indirizzo degli stessi entro un massimo di: –   30 giorni, indipendentemente dalla necessità o meno di esecuzione di un sopralluogo.’’ (art. 4.4.5 della carta del servizio).

Ma ai reclami della campagna di obbedienza civile, fatti dai cittadini, Umbra Acque SPA non manda alcuna risposta scritta nei termini, anzi, addebita *gli interessi di mora e notifica un preavviso di sospensione del servizio.*
Tutto questo è inaccettabile e vergognoso, degno di un gestore  come Umbra Acque SPA partecipato da  privati senza scrupoli, come la multinazionale SUEZ E CALTAGIRONE all’interno di ACEA, con il solo obiettivo di salvaguardare  lauti profitti piuttosto che la *dignità delle persone e il diritto all’accesso all’acqua.*
Continueremo a contestare le fatture di Umbra Acque SPA riducendo la bolletta  della remunerazione del capitale investito che corrisponde al 14,35% della tariffa, nel rispetto del referendum del 12 e 13 giugno scorso fino a che non venga adeguata la tariffa e  l’acqua non torni ad essere un servizio gestito da un ente di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e lavoratori.
tutte le informazioni sul sito: www.riducilabolleta.org
Il comitato umbro acqua pubblica

7 aprile 2012

La posizione  del PSI  di Marsciano in merito al Bilancio preventivo comunale.
 
Per discutere del bilancio comunale 2012 si è svolta in questi giorni una riunione del Direttivo del PSI di Marsciano unitamente agli Assessori ed ai Consiglieri Socialisti ed alla presenza del Cons. Roberto Rosi.
I Socialisti, dopo aver ampiamente esaminato e discusso le linee guida del bilancio preventivo comunale per l’anno in corso, esprimono la propria soddisfazione in quanto il documento che martedì 10 aprile verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale rispecchia in buona sostanza gli orientamenti precedentemente manifestati ed auspicati.
In particolare viene apprezzato lo sforzo di contenere le spese non prioritarie, di salvaguardare i servizi essenziali e di applicare tasse e tributi con rigorosi criteri di equità sociale.
Viene giudicata assai positivamente poi la volontà di garantire, con adeguate risorse, i servizi sociali, gli asili nido ed i servizi scolastici: dal tempo pieno, alle mense, ai trasporti e servizi integrati non più garantiti dal Governo centrale: tutto ciò a tariffe differenziate in base alle capacità economiche delle famiglie.
Il PSI ritiene perciò che, stanti le crescenti difficoltà economiche che colpiscono una parte sempre più ampia di famiglie, occorrerà sia monitorare in corso d’anno la possibilità di ampliare le risorse per far fronte a questi crescenti bisogni sia rafforzare la struttura operativa degli Uffici comunali preposti ai servizi sociali, che sembrano essere insufficienti rispetto alle necessità in considerevole aumento.
Quanto all’IMU, i Socialisti ritengono del tutto giusto che si sia tenuto conto della necessità di evitare un eccessivo aggravio sulla prima casa e sui beni strumentali delle aziende.
Una conferma della giustezza di tali impostazioni viene dal giudizio positivo espresso dalle Organizzazioni Sindacali e delle rappresentanze delle principali categorie produttive.
Il PSI condivide pienamente anche il piano investimenti incentrato su alcuni interventi strategici riguardanti il riassetto urbanistico connesso al rilancio delle attività economiche del Capoluogo, l’ampliamento e/o la ristrutturazione di alcune strutture sportive, la riqualificazione del Teatro della Concordia, nonché – di particolare valore – gli investimenti su alcuni plessi scolastici di vario ordine e grado.
Ciò costituisce anche un’evidente dimostrazione che si continuano a cogliere le opportunità offerte da finanziamenti provenienti sia da soggetti privati che da altri livelli istituzionali, siano essi regionali, statali od europei e tutto questo in un quadro di indebitamento contenuto nei limiti posti dal Governo e nel pieno rispetto del Piano di Stabilità.
Quanto ai possibili contributi per un rilancio delle attività economiche il PSI ritiene di particolare interesse lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili e dell’edilizia a basso consumo energetico, il tutto anche per l’alto valore di tutela dell’ambiente.
Il PSI esprime quindi un giudizio positivo sul Bilancio preventivo comunale – demandando ai propri rappresentanti in Consiglio di assumere  le decisioni conseguenti – e invita infine l’Amm.ne Com.le ad attivarsi con l’Agenzia delle Entrate per una decisa e concreta opera di recupero dell’evasione fiscale, anche per l’alto valore morale e sociale che ciò comporta, nonché a tenere sempre alta l’attenzione nei confronti delle tante famiglie del nord di Marsciano ormai stremate dalle numerose problematiche (non solo economiche) determinate dal sisma del dicembre 2009 e non ancora risolte.
Partito Socialista Italiano sezione di Marsciano                                                

7 aprile 2012
Quel tratto di strada senza luce…

Quasi tre anni di black out  per l’illuminazione pubblica che collega Ospedaletto (frazione di San Venanzo) e la località di Poggio Spaccato, lungo la statale 317 che attraversa il Monte Peglia.
Undici punti luce (c’è chi si è preso la briga di verificarne la numerazione, dal 332 a 343): potrebbero rendere più sicura sia la vita dei residenti che il soggiorno dei turisti, presenti in quelle zone nei più vari svariati dell’anno in questo luogo caratterizzato dalla fitta pineta del Peglia.
Una zona – quella di Ospedaletto – per la quale si sono spese  molte assicurazioni da parte dell’amministrazione locale, sbilanciatasi al punto di promettere un marciapiede,. Anche a questo capitolo bisognerebbe dedicare qualche parola: più che di un intervento (in cemento) sullo stesso piano dell’asfalto sarebbe meglio pensare un tratto parallelo alla strada sollevato di quasi un metro lungo il terrapieno che fiancheggia il nastro d’asfalto. Si potrebbero risparmiare molti denari sfruttando l’andamento naturale di un percorso che, a piedi o in bicicletta, potrebbe venire sistemato rispettandone la natura. Magari con quei soldi risparmiati si potrebbe riattivare proprio l’illuminazione.
Amanti del Monte Peglia

7 aprile 2012
Prc Perugia: "Confermata la manomissione dell’art 18"

Rifondazione comunista di Perugia ritiene che il disegno di legge del governo in materia di mercato del lavoro sia del tutto negativo e da respingere.
Intanto, il governo ha di fatto confermato lo svuotamento e la manomissione dell’articolo 18. Questo è solo l’inizio dello smantellamento della legge 300, ovvero dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori, già così inviso a Berlusconi e Sacconi. Anche su questa materia la continuità del governo Monti e di chi lo sostiene con le politiche berlusconiane è di tutta evidenza. Non c’è più nessuna certezza per i lavoratori di reintegro nel caso di un licenziamento senza giusta causa. Peggio. Il meccanismo è incerto e spingerà i lavoratori ad una conciliazione economica, lasciando ai giudici la responsabilità di optare per il reintegro o per l’indennizzo. Il provvedimento del governo trasforma così il lavoratore in una merce: il risarcimento economico diventerà la regola e il reintegro, esattamente come ha detto Monti, sarà relegato a pochissimi casi non essendo più un diritto in capo al lavoratore. Dal diritto alla monetizzazione. Non solo. Il disegno di legge precarizza tutto il mondo del lavoro, dimezza le protezioni sociali, non estende gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro e lascia irrisolta la questione di tutti quei lavoratori che non lavorano più per accordi di ristrutturazione e di crisi, che non avranno più un sostegno al reddito e che si sono visti allungare l’accesso alla pensione. Riteniamo molto grave che il PD a livello nazionale si stia prestando a questa vera e propria destrutturazione dei diritti dei lavoratori.
Proprio come ha detto la Fiom, noi riteniamo che occorra continuare la mobilitazione, fino allo sciopero generale già proclamato. Per parte nostra, oltre a lavorare per la riuscita della manifestazione nazionale contro le politiche del governo Monti indetta dalla Federazione della Sinistra per sabato 12 maggio, continueremo a raccogliere le firme per la petizione popolare in difesa e per l’estensione dell’articolo 18 e a presentare in tutte le sedi istituzionali mozioni, insieme alle altre forze della sinistra, per far esprimere le assemblee elettive contro la riforma del mercato del lavoro voluta da Monti. Dopo la riuscita dello sciopero e della manifestazione della Cgil a Perugia del 27 marzo scorso alla Sala dei Notari pensiamo che anche nei nostri territori sia necessario proseguire la lotta. Occorre costruire una vasta opposizione di sinistra contro un governo antipopolare che aggrava la crisi scaricandola sulla parte più debole della popolazione e che viola l’articolo 1 della Costituzione, negando il principio secondo cui "L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".
Enrico Flamini – Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia

7 aprile 2012
Rifondazione comunista di Massa Martana favorevole all’art. 18 e contraria agli F35

Il Circolo di Rifondazione Comunista di Massa Martana, facendo proprie le battaglie politiche del partito a livello regionale e nazionale, ha presentato al consiglio comunale di Massa Martana, tramite il suo assessore esterno Graziella Stecconi, una mozione dal titolo “contrarietà del consiglio comunale alle proposte di riforma del mercato del lavoro del governo nazionale” e un ordine del giorno dal titolo “Ordine del Giorno contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35”.
Il Circolo di Rifondazione Comunista di Massa Martana è consapevole che la lotta contro la modifica dell’art. 18 non è questione di principio, ma una battaglia per la difesa di diritti acquisiti che fanno la differenza tra una società democratica e libera e un mondo retrogrado e incivile.
Per questo riteniamo che la lotta messa in campo, in primis dalla CGIL, e a seguire da diversi soggetti quali PRC, IDV, SEL, PD, e ad oggi anche UIL e UGL, oltre alle ultime aperture della CISL e alla presa di posizione della CEI, debba vedere iniziative coordinate tra i diversi soggetti per cercare di ottenere il risultato che i lavoratori ci chiedono.
Il Circolo di Rifondazione Comunista di Massa Martana ritiene altresì un grave errore investire 15 miliardi di euro nell’acquisto di 90 velivoli multi-ruolo di quinta generazione, ovvero cacciabombardieri F35.
Vorremmo ricordare che la costituzione italiana all’art. 11 recita: ” L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”. Quindi riteniamo questo un investimento che va nel senso contrario indicato dalla nostra costituzione.
Vorremmo anche sottolineare che, nella situazione in cui versa attualmente l’Italia, 15 miliardi di euro sono una risorsa indispensabile per alleviare il peso ogni giorno più gravoso che la crisi pone sulle spalle di lavoratori, pensionati e fasce più deboli della nostra società.
Il Circolo di Rifondazione Comunista di Massa Martana, per i motivi sopra esposti, chiede al consiglio comunale di approvare la mozione e l’ordine del giorno, per far si che il comune di Massa Martana non si renda complice delle scelte errate di un governo chiamato a risollevare le sorti dell’Italia, ma che sta affossando le sorti degli Italiani.
Rifondazione comunista – circolo di Massa Martana

6 aprile 2012
Desperate Retired ( pensionati disperati)

Non siamo solo preoccupati, magari il nostro stato d’animo fosse fermo alla preoccupazione ma, se non fosse per la nostra dignità, ci diremmo disperati. Siamo al paradosso: fra nuove tasse, aumento di quelle esistenti, promesse di nuove e tagli sulle pensioni ecc; ci sembra di vivere in un Paese in guerra.
Il blocco delle indicizzazioni delle pensioni,  la riforma delle pensioni con il passaggio  al sistema contributivo dal 2012, l’innalzamento per tutti dell’età pensionabile fino a 66 anni nel 2018,  le ricongiunzioni onerose, l’aumento dell’ Irpef  regionale e comunale, l’ IVA e infine la nuova tassa municipale unica (IMU) generano impoverimento e tanta paura fra la gente.
Il Decreto Salva Italia (?) nel ripristinare l’ICI (IMU) sulla prima casa dà la facoltà ai  comuni di considerare prima o seconda casa l’unità abitativa  di coloro che sono assistiti in Istituti di ricovero.
Con che cosa potranno soddisfare i pagamenti  se il loro reddito è quasi sempre insufficiente per le rette delle case di riposo?
Inoltre, la nuova IMU, che non viene equamente applicata per molti soggetti, non tiene conto che molti anziani soli e con pensioni sempre più povere, si ritrovano oggi ad abitare case che erano dimensionate per le esigenze di una famiglia composta da genitori e figli. Un nucleo familiare, questo, che nel tempo si è ridotto. Queste persone secondo i nostri amministratori, dopo una vita di sacrifici e di privazioni (in molti casi fatti proprio per costruire la casa dove far vivere la propria famiglia),  si vedranno costretti  a vendere la casa e chiedere il ricovero pubblico che  non c’è. Ma le tasse non vanno pagate proporzionalmente al proprio reddito? Non è iniqua una tassa su una casa ancora gravata da un mutuo?. La certezza sta nell’ aliquota del 4 per mille sulla prima trance (con scadenza a giugno), il dubbio della Fnp Cisl Umbria sta sul pagamento della seconda (a novembre), quando i comuni avranno la facoltà di aumentare l’aliquota.
Come se non bastasse gli amministratori locali, da tempo in fibrillazione per il venir meno di parte dei finanziamenti governativi, dichiarano  inevitabili, dopo questa stangata, l’imposizione di ulteriori aumenti come le addizionali Irpef, le tariffe, ecc. Senza vergogna continuano a chiedere aria -per un pallone bucato- senza pensare di tappare la falla.
Sono ormai diventati argomenti da salotto il recupero di risorse partendo dalla soppressione dei vitalizi, degli incarichi professionali, della integrazione socio-sanitaria con un solo assessore fino alla soppressione degli enti inutili.
La lotta all’evasione fiscale viene declamata, ma poco attuata per paura di riflessi elettorali, e  pochi comune dell’Umbria  hanno  firmato il protocollo con l’Agenzia delle  Entrate. I  risultati ottenuti dal coinvolgimento dei comuni sono ad oggi irrilevanti.
Se ai sindaci fa difetto il coraggio, i pensionati continuano a pensare che la lotta all’evasione fiscale sia una cosa giusta nei confronti di chi ha sempre pagato le tasse. Il recupero così ottenuto deve essere riversato esclusivamente al sociale, settore oggi in grave difficoltà. Oggi più dell’economia ad essere malata è una parte di politicanti, quella che rifugge le riforme.
Fnp Cisl Umbria

6 aprile 2012
Gioffrè sul Polo Giustizia Media Valle del Tevere:  "assordante il silenzio di Ruggiano"

Torno sull’argomento della riforma della geografia giudiziaria che ha avuto ampio spazio sui giornali. Secondo quanto riportato nei vari articoli, appare quasi scontato che la soluzione prospettata dal Governo veda la soppressione della Sezione distaccata del Tribunale di Perugia a Todi e il potenziamento del piccolo Tribunale di Spoleto per trasformarlo nel polo di giustizia dell’Umbria centrale. Insieme alla Sezione di Todi verrebbero chiuse quelle di Gubbio, Assisi e Foligno e la sede del Tribunale di Orvieto.
Lo scenario prospettato trascura totalmente l’ambito territoriale corrispondente alla Media Valle del Tevere meritevole, secondo quanto concordato dal Consiglio comunale, dal Sindaco e dalla Commissione Tecnica, di mantenere il proprio presidio giudiziario. Il riequilibrio auspicato dalla legge delega verrebbe così attuato esclusivamente mediante la soppressione di presidi di giustizia, sicurezza e legalità senza alcuna consultazione con le realtà locali e i rappresentanti dell’avvocatura.
Lo stesso 3 aprile a Roma, presso il Ministero della Giustizia, si è tenuto uno dei tre tavoli tecnici con le parti sociali sulla riforma della geografia giudiziaria relativamente alle regioni Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise. Dai comunicati delle parti sociali relativi alla riunione è emerso che la lista degli uffici da sopprimere non è stata ancora completata, che sono state mosse delle obiezioni sulle modalità con cui viene predisposta e che sono state fatte delle specifiche precisazioni sull’applicazione dei criteri previsti dalla legge delega. Tutto ancora in alto mare. Sembra ci siano ancora buoni margini per intervenire.
In questo contesto appare del tutto inadeguata la condotta dell’attuale Amministrazione che, invece di informare cittadini e operatori del settore sul reale stato delle cose, preferisce rimanere in silenzio, non prendere posizione e, ancora più grave, non dare seguito a quanto deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale già dallo scorso dicembre: porre in essere tutti gli atti amministrativi idonei e ogni opportuna iniziativa per evitare la soppressione sia dell’Ufficio del Giudice di Pace, sia della Sezione distaccata del Tribunale.
In queste condizioni, senza un progetto serio, concreto e largamente condiviso con i Sindaci dei comuni limitrofi, la realizzazione del polo di giustizia della Media Valle del Tevere rischia di rimanere solo una chimera e Todi vedrà crescere il proprio isolamento, imponendo ulteriori sacrifici ai propri cittadini.
Massimiliano Gioffrè, candidato lista PD


5 aprile 2012
Quando anche le scale mobili diventano una "barriera architettonica"

Sin dal primo giorno che sono entrato come utente , nella nuova struttura ospedaliera di Pantalla l’impressione che ho avuto è stata quella di entrare in uno dei numerosi centri commerciali sparsi per il mondo ,  porta girevole da Grand  Hotel,   scala mobile ,  negozi etc.  Un atrio che di ospedale aveva ben poco e soprattutto  mi sono saltati all’occhio le  barriere  architettoniche  , porta girevole e scala mobile. In quella occasione ero da solo e non avendo problemi di deambulazione me la sono cavata egregiamente raggiungendo il 1° piano, ma successivamente ho avuto occasione numerose volte di ritornarci accompagnando mio padre  ultraottantenne e sono giunto alla conclusione che chi ha progettato quell’ingresso  non aveva in mente un ospedale.  Non ci vuole un architetto per capire che in un ambiente  dove è altamente probabile che circolino persone con difficoltà di deambulazione, una porta girevole e una scala mobile siano fuori luogo , tanto è vero che adesso è comparso un cartello all’inizio della scala  che informa gli utenti del potenziale pericolo  ed invita ad usare l’ascensore, che…..ovviamente è stato accuratamente nascosto dietro la scala su citata!!!
Ci sarà pure un motivo per cui nella stragrande maggioranza se non nella totalità degli ospedali, ci sono  ascensori , scale tradizionali  e  porte scorrevoli,  magari un anziano sovrappensiero o con problemi di vista potrebbe imboccare un percorso per lui poco sicuro e in un ospedale questo non deve neanche lontanamente accadere.
Fortunati Massimo – Lista civica Aria Nuova per Todi

4 aprile 2012
Speriamo che non piova troppo

In questa calda primavera fiumi, laghi e fossi sono quasi secchi per scarsità di precipitazioni atmosferiche durante l’intero inverno, sia per caduta di neve che di pioggia: questo problema è annuale, ma la mancanza di manutenzione delle reti idrauliche riduce sempre di più sia l’infiltrazione nel suolo che il loro deflusso verso i corsi d’acqua ed i laghi maggiori, attraverso affossature campestri, fossi, ruscelli e torrenti.
Questa infrastruttura rurale è essenziale, sia per assicurare piena funzionalità del sistema idraulico territoriale che per migliorare il paesaggio in cui questa rete si è evoluta in parallelo con l’evoluzione storica del Paese.
Tutti noi dobbiamo perciò gestire questo sistema con competenza tecnica e responsabilità civica perché il benessere e la stessa sopravvivenza nel nostro MONDO dipenderanno anche dall’equilibrio delle infrastrutture idrauliche, con solidale responsabilità civile.
Renato Domenico Orsini
 

1 aprile 2012
Le riflessioni  del PSI  di Marsciano in merito a mobilità e trasporti pubblici

E’ di tutta evidenza che l’attuale crisi economica e finanziaria sta creando sempre maggiori difficoltà alla cittadinanza ed in particolare sta inducendo moltissime persone a far un uso sempre maggiore del servizio di trasporto pubblico anziché dei mezzi privati. 
In questo contesto appare perciò necessario che le pubbliche Istituzioni operino per assicurare il mantenimento e lo sviluppo delle linee di trasporto più utili, garantendone la più ampia accessibilità.
Si constata infatti che le Aziende interessate procedono, sempre per motivi d’indisponibilità economica, a riduzioni ed a tagli di linee di trasporto – sia su gomma che su rotaia – mettendo in seria difficoltà tante persone che non possono permettersi mezzi alternativi per far fronte alle loro esigenze di spostamento. 
Il PSI ritiene che la pur necessaria ristrutturazione delle linee caratterizzate da un numero scarso di utenti non può e non deve penalizzare i ceti più deboli e meno attrezzati per reperire soluzioni diverse.
Per quanto riguarda in particolare il collegamento con l’Ospedale di Pantalla, a fronte del progressivo ridimensionamento del servizio complessivo, sarebbe opportuno pensare anche ad ipotesi diverse, come il sostegno di ‘sponsor’ (grazie a forme speciali di pubblicità) oppure il convenzionamento con piccoli operatori privati (alla stessa stregua di quanto già sperimentato dal Comune di Perugia per linee a bassa intensità di utilizzo), il tutto finalizzato all’abbattimento dei costi di esercizio.
Occorre perciò mettere in campo numerose iniziative allo scopo d’impedire che venga meno un servizio che presenta profili di elevata utilità sociale e la cui soppressione potrebbe creare serie difficoltà per i ceti più deboli  e più disagiati.
Quindi, perseguendo strade anche innovative e volendo comunque diminuire il quantum delle risorse da impiegarvi, bisogna porsi l’obiettivo di mantenere almeno una parte consistente del servizio di trasporto da e per l’Ospedale di Pantalla.
Anche i collegamenti attuali su rotaia con Perugia, Terni, Roma e Firenze abbisognano di un momento di attenta analisi: da molto tempo vengono delineate ipotesi di sviluppo della linea FCU perché possa diventare una veloce ‘metropolitana di superficie’ da Terni a Sansepolcro ma purtroppo questa prospettiva non sembra inclusa nel breve periodo.
E’ pur vero come non sia più possibile sostenere costi elevati a fronte di utilizzi meno che modesti, ma pur tuttavia appare fondamentale garantire una mobilità molto ampia, che permetta ad una vasta gamma di utenti di far uso di mezzi pubblici, privilegiandoli decisamente rispetto a quelli privati.
E’ innegabile che tutto ciò, sviluppato al massimo, comporterebbe un minor traffico sulle strade con minore incidenza di sinistri, un minor inquinamento atmosferico ed un sensibile risparmio per i cittadini.
Il PSI invita pertanto il Comune di Marsciano a recepire tali indicazioni ed ad attivarsi in tal senso anche verso le Istituzioni pubbliche competenti in materia di trasporti ed infrastrutture – tenendo anche conto del contenuto della nuova legge regionale in materia di trasporto pubblico locale – perché significherebbe modificare in senso sicuramente positivo le abitudini dei cittadini che debbono spostarsi per motivi vari, favorendo la cultura del servizio pubblico anche e soprattutto per i minori costi (economici e sociali) che lo stesso comporta.
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO SEZIONE DI MARSCIANO
 

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