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Alle associazioni che hanno presentato la petizione per la riforma dei vitalizi dei Consiglieri regionali umbri, è stato risposto che si vaglierà "con attenzione questa petizione ed anche i contributi che la Regione eroga alle associazioni stesse”
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Quando accaduto oggi nella prima Commissione del Consiglio Regionale dell’Umbria potrebbe essere liquidato con la semplice considerazione che è del tutto inutile “chiedere all’oste se il vino è buono”, come è del tutto inutile credere che una qualsiasi organizzazione possa autoriformarsi specie quando di mezzo ci sono i soldi.
Potrebbe, se non fosse che qualcuno dei componenti della Commissione non avesse lanciato una larvata, ma non troppo, minaccia ai rappresentanti delle associazioni che hanno raccolto le firme e depositato la petizione popolare “Passaggio dei vitalizi dei consiglieri della Regione Umbria al sistema contributivo dal primo luglio. Destinazione dei conseguenti risparmi al fondo per la non autosufficienza, per il sostegno dei nuclei familiari deboli e per il rilancio dell’occupazione giovanile”  
Sono, gli ingenui che hanno osato presentare la petizione, esponenti di Cisl, Cittadinanza Attiva, Libera e Legambiente ed essi stanotte avranno da riflettere su una frase di questo tipo ” Esiste una questione giuridica e una morale.
Come Commissione abbiamo già iniziato ad incidere sui costi e sugli sprechi.
Ci impegniamo a vagliare con attenzione questa petizione ed anche i contributi che la Regione eroga alle associazioni stesse”.

Per il resto la risposta dei commissari è stata sempre quella dell’oste della storia e non vale la pena aggiungere altro.
I nomi i lettori li potranno leggere nei resoconti dei lavori della Commissione

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