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Al Congresso dei medici ed infermieri che operano nel settore della Urgenza ed emergenza, riconoscimenti ed interesse per i progetti portati a termine e volti al miglioramento del servizio all'Ospedale di Perugia
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In Italia è sport nazionale parlare male della sanità, non considerando che questa non è ancora una scienza esatta e che tanta strada occorre ancora compiere per una vera e completa conoscenza del corpo umano e delle sue reazioni di fronte all’attacco di elementi patogeni o accidenti vari, tant’è che si parla di medicina personalizzata a fronte di organismi umani da considerare unici e quindi ognuno con modi di risposta personali.

Ma nell’ambito delle conoscenze acquisite qualche cosa di serio si può fare.
E un esempio di impegno lo hanno dato gli operatori sanitari del Pronto Soccorso del S.Maria della Misericordia di Perugia.
A poco tempo di distanza  dal  prestigioso riconoscimento ricevuto in occasione del congresso nazionale  ANIARTI (Associazione nazionale italiana infermieri di area critica), svoltosi l’anno scorso a Riva  del Garda , questi operatori hanno centrato un altro traguardo: quello di vedere premiati i loro progetti in un altro contesto  nazionale

Nello scorso fine settimane si è infatti svolto  a Riccione  il Congresso dei medici ed infermieri che operano nel settore della Urgenza  ed emergenza.
Consenso della Commissione scientifica
ai progetti presentati dai perugini e tra questi quello relativo al  Triage al Pronto Soccorso, una funzione tra le  più complesse da comunicare al cittadino- utente: ”L ‘approccio globale alle aggressioni in pronto soccorso”,  il titolo dello studio firmato da Nicola Ramacciati , Andrea Ceccagnoli e Beniamino Addey .

Anche questa volta come era accaduto a Riva del Garda, l’infermieristica di Perugia si è confrontata con  le eccellenze sanitarie di tutte le regioni italiane , 55 progetti .
Gli altri due  lavori di ricerca del personale infermieristico che opera  al  Pronto Soccorso del nosocomio perugino ( che gestisce quasi 70 mila interventi  all’anno con tempi di attesa considerati  tra i migliori in Italia : immediato  per i codici rossi, sei minuti per codici gialli, venti  per quelli verdi,  59 per i codici bianchi) sottoposti al giudizio della segreteria scientifica di un congresso  organizzato da tre autorevoli associazioni  scientifiche del settore (il Gruppo Formazione Triage GFT, la Società ‘Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza SIMEU e l’Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica ANIARTI) hanno riguardato “ i  risultati preliminari di uno studio fenomenologico sulle aggressioni verso gli operatori di triage”, come ha puntualizzato da Nicola Ramacciati, Coordinatore del Pronto Soccorso  dello  Ospedale di Perugia,  che- attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda – fa sapere “ come la  problematica abbia catalizzato l’attenzione generale dei congressisti, visto la vastità del fenomeno che si sta sviluppando in maniera esponenziale”.

Altri due lavori che hanno guadagnato una menzione speciale attengono a un protocollo  di ricerca  per uno studio sperimentale sulla musicoterapia in “Triage” che si ripropone di ridurre il dolore durante i tempi di attesa .
"Se anche questo progetto è stato apprezzato- commenta ancora Ramacciati-  abbiamo visto  premiati i nostri sforzi come operatori nella sanità pubblica  di operare in prima linea  per  offrire agli utenti il miglior servizio possibile
 

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