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Il francobollo presentato nello stesso giorno che, nel 1472, vide la nascita nella città umbra la prima edizione a stampa della Divina Commedia; l'almanacco candidato ad entrare nella lista della "Memoria del Mondo" dell'Unesco
acquaytue24
Ieri c’è stata l’emissione del francobollo celebrativo dedicato ai 250 anni del Lunario Barbanera, ottenuto grazie alla candidatura giunta al Ministero dello Sviluppo Economico dal Comune di Foligno.
Collezionisti, estimatori, ma anche semplici ammiratori, sono ora a rimirarsi il quadratino di carta. E anche all’Editoriale Campisi manifesta soddisfazione. "Ottenere l’emissione di un francobollo non è semplice. È un riconoscimento istituzionale di quelli davvero importanti, che sancisce il valore e l’interesse nazionale di qualcosa, e noi ne siamo fieri, felici per questa bella tradizione ora nelle nostre mani e per la città che l’ha vista nascere".
 
 Festeggiata insieme la messa in circolazione del francobollo e l’inaugurazione del Museo della Stampa del Comune ospitato nello splendido Palazzo Orfini Podestà, in un giorno che celebra la gloriosa tradizione tipografica della città che già nel XVI secolo pubblicava lunari poi diffusi in tutt’Italia.
Senza dimenticare come proprio l’11 aprile sia data simbolica – e per questo scelta – per la storia dell’editoria tout cour in quanto proprio a Foligno, nel 1472, vide la nascita della prima edizione a stampa della Divina Commedia.
 
Quanto al francobollo, del valore di 60 centesimi, avrà una tiratura di 2.700.000 esemplari diffusi in tutt’Italia.
Realizzato dal Poligrafico della Zecca, è una piccola opera d’arte, sintesi perfetta di cielo e terra, giorno e notte, Sole e Luna, che reggono e governano il tempo, tra le stelle del cielo e i lavori del giorno, perfettamente raccontati dall’autrice del bozzetto Anna Maria Maresca.

L’almanacco di Barbanera, potrebbe anche assurgere ad una notorietà internazionale proprio grazie alla sua lunga storia.
E’ stata infatti accettata la sua candidatura nella "Memoria del Mondo", un’iniziativa dell’Unesco.
La decisione finale sarà ad opera della commissione internazione di Parigi

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