L’UGL trasporto pubblico locale ha indetto (dopo quella del 14 giugno scorso) una seconda giornata di sciopero di 24 ore per il 26 giugno. Lo sciopero è necessario perché, secondo l’UGL, nulla è cambiato rispetto al primo sciopero. L’UGL si dice contraria alla «privatizzazione e allo scorporo della gestione del trasporto pubblico locale e per questo si vede penalizzata in quanto sarebbe stata tagliata fuori dalla trattativa in corso, trattativa che vede coinvolti invece tutti gli altri sindacati».
«Abbiamo appreso da un servizio RAI a firma di Leonardo Gioia – dichiarano dall’UGL – che le OO.SS. hanno proclamato lo stato di agitazione del personale e avviato le procedure di raffreddamento, quando invece è previsto uno sciopero di 24 ore dell’UGL-Trasporto Pubblico Locale Umbria.
Ora le altre sigle, smentite dai fatti, sono costrette a seguire la nostra linea sindacale e quello ancora più grave è che si ostinano ancora a tenere l’UGL TPL separata in questa vertenza cosi importante per il futuro dei lavoratori, facilitando cosi il gioco delle Regione Umbria che non ci vuole seduto al tavolo delle trattative».
La giornata di sciopero del 26 giugno si svolgerà secondo le seguenti modalità: sciopero di 24 ore con la salvaguardia delle fasce orarie durante le quali saranno garantiti i servizi Bus (per la provincia di Perugia dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 e per la provincia di Terni dalle 6,30 alle 9,30 e dalle 12,30 alle 15,30); i servizi ferroviari saranno garantiti nelle fasce orarie di consuetudine secondo gli accordi vigenti con la rete ferroviaria regionale e nazionale; impianti fissi per l’intero turno di lavoro.