I piccoli comuni dell’Umbria hanno il pregio di poter usufruire del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine in modo più continuo.
Stavolta ne hanno fatto le spese in due; un locale ed un “forestiero” che forse sperava nella tranquillità dell’Umbria di passare inosservato.
A Giano dell’Umbria c’è stato il movimentato arresto di un 43enne che, a dimostrazione che l’uso degli stupefacenti non può essere considerato un fatto privato perché mette in pericolo anche chi non c’entra niente, se ne andava in giro con l’auto zigzagando per le strade, “fatto” di droghe e non aveva più neanche la patente, sospesa.
I carabinieri si sono accorti di quello strano guidare ed hanno intimato l’alt ma l’uomo ha cercato si seminarli ed inoltrandosi per strade di campagna.
La volante dei Carabinieri non si è fatta seminare e lo ha raggiunto nella sua abitazione.
Ma l’agitazione dell’uomo era alle stelle ed ha aggredito i militari. Nella colluttazione è andata in frantumi anche una porta finestra causando lievi ferite ai carabinieri intervenuti.
L’arresto è stato quindi disposto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, mentre la denuncia è per guida in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di droghe.
Si nascondeva, invece, a Torgiano un 30enne ricercato in quanto appartenente ad una organizzazione che si presume sia legata ad un’altra affiliata alla Sacra Corona Unita.
L’arresto è stato disposto nell’ambito di una “retata” messa in atto dai Carabinieri di Lecce che complessivamente ha portato al fermo di 35 persone attive nello spaccio di eroina in Puglia.
L’operazione, che nel complesso ha visto l’intervento di 200 militari, ha portato al recupero di consistenti quantitativi di eroina e di droghe sintetiche pronte ad essere avviate al mercato dello spaccio.









