La notizia era nell’aria da giorni ed ora ha trovato concretezza: la Banca d’Italia ha commissariato la Banca Popolare di Spoleto e la Spoleto Credito e Servizi (Scs) che detiene il 51% dell’istituto di credito umbro: con due distinti decreti del ministero dell’Economia e delle Finanze è stato disposto lo scioglimento del cda, prima, della Bps e, poi, della controllante. A Piazza Affari il titolo è stato sospeso in apertura di contrattazioni.
La Banca è stata posta in «amministrazione straordinaria a seguito delle negative risultanze degli accertamenti ispettivi condotti».
Il decreto del Ministero risale all’8 febbraio e, con il provvedimento di Bankitalia dello stesso giorno, sono stati nominati i commissari straordinari della banca che sono Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro, Nicola Stabile, mentre i componenti del comitato di sorveglianza rispondono ai nomi di Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio.
Nel mirino di Banca d’Italia sarebbe finita la gestione dell’istituto di credito che avrebbe operato fuori dai confini della sana e prudente amministrazione e di un appropriato presidio dei rischi aziendali. I rilievi degli ispettori riferirebbero anche di rilevanti inosservanze della normativa antiriciclaggio e trasparenza.
Sullo sfondo resta la trattativa con il Monte dei Paschi di Siena per la cessione del 26% delle azioni detenute da MPS.
- Redazione
- 12 Febbraio 2013
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