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Cronaca dell'arrivo del cast, dei giornalisti e della conferenza stampa organizzata, nella Sala del Consiglio comunale, per il lancio del nuovo film del regista di "Immaturi"
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Giornata particolare quella di lunedì 1 ottobre per la città di Todi, proiettata per alcune ore nella dimensione cinematografica, con un’atmosfera da "red carpet". Il tutto grazie alla presentazione alla stampa nazionale del film "Una famiglia perfetta" per la quale il regista Paolo Genovese e la produzione Medusa hanno voluto, in segno di omaggio al set dove stanno girando l’ultima delle quattro settimane di ciak, portare in "gita" i giornalisti per alcune ore.
La scena ha iniziato a movimentarsi intorno alle 10 con l’arrivo sulla piazza di gran parte del cast del film: Sergio Castellitto, Francesca Neri, Claudia Gerini, Marco Giallini, Carolina Crescentini, Ilaria Occhini, Eugenia Costantini, Eugenio Franceschini, Lorenzo Zurzolo, contorniati dallo staff tecnico e, ovviamente, dai primi curiosi accorsi per l’occasione.
L’inquadratura è cambiata di colpo con l’arrivo di due autobus provenienti da Roma e dai quali sono scesi un plotone di giornalisti, cameraman e fotografi che, dopo una prima sorpresa per la piazza addobbata come se fosse Natale, si sono accapparati l’attenzione degli attori tra flash e prime battute davanti ai piedi del Duomo e dei Palazzi Comunali.
Poco dopo le 11 è iniziata la conferenza stampa nella Sala del Consiglio comunale, affollata da oltre cento persone, con gli attori ed il regista che hanno parlato a turno del film e della parte da loro interpretata.
In apertura Paolo Genovese ha voluto sottolineare la straordinaria accoglienza che lui e i suoi colleghi di lavoro hanno avuto a Todi e che questo film lo pensava da dieci anni e che realizzarlo con un cast eccezionale e in un luogo che per lui è anche una città d’adozione è il massimo che poteva avere.
Dopo aver parlato brevemente della trama, è toccato a Sergio Castellitto rompere il ghiaccio definendo la commedia "più che all’italiana, ‘all’italienné’, perché ha dentro anche qualcosa di francese, una cifra di cinismo e crudeltà che la rende abbastanza unica nel panorama italiano, sarcastica ed emotiva al tempo stesso".
Marco Giallini, oltre a raccontare la sua parte, ha scherzato sulla squadra del cuore di buona parte del cast: “E’ pieno di laziali qui, per me che sono un romanista è una cosa inaccettabile", sottolieando anche lui, come via via hanno fatto tutti, che si sta lavorando con grande divertimento d’insieme.
Claudia Gerini ha spiegato di aver accettato di lanciarsi nel progetto per poter tornare a lavorare con Sergio Castellitto, già suo collega in "Non ti muovere", e di aver trovato stimolante la sfida del doppio registro (attori che devono fare degli attori nel film)".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Francesca Neri, che ha ricordato di aver già lavorato con tutti tranne che con Giallini, e Carolina Crescentini, pure lei interessata ad evidenziare il bel clima nel quale si sta girando da tre settimane.
Ilaria Occhini ha definito invece il nuovo film di Genovese "una commedia pirandelliana", lamentando di essere arrivata al cinema dopo tanto teatro e di aver dunque necessariamente accettare il ruolo di nonna.
Sul film è tornato più volte anche Genovese: "Il mio obiettivo era raccontare qualcosa attraverso la sua rappresentazione, ha detto. In questa vicenda due vite scorrono parallelamente: c’è il dramma allestito dalla compagnia e c’è la realtà della compagnia stessa. Naturalmente i due piani si mescolano e si confondono, con esiti comici ma comunque inaspettati. Mi divertiva inoltre l’idea di avere un doppio registro, anche se in entrambe le finzioni mi sono mosso all’insegna del realismo e della naturalezza".
La mezz’ora di intervisti si è conclusa con l’intervento della Presidente della Regione Catiuscia Marini, la quale ha ringraziato per la scelta di Todi e dell’Umbria quale scenario del film, ricordando come i film rappresentino una straordinaria occasione di promozione per il territorio e sia dunque giusto che vengano sostenuti anche dalle istituzioni.
Chiusura di rigore per il Sindaco di Todi, che ha voluto sottolineare il gesto di attenzione e di amore del regista Paolo Genovese verso la città, scherzando anche sull’allestimento natalizio un po’ prematuro della piazza.
Le battute con gli altri attori del cast sono proseguite veloci per lasciare poi lo spazio alle interviste e ad una nuova raffica di fotografie, prima nella sala del Consiglio, per i giornalisti radiofonici (una ventina) e poi sulla piazza, dove gli operatori di ripresa hanno allestito quattro set di ripresa per avere delle battute esclusive dai protagonisti.
Regista ed attori si sono prestati con grande disponibilità non soltanto per fotografi e giornalisti ma anche per i giovani studenti accorsi, dopo l’uscita da scuola,  per una foto o un’autografo dai loro beniamini.

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