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Accompagnato ad un CIE il 9 maggio scorso è stato riconosciuto "al lavoro" in piazza Grimana
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Nel dibattito in corso a Perugia ed in Umbria sulla istituzione di un C.I.E, s’è inserito un episodio che sembra testimoniare l’insufficienza di una tale soluzione, per effettivamente togliere dalla circolazione i delinquenti clandestini, pensata ed attuata per un altro tipo di ospiti.
Il  C.I.E è riuscito a tenere fuori dal mercato della droga perugino un tunisino al massimo per i giorni intercorrenti tra il nove maggio scorso ed ieri.
L’uomo era stato accompagnato al C.I.E. dopo aver scontato un’ultima condanna, ma visto che i centri di identificazione ed espulsione non sono affatto blindati gli è stato facile lasciare la struttura e tornare a Perugia.
Sfortuna ha voluto che un poliziotto che aveva presenziato al predente viaggio del tunisino, s’è ritrovato davanti l’uomo a piazza Grimana di Perugia ed, anche se probabilmente scoraggiato dalla scoperta, ha fatto il suo dovere e l’ha arrestato.
Il tunisino sembra che non se la sia presa più di tanto, tanto tutti i Cie sono uguali, anche quello del sud dove è stato inviato, e poi anche dovessero arrivare le carte per farlo tornare in Tunisia, i soldi per pagarsi un nuovo viaggio in Italia sicuramente ce li ha già

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