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Dopo una prima selezione di 59 esperienze in tutta Italia, sei le vincitrici del Premio Innovazione Ict in Sanità 2012, tra cui la Usl umbra per le soluzioni per l’assistenza domiciliare e la medicina sul territorio

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La sanità ternana è spesso criticata e soprattutto dal versante orvietano non è visto di buon occhio il Dg.Vincenzo Panella, ma in Italia della Usl 4 di Terni ne parlano bene e la premiano.
Tra le sei strutture sanitarie, selezionate tra 59 in tutta Italia,  vincitrici del Premio Innovazione Ict in Sanità 2012,  c’è appunto la Usl ternana per le Soluzioni per l’assistenza domiciliare e la medicina sul territorio

Le altre cinque premiate sono: per la categoria Gestione informatizzata dei farmaci nei processi ospedalieri si è aggiudicata il premio l’Ao Ospedali Riuniti di Bergamo,  per la categoria Ict e integrazione delle informazioni cliniche del paziente l’Azienda Ulss 18 di Rovigo, per le Soluzioni per un migliore servizio al cittadino l’Azienda UlssS 9 di Treviso, per la Dematerializzazione dei documenti e revisione dei processi l’Azienda Usl Valle d’Aosta, per i Sistemi di reporting direzionale e di business intelligence l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie ad Alta Specializzazione (Ismett) di Palermo.

La usl 4 dell’Umbria da Maggio 2010,  ha avviato un progetto per migliorare il processo di assistenza domiciliare integrata grazie ad un sistema informativo e informatico che permette di implementare modelli di governance delle prestazioni e dei servizi erogati a partire dalle condizioni di salute della persona e a gestire il debito informativo verso il Nuovo Sistema Informativo Sanitario Nazionale.
“Il progetto è stato premiato per l’innovativo modello di governance del territorio  reso possibile da un sistema informatico in grado di migliorare il processo di assistenza domiciliare integrata, e per la coerenza con le norme di riferimento regionali e nazionali che mirano a raggiungere non solo obiettivi di copertura dei servizi domiciliari, ma anche a ridurre i costi del sistema sanitario”.

Il sistema è costituito da una piattaforma hardware installata presso la Regione Umbria, per la gestione centralizzata dei dati riguardanti le Residenze sanitarie (RS) e i servizi delle Cure Domiciliari, e integrata con l’Anagrafe Regionale, permettendo quindi la completezza di informazioni riguardanti gli oltre 7.000 pazienti per cui è previsto un percorso di assistenza domiciliare.

Al server centrale sono collegate diverse postazioni client, presenti presso la USL stessa, presso i Distretti, i Punti Unici di Accesso (Pua), le RS e gli Ospedali.
Alla piattaforma accedono, infatti, anche i Medici di Medicina Generale, che inseriscono via web le richieste di arruolamento di pazienti in regime di assistenza domiciliare integrata, e le Aziende Ospedaliere, nel caso di dimissioni protette.
Una volta inserite le informazioni sul sistema, il software in dotazione consente di effettuare una valutazione multidimensionale del paziente (tramite Vaor-Adi) per l’assegnazione di un percorso di assistenza ad hoc.
L’applicativo consente la memorizzazione delle informazioni rilevate durante le diverse attività assistenziali permettendo quindi la rielaborazione dei dati e la generazione di report riassuntivi, utili per il controllo della spesa.

La possibilità, da parte di tutti gli operatori abilitati, di operare su un’unica piattaforma ha consentito di arricchire la conoscenza del singolo paziente, abilitando una miglior qualità del servizio offerto, maggiore flessibilità e controllo delle attività svolte sul territorio e promuovendo una cultura che vede il cittadino come fulcro delle attività assistenziali. Infatti, seguire i percorsi di cura delle persone dal momento in cui accedono alla rete dei servizi per la prima volta fino al termine del percorso consente di valutare continuamente gli esiti delle azioni intraprese, abilitando eventuali azioni correttive.

Con lo scopo di gestire al meglio il cambiamento, l’introduzione del sistema è stata preceduta da un’analisi dei processi e dei percorsi assistenziali in coerenza con le normative regionali, al fine di consentire a tutto il personale coinvolto di condividere la configurazione del sistema.
La fase di avvio è stata supportata da un piano di formazione rivolto ai circa 250 operatori coinvolti (medici specialisti, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali e Coordinatori delle Professioni), affiancato da tavoli di lavoro che hanno inoltre permesso la raccolta di suggerimenti per l’adeguamento del sistema. Tutto il processo è stato seguito da un capo progetto con supervisione e costante supporto della Direzione dell’Azienda con lo scopo di mantenere sempre alta l’attenzione verso gli obiettivi.

Il sistema è stato esteso nel mese di marzo all’Hospice e nel prossimo semestre lo sarà anche alla Salute mentale e al Sociale, riuscendo a corrispondere la necessaria risposta al debito informativo nazionale e nel contempo ad essere un’unica piattaforma gestionale per le attività assistenziali territoriali.
Si prevede per il futuro l’estensione del sistema alla Usl 1 di Città di Castello e all’Usl 3 di Foligno.

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