Come molti altri miei colleghi esprimo l’auspicio che nei giorni del 25 aprile e del primo maggio i negozi marscianesi rimangano chiusi. La legge consente di tenere aperto ma non obbliga a farlo.
Credo che i valori che si ricordano, in queste due giornate, siano universali e che vadano rispettati e celebrati partecipando alle iniziative previste e comunque fermando le macchine e dando così il segno di una giornata di festa e di memoria.
Il mio appello va agli esercenti e ai cittadini.
La Liberazione e la Festa del Lavoro non sono domeniche qualunque.
E per fare le proprie compere c’è tutto il tempo, prima e dopo queste giornate.
Agli esercenti dico che, pur comprendendo il momento di crisi, c’è una sensibilità che va esercitata anche andando oltre le legittime e giuste aspirazioni professionali.
Smarrire la consapevolezza dell’unicità di certi momenti non aiuta nessuna crescita, né civile né economica.
Spero che tutti vorranno raccogliere questo appello.









