I sindaci della Media Valle del Tevere contestano in modo unitario e compatto il piano di riorganizzazione degli uffici giudiziari che prevede "l’annessione" del comprensorio tuderte-marscianese al Tribunale di Spoleto.
Preso atta dell’avvenuta soppressione della sezione distaccata del Tribunale di Perugia presente a Todi, i primi cittadini di Marsciano, Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi chiedono che, nel piano di riorganizzazione delle sedi giudiziarie italiane, "il territorio della Media Valle del Tevere venga mantenuto unito e sia interamente accorpato alla sede del Tribunale di Perugia, per consentire ai cittadini un pieno accesso ai servizi giudiziari, limitando il disagio per l’avvenuta soppressione della sezione distaccata".
Nella lettera inviata al Ministro Severino si ricorda che "i suddetti Comuni sono parte di una realtà territoriale omogenea e condividono servizi in un unico ambito sociale (ora zona sociale n.4); che tale forma di gestione condivisa dei servizi sarà rafforzata dalla costituzione già prevista ed imminente dell’Unione Speciale dei Comuni della Media Valle del Tevere; che le Forze dell’Ordine presenti nel territorio fanno capo ai rispettivi Comandi provinciali di Perugia; che le capacità di collegamento del territorio con la sede giudiziaria di Perugia sono notevolmente superiori a quelle con altre sedi giudiziarie; che larghissima parte della popolazione della Media Valle del Tevere risiede nelle immediate vicinanze di Perugia e dista, invece, significativamente dalle sedi di Terni e Spoleto".
I sindaci della zona invitano dunque a tener conto di tutti questi elementi e del fatto che la Commissione Giustizia della Camera si è già espressa unanimemente circa l’accorpamento del territorio di competenza della sezione distaccata di Todi con il Tribunale di Perugia.
Un orientamento che, da quel che è dato sapere, sembra sia stato sovvertito su indicazione di una diversa visione del Senatore Benedetti Valentini, avvocato e componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama.
