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Riduzione da 30 a 20 e da 8 a 4 di consiglieri ed assessori regionali; la cancellazione del cosiddetto listino tra le proposte formulate dal consigliere del Pd d'origine marscianese
chiacchieroni

Di questi tempi la gente comune quando sente parlare di riforme costituzionali, istituzionali e simili solitamente fa un solo commento “ma questi non hanno nient’altro di più urgente a cui pensare?”.
Lo scetticismo, che per molti altri sconfina in rabbia, si attenua un po’ se ad essere “colpiti” dalle annunciate, ma spesso non realizzate, riforme sono i politici che non sono certamente, tra i più amati del momento, ma che presto potrebbero condividere la valutazione con altri, ben più potenti e retribuiti, che si sono allevati ”in seno”
E così a Palazzo Cesaroni, il consigliere regionale marscianese del Pd Gianfranco Chiacchieroni, che per certe cose ha “naso”, ha mischiato l’uno e l’altro ed ha illustrato alla stampa tre proposte di legge con le quali intende varare in Umbria una riduzione di spesa (spending rewiev) della politica regionale.
Nell’ordine le riforme  riguardano: la riduzione da 30 a 20 e da 8 a 4 di consiglieri ed assessori regionali; la cancellazione del cosiddetto listino dal sistema elettorale umbro e un meccanismo di premialità e penalizzazione sulle indennità dei consiglieri, basato su presenze e atti prodotti.
A giudizio di Chiacchieroni sono provvedimenti in linea con il nuovo clima di diffusa consapevolezza, anche delle minoranze, sulla necessità di contenere la spesa pubblica, maturato la settimana scorsa con le comunicazioni in Aula e sulla riforma sanitaria della presidente della Giunta Catiuscia Marini.
In pratica, secondo il consigliere Consiglio e Giunta potrebbero funzionare con un terzo in meno di consiglieri, dai 30 attuali a 20 e con metà degli assessori da 8 a 4.

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