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Lettera con la quale il vice presidente della Commissione Europea, Joaquin Almunia, indica il sistema di garanzie richieste ed ottenute da Outokumpu finalizzate alla sostenibilità economica di AST nella fase di transizione
terni-acciaierie
Solitamente cauta, la Presidente della Regione Umbria, Catuscia Marini, ritiene che “Sono molto importanti le affermazioni contenute nella lettera con la quale il vice presidente della Commissione Europea, Joaquin Almunia, risponde alla nostra missiva, soprattutto per ciò che riguarda il sistema di garanzie richieste ed ottenute da Outokumpu finalizzate alla sostenibilità economica di AST nella fase di transizione”.
In verità qualche punto oscuro, che potrebbe inficiare quelle assicurazioni che al momento sono solo parole, c’è
Tra le altre cose, infatti, Alumia scrive “abbiamo indagato sulla presunta politica di prezzi aggressivi portata avanti da Outokumpu nei confronti dei principali clienti di AST, senza tuttavia trovare alcuna prova decisiva riguarda ad una infrazione degli obblighi di preservare la redditività, commerciabilità e competitività di AST da parte di Outokumpu.
In ogni caso, come sottolineato in precedenza, abbiamo richiesto ad Outokumpu di prendere le misure necessari ad assicurarsi che tali infrazioni non si verifichino nemmeno in futuro.”
Ora è dubbio, da un lato, che gli “ex principali clienti di AST” possano spiattellare il favore che avessero ricevuto, in modo da dare una prova decisiva della concorrenza sleale di che si accinge a vendere l’Ast, che produce prodotti dello stesso tipo di Outokumpu.
D’altro canto è vero che la Commissione europea ha chiesto che infrazioni non si verifichino nemmeno in futuro, ma non si parla specificatamente della eventuale risposta di Outokumpu
 
Il tutto dopo che la presidente della Regione Umbria, il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo ed il presidente della Provincia, Feliciano Polli, hanno ricevuto una lettera con la quale il Vice presidente della Commissione Europea Almunia (con delega alla Concorrenza), ha risposto alla richiesta di concrete iniziative a tutela dell’AST di Terni.
Nella lettera il Vice presidente Almunia riferisce che le garanzie ottenute includono: “La conversione di parte del debito di AST, al fine di assicurare il rispetto della normativa italiana sull’adeguatezza patrimoniale; il mantenimento delle garanzie commerciali da parte di Outokumpu a copertura del rischio di insolvenza di AST nei confronti dei suoi fornitori, fino al perfezionamento del processo di vendita; l’approvazione da parte di Outokumpu della creazione di una organizzazione commerciale su scala globale da parte di AST, alfine di assicurarne l’ingresso nel mercato con forza autonoma; il mantenimento dell’incarico all’attuale gestore di AST fino al perfezionamento della vendita; una maggiore trasparenza sul processo di vendita nei confronti dell’amministrazione di AST, subordinata alla firma di un accordo volto a limitare la circolazione di informazioni riservate ed alla protezione dei segreti commerciali di Outokumpu”.
“La conferma dell’impegno da parte di Outokumpu a non danneggiare la posizione di AST riguardo alle vendite nei confronti dei suoi clienti principali; il mantenimento dell’accesso di AST alla rete mondiale di vendita di Outokumpu fino al perfezionamento della vendita; il supporto da parte di Outokumpu al programma di investimenti previsto da AST nel 2013; fino al perfezionamento della vendita, la prosecuzione della fornitura da parte di AST per soddisfare il fabbisogno del Tubificio di Terni, ad eccezione di volumi molto limitati che potranno essere forniti da Outokumpu; la fornitura totale da parte di AST nei confronti del Centro servizi di Willich per tutti i prodotti che Outokumpu non produce, come ad esempio i prodotti ferritici e “bright annealed”.
Inoltre, a partire dal 1 ottobre 2013 la fornitura in misura significativa per i prodotti che sia Outokumpu che AST producono”.

Nella lettera Almunia scrive che “queste garanzie sono intese specificatamente a tutelare nella fase di transizione la posizione di mercato precedentemente occupata da AST, se non addirittura ad espanderla.
Spero dunque che possano alleviare alcune delle Sue preoccupazioni, ad esempio riguardo ai centri servizi inclusi tra le attività oggetto di dismissione ed alle difficoltà finanziarie di AST”.

“Per quanto concerne gli ulteriori commenti sulla redditività di AST contenuti nella sua lettera – scrive ancora Almunia alla presidente Marini – abbiamo analizzato le varie questioni da lei sollevate in stretta cooperazione con il monitoring trustee e l’amministrazione di AST.
Al momento sembra che sebbene la produzione di AST sia in effetti diminuita nel mese di maggio in rapporto ad aprile, tale diminuzione sia stata causata tra gli altri fattori da un generale deterioramento della domanda per prodotti in acciaio inossidabile causato a sua volta dal declino nel prezzo del nickel e dalla situazione di mercato poco favorevole. Abbiamo anche verificato e continueremo a verificare il rispetto da parte di Outokumpu dei termini previsti dai contratti in vigore per la fornitura di acciaio inossidabile verso gli impianti di Calvert e Mexinox”.
Gli elementi fornitici dal Vice presidente Almunia rappresentano dunque – affermano Marini, Di Girolamo e Polli – le risposte a quelle garanzie che avevamo chiesto affinché fosse assicurata nella fase di transizione la salvaguardia della posizione di mercato ed il valore industriale di Ast.
E’ quindi importante per noi rappresentanti delle istituzioni locali capire ora, d’intesa con lo stesso Governo, le modalità con le quali Outokumpu sta rispettando gli obblighi assunti con la Commissione Europea”.
“Alla luce di questa risposta, inoltre, come istituzione umbre, in accordo con il Ministero dello Sviluppo economico, richiederemo ulteriori iniziative al fine di verificare l’andamento del dossier AST con gli stessi servizi della Commissione Europea, considerata la disponibilità offerta in tal senso – concludono – dallo stesso Vice Presidente Almunia”

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