27 novembre 2013
Un’altra che se ne va: l’EON
Non finisce mai. È proprio il caso di dirlo, dal 1999 con il decreto di liberalizzazione dell’energia è iniziata la storia infinita dei passaggi di mano di Elettrogen, il gruppo di impianti di produzione che Enel metteva sul mercato, che al suo interno vedeva anche gli impianti idroelettrici dell’asta Nera-Velino e gli staff tecnici-amministrativi e commerciali di Terni.
Dopo aver parlato a lungo lo spagnolo insieme a Endesa, aver riacquisito per alcuni mesi la paternità di Enel (OPA nei confronti di Endesa) ed essere subito tornati sul mercato per l’intervento dell’antitrust, le centrali sono finite nelle mani della tedesca EON, che in quel momento si impegnò ad evitare lo spezzatino del parco produttivo acquisito.
Oggi dopo appena cinque anni dall’acquisizione di nuovo con la valigia in mano, pronti ad imparare la prossima lingua, ma con il rischio di dare vita allo spacchettamento finora evitato, che soprattutto metterebbe a rischio la tenuta dell’integrità degli staff che sono oggi parte integrante di EON Italia, e gli stessi sono peraltro inseriti in una procedura di riorganizzazione aperta da alcuni mesi a livello nazionale.
Ora, prima di fare l’esercizio di valutare sulla qualità dei possibili acquirenti, in attesa dell’incontro nazionale al Ministero dello Sviluppo Economico, già richiesto dalle Segreterie Nazionali, crediamo sia opportuno ribadire con forza che come sindacato territoriale ci opporremo a qualsiasi operazione di smembramento dell’attuale patrimonio composto di asset produttivi e funzioni di staff con personale altamente qualificato presenti nel nostro territorio.
Consideriamo, forse oggi all’interno della crisi in atto ancora di più, strategico e imprescindibile un patrimonio che ha consentito lo sviluppo industriale e l’emancipazione sociale del nostro territorio.
I Sindacati sulla situazione del Consorzio Agrario di Perugia
Mentre nei consorzi agrari del centro-nord è in corso, con ritmi anche serrati, l’attuazione della politica di aggregazione perseguita da Consorzi Agrari d’Italia (CAI), in alcuni casi con pesanti ricadute negative per i livelli occupazionali, la situazione del Consorzio di Perugia sembra svilupparsi diversamente.
Dopo aver ottenuto alla fine del mese di Luglio, con grande soddisfazione, la chiusura del concordato che a messo la parola fine ad oltre 20 anni di procedura commissariale, grazie alla collaborazione di tutti i dipendenti, a distanza di un mese, il Consorzio di Perugia è però ricorso alla cassa integrazione ordinaria a rotazione per tutti i dipendenti fino alla fine dell’anno.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali è avvenuto a causa delle contingenti situazioni climatiche e di mercato e non per esigenze propriamente riorganizzative o di accorpamento interregionale come in altre parti d’Italia.
Alta è pertanto la preoccupazione del personale ma anche la soglia di attenzione sulle attività che nei prossimi mesi verranno posto in essere dalla attuale governance della cooperativa umbra.
Nella riunione del 14 Novembre che ha visto la partecipazione di quasi tutti i dipendenti si è quindi discusso delle prossime azioni che la Fai Cisl e la Flai Cgil intendono intraprendere per ribadire la centralità del ruolo del personale nel perseguimento degli obiettivi aziendali che, nel caso dei consorzi agrari, sono in parte prefissati dal legislatore nazionale nella legge 410/1999.
Particolarmente significativa è stata la successiva adesione dei dipendenti allo sciopero generale del 15 Novembre 2013 che nel Consorzio di Perugia ha riguardato oltre il 90% dei lavoratori, in una giornata nella quale alle proteste per la politica di spending rewiew del Governo si è aggiunta l’ulteriore preoccupazione per l’attuale situazione regionale ed aziendale.
Violenza di genere, Todi aderisce alla campagna “365 giorni NO”
24 novembre 2013
Libertà dei semi della Terra e degli esseri umani
Dio creò la terra e donò i suoi frutti a tutti gli esseri umani, per soddisfare i loro bisogni vitali dovunque e per sempre, prima di tutto per il bisogno vitale di cibo come diritto comune: perciò tutti gli esseri umani devono usare questi beni come usufrutto, non come proprietà esclusiva, pertanto la riproduzione, lo sviluppo e il trattamento del seme non possono essere completamente liberi, ma devono essere legati al modo naturale di riproduzione delle piante.
Nessuno deve avere il diritto soggettivo di alterare genomi di ogni specie vegetale e di acquistare la proprietà esclusiva di semi perché il loro uso deve essere sempre legato alla terra d’origine e subordinati ai diritti comuni delle persone umane, sempre legati alla libertà, come interesse legittimo degli agricoltori che non può essere un diritto soggettivo brevettabile, anche se ogni ricerca scientifica deve essere incoraggiata e retribuita.
Un reale progresso scientifico deve procedere con responsabile saggezza e condividere i risultati con tutti gli Esseri Umani, ovunque nel Mondo, io credo questo!
Renato Domenico Orsini, Agronomo
23 novembre 2013
Castrini: a Todi sull’Imu atto veramente importante per tutti i cittadini
Accolgo con enorme soddisfazione le parole con cui il Vicesindaco e Assessore al bilancio Luca Pipistrelli ha reso noto. La giunta comunale nella seduta del 22 novembre 2013, ha approvato l’eliminazione definitiva dell’Imu sulle seconde case per chi concede il proprio immobile ad uso gratuito ai propri figli. Un atto estremamente importante, per chi, con tanti sacrifici è riuscito ad acquistare una casa, che può lasciare ai figli.
D’ora in poi, sulla seconda casa data in comodato d’uso gratuito ad un figlio, i cittadini tuderti non dovranno più pagare alcuna imposta.
Con questo atto è stata quindi eliminata l’aliquota, già agevolata al 4 per mille, stabilita precedentemente nel bilancio di previsione 2013 approvato nel Consiglio comunale del 30 settembre scorso.
Va dato atto all’Assessore Pipistrelli e alla Giunta comunale di aver applicato la legge 102 del 28.10.2013 che dà la possibilità agli Enti locali di intervenire sull’applicazione dell’imposta.
La modifica adottata rappresenta un fattore di equità e giustizia nei confronti delle giovani generazioni e di tante famiglie che, con molti sacrifici, sono riuscite a mettere a disposizione dei propri figli un’abitazione”. Il provvedimento approvato è inoltre importante, perché dimostra l’attenzione della giunta alle tematiche dell’equità, nonostante purtroppo le tante incertezze, che in tema di trasferimenti e imposizioni sussistono a livello di stato centrale.
Giancarlo Castrini
23 novembre 2013
Cronaca di una giornata bellissima
Gruppo Consiliare Partito Democratico, Todi
23 novembre 2013
Strada comunale storica o discarica libera?
Il Diverticolo di Montignano della Vecchia Flaminia in Comune di Massa Martana costituisce da secoli il raccordo tra il Castello di Montignano e la Vecchia Flaminia ed è una strada comunale, sempre usata per uso pubblico, come risulta dall’elenco delle Strade Comunali, dal Catasto vigente e dalle Mappe del Catasto Pontificio. Lungo primo tratto che scende dalla strada di circonvallazione del Castello verso la Strada Romana esistono una fontana e un pozzo che accedono alla sede stradale e a lato della strada esistono altri pozzi d’acqua sorgiva con accesso su fondi privati ma, da oltre due anni, dopo il raccordo con la Strada Vicinale di Casa Angelica (detta anche Perella), la strada è stata abbandonata e usata sia come discarica di pietrame e da altri materiali di rifiuto che per lo smaltimento degli scarichi fognari del Castello di Montignano nel terreno.
La condotta fognaria che raccoglie gli scarichi del Castello di Montignano, dopo un percorso lungo la strada di circonvallazione, attraversa il terreno distinto al Foglio 40 con la particella 3 e nei tombini d’ispezione si ascolta il rumore dello scorrimento di liquidi che sono smaltiti sulla sede stradale comunale.
La continuità e l’intensità delle ultime piogge hanno aggravato la situazione perché allo scorrimento disordinato delle acque superficiali si aggiunge il loro inquinamento fognario e la loro percolazione nella falda idrica sotterranea, con danno non solo all’ambiente ma anche della salute pubblica e configurando una fattispecie di danno ambientale, in particolare con violazione del combinato disposto degli articoli 103, 133 e 300 del vigente Codice dell’Ambiente (D.Lgs. n. 152 Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152).
Ancora più grave è la violazione degli interessi legittimi dei residenti e degli agricoltori di Montignano che hanno pieno diritto alla sostenibilità, fruibilità e vivibilità del territorio in cui vivono e lavorano e il danno ad un’area d’interesse culturale e paesaggistico, tutelata dalla legislazione in materia di beni storici e ambientali e, come Cittadino Italiano e come Agronomo ho già chiesto al Sindaco del Comune e al Corpo Forestale dello Stato di accertare i fatti denunciati, intervenendo d’ufficio, ed estendo l’appello a tutta la Gente Martana che deve chiedere coralmente la difesa della sua Civiltà e degli interessi legittimi dei cittadini sul territorio comunale, rispettando le leggi ma anche esigendo lo stesso rispetto a coloro che hanno la competenza e l’obbligo di attuarle.
Renato Domenico Orsini
22 novembre 2013
La preoccupazione dei lavoratori delle aziende facenti capo a Stefano Todini
I lavoratori del Relais Todini, Cantina Todini e Agricola Todini, a seguito di quanto appreso per le vie brevi ed attraverso i mezzi di informazione, si rivolgono con grande preoccupazione alla Proprietà ed al CdA della Tiesse Holding perché nulla si lasci intentato per salvaguardare le attività svolte in queste aziende ed il lavoro che vi prestiamo da tempo con passione e dedizione.
Molti di noi operano in questo Gruppo da quando fu fondato dall’Ing. Cav. Lav. Franco Todini e con lui abbiamo da sempre condiviso l’amore per questo territorio e l’ambizione di renderlo sempre più produttivo e fecondo.
Chi tra noi non ha avuto l’onore di conoscere Franco Todini, ha però sempre sposato i suoi principi ispirati alla correttezza, alla generosità alla ricerca del giusto profitto per reinvestirlo in azienda e per assolvere al primo obbligo giuridico e morale dell’imprenditore: onorare i contratti con i propri dipendenti e fornitori.
Da tempo, ormai, le aziende per cui prestiamo lavoro, hanno preso una deriva complessa e distante dalla produttività e dalla prosperità che le ha sempre caratterizzate, ma noi sappiamo che, anche con il nostro impegno, la tendenza si può invertire.
Con grande umiltà, ma con grande fermezza, chiediamo che non venga disperso il difficile ma prezioso percorso iniziato in questi ultimi mesi che ci hanno dato speranza in un futuro nuovamente radioso. Invitiamo la Proprietà a riflettere su quanto è grande la preoccupazione delle famiglie dei lavoratori coinvolti e quanto dannoso sarebbe , in questo momento, interrompere un cammino verso una nuova unità aziendale.
I dipendenti del Relais Todini
I dipendenti della Agricola Todini
I dipendenti della Cantina Todini
Tutti al Consiglio “Grande” per l’UNICEF!
Il Sindaco di Todi Carlo Rossini riceverà dall’UNICEF il “Certificato d’impegno” a riconoscimento delle iniziative adottate a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, impegnandosi a rendere la Città “Amica dei bambini e degli adolescenti”.
Tale iniziativa assume la massima importanza in considerazione del fatto che ora più che mai i minori vanno tutelati e aiutati perché rischiano di essere tra i soggetti più a rischio e colpiti dalla crisi.
In particolare, pensiamo ai minori più svantaggiati, le cui famiglie si trovano a fare i conti con varie ristrettezze economiche, che rischiano di non garantire agli stessi un’adeguata formazione e crescita a causa della mancanza di mezzi e limitati nelle possibilità di studiare.
Questi disagi colpiscono tutti i minori e pertanto è importante che il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale si impegnino a garantire le tutele opportune a tutti i bambini e le bambine che nascono, vivono, crescono nella nostra città a prescindere dalla nazionalità: chi vive il nostro territorio un giorno contribuirà a farlo crescere e a migliorarlo per il bene di tutti.
E’ importante che non ci siano discriminazioni e che tutti i cittadini si rendano conto che un bambino o una bambina hanno gli stessi diritti, indipendentemente dalla razza o dal colore della pelle.
Pertanto sosteniamo appieno l’iniziativa “Io come Tu – Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi” che vedrà conferire la cittadinanza onoraria ad alcuni bambini che crescono, vivono e risiedono a Todi, pur non essendo italiani.
Tale atto, seppur simbolico e a costo zero, è di fondamentale importanza in quanto manifesta la volontà del Sindaco, dell’Amministrazione e dell’intero Consiglio Comunale di favorire l’integrazione e la contaminazione tra cittadini di nazionalità diversa da quella italiana ma che sono a tutti gli effetti cittadini tuderti.
Invitiamo pertanto tutti i cittadini a partecipare al Consiglio Comunale Grande che si terrà sabato 23 novembre presso i palazzi comunali.
19 novembre 2013
No secco all’autostrada Orte- Mestre
dal blog di Beppe Grillo
18 novembre 2013
Le forze di polizia ed i vigili del fuoco in piazza danno l’altola’ al governo
Gli operatori delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco manifesteranno a Roma con un presidio davanti a Palazzo Chigi martedì 19 novembre 2013 dalle 15,30 alle 17,30 e nella mattinata dello stesso giorno davanti agli Uffici territoriali del Governo di tutte le città d’Italia contro il disegno di legge di stabilità e per la difesa della dignità professionale e della specificità funzionale degli operatori del settore e per la difesa del diritto dei cittadini ad avere una sicurezza ed un soccorso pubblico efficiente e qualificato, all’altezza di un Paese civile.
18 novembre 2013
Gli avvocati tuderti sul decreto correttivo di quello di "deportazione" a Spoleto
In data odierna si è tenuta un’assemblea degli Avvocati della MVT alla presenza del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Perugia per discutere le problematiche inerenti ai pareri espressi dal CNF in merito all’applicazione dell’art. 7 L.247/12 con riferimento al " domicilio professionale". Nel corso della riunione gli Avvocati della MVT hanno manifestato, in modo unanime, la loro legittima aspettativa circa l’emanazione, nel più breve tempo possibile, di un decreto correttivo, più volte richiesto, che riconduca la competenza territoriale della MVT al Tribunale di Perugia ed hanno evidenziato al Presidente dell’Ordine le difficoltà incontrate quotidianamente da tutti gli utenti della giustizia e la lievitazione dei costi, conseguenti al deprecato trasferimento dei territori della MVT sotto la competenza territoriale di Spoleto. A tal fine gli operatori della MVT, nel ribadire tale imprenscindibile obiettivo, rinnovano l’invito ai Sindaci delle città interessate nonchè ai Parlamentari di riferimento e alla Governatrice dell’Umbria, di perseverare nel loro impegno affinchè non vengano tradite le legittime aspettative dei territori e chiedono che alle parole di condivisione faccia seguito, da parte del Governo, l’adozione di un atto formale (decreto correttivo) la cui stesura sembrava essere pronta fin dall’entrata in vigore dei decreti attuativi della riforma giudiziaria.
In tal senso ci si aspetta che le Commissione Giustizia di Camera e Senato, che già da domani hanno in calendario l’esame di un primo decreto correttivo, vogliano fin da ora, sollecitare il Governo a porre rimedio all’errore commesso nell’accorpare i territori della ex Sezione di Todi al Tribunale di Spoleto, accogliendo le istanze di rettifica provenienti non solo dagli operatori della giustizia, ma anche da tutti i Sindaci, dai Consigli Comunali delle città interessate e dalla popolazione stessa.
16 novembre 2013
Che c’entra Darwin con la violenza sulle donne?
Il corso per l’attivazione dei CAV Centri AntiViolenza del Progetto Antiviolenza Umbria si è concluso oggi, sabato 16/11/2013.
16 novembre 2013
Uno strano Cup in farmacia
A Massa Martana, per chi ha necessità di richiedere appuntamenti per visite specialistiche, esami
clinici o anche per semplici analisi, l’unico sistema è rivolgersi alla locale farmacia.
Peccato che quando ti rivolgi lì, il più delle volte, trovi o liste bloccate o appuntamenti che, nella
migliore delle ipotesi, sono a settimane di distanza, se non a mesi.
Gli ultimi episodi che riguardano la mia personale esperienza riguardano una richiesta per una
ecografia: appuntamento richiesto nella suddetta farmacia l’8 novembre, appuntamento dato per il
27 gennaio 2014; e una colonscopia: appuntamento richiesto l’11 novembre ma per questo esame
risultavano le liste chiuse.
Per curiosità, nei giorni scorsi, trovandomi all’ospedale di Pantalla, ho provato presso il CUP
dell’ospedale a richiedere l’appuntamento per l’ecografia (che secondo la farmacia massetana avrei
dovuto fare il 27 gennaio prossimo) e mi è stato detto che era disponibile anche per il 13 novembre,
cioè solo due giorni dopo la richiesta di appuntamento.
Per la colonscopia, visto l’esperienza dell’ecografia e visto la risposta data dalla farmacia, mi sono
rivolto presso il CUP di Todi, e 20 minuti dopo aver chiesto a Massa Martana, e aver ricevuto una
risposta di liste bloccate, mi è stato dato appuntamento per il 20 dicembre 2013, che le liste si siano
sbloccate in 20 minuti?
La perplessità che nasce dagli episodi che ho raccontato è che se un servizio ci deve essere,
dovrebbe anche funzionare, altrimenti che servizio è?
Secondo un cartello apposto all’ingresso della farmacia, gli utenti non dovrebbero reclamare per
questo tipo di problemi perchè non sarebbe responsabilità degli operatori, ma del sistema
informatico usato, credo che in realtà i reclami invece andrebbero fatti perchè il servizio del CUP è
un servizio essenziale per una comunità, ma è un servizio che, come dice la parola stessa, dovrebbe
servire il cittadino e non creargli problemi.
Anzi è la stessa farmacia che se non ritiene di essere responsabile, si dovrebbe fare promotrice
verso chi di dovere per cercare di limitare questo tipo di disagi.
Un servizio che diventa un disservizio crea disagi e crea false aspettative che i cittadini non
meritano, anche perchè la salute, in uno stato di diritto, dovrebbe essere un bene garantito, invece
oggi così non è e anche questi episodi ne sono un esempio.
Lettera firmata
Il Pdl di Marsciano sulla nuova Coop
La disponibilità da parte di Coop Centro Italia di investire oltre 6 milioni di euro per realizzare una nuova struttura commerciale in zona Ammeto di Marsciano è da valutare positivamente; a maggior ragione in cui tutto il settore della GDO soffre per la caduta dei consumi prodotta dalla scia lunga della crisi economica che ha provocato licenziamenti e la chiusura di numerose aziende.
Non cambia la propria opinione il Consigliere di Forza Italia Cristiano Costantini sulla localizzazione della nuova struttura commerciale che i vertici di Coop Italia stanno vagliando. Anche i socialisti, critici in un primo momento, sarebbero propensi ad assecondare il progetto del colosso cooperativo purchè non a ridosso delle strutture del Cross Conad e Lidl.
Ed è proprio al Partito Socialista che il Consigliere Costantini si rivolge affinché in I commissione consiliare “ si collabori per superare inutili divisioni e ci si pronunci chiaramente sulla fattibilità del piano per dare certezze all’investimento che Coop vuole attuare”. Sulla convocazione della commissione il consigliere ne aveva fatto richiesta in una lettera datata 15 luglio 2013 rimasta però senza risposta.
Il dibattito politico si fa acceso e sul tema le forze politiche hanno più volte espresso un parere negativo culminato anche con una clamorosa raccolta di firme per impedirne lo spostamento. Su questo, l’esponente di Forza Italia si vuole togliere alcuni sassolini dalle scarpe affermando “ di trovare paradossale l’iniziativa nei confronti di un attore economico che in una logica di mercato, in una situazione di Keen competition, deve agire su più leve, dalle strategie di offerta ai processi operativi ai format, per rimanere e mantenere quote di mercato. La crisi è strutturale – continua Costantini – e non finirà con il 2013; Coop Italia per uscirne necessita, è appurato, di un cambiamento strutturale che, come affermato anche dal presidente del consiglio di sorveglianza di Coop Centro Italia Giorgio Raggi va anche nell’interesse dei consumatori e soci marscianesi. Evidentemente – afferma in conclusione il consigliere – a qualcuno il libero mercato non piace”.
Pdl Marsciano
Lettera al Papa, da Lugnano in Teverina, sul 1° Convento Francescano in Europa
Noi non vorremmo che il convento di S. Antonio dei Cappuccini (costruito nel 1579), oggi in vendita, subisse la stessa sorte, spinti dall’idea che un luogo unico e prezioso debba essere patrimonio della comunità.
Noi vogliamo aprire le porte del Convento dei Cappuccini alla solidarietà ed all’accoglienza, ampliando il concetto del dominio collettivo che muove da sempre lo spirito della nostra collettività.
Vorremmo che il nostro Sogno fosse il Suo SOGNO; il sogno della Chiesa Universale.
Questo SOGNO noi già lo chiamiamo PROGETTO!
I problemi per l’Università di Perugia, secondo la Cisl
Nell’ attesa dell’organizzazione di tale incontro la CISL, nella consapevolezza che “il tutto e subito” non è una strategia vincente, ne tanto meno proponibile, e che il recupero del tempo perduto per una soddisfacente politica di gestione del personale impone tappe forzate
CHIEDE
al neo Magnifico Rettore di affrontare immediatamente una serie di questioni “vecchie” ma ancora inspiegabilmente irrisolte la cui soluzione non può e non deve essere ulteriormente procrastinata:
ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE TAB DELLA SEDE CENTRALE: deve essere ripristinata l’applicazione dell’Accordo sindacale dell’ottobre 2006 in base al quale l’orario di lavoro del personale è concordato e non coattivamente imposto dall’Amministrazione;
Agli organi di governo dell’Ateneo, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, La CISL Università
CHIEDE
che in sede di programmazione del fabbisogno di personale per l’utilizzo dei 6 punti organico relativi all’anno 2013, già assegnati al nostro Ateneo, si proceda alla trasformazione del rapporto di lavoro part-time in rapporto di lavoro full-time delle 9 unità di personale B/3 ex operai agricoli, nonché alla elaborazione di un piano di stabilizzazione del personale precario.
12 novembre 2013
Itinerari culturali e naturalistici nei Monti Martani
Il Professor Renato Domenico Orsini ha inviato al presidente della Comunità Montana dei Monti Martani ed al sindaco di Massa Martana, il seguente studio-proposta:
Il sottoscritto Professor Renato Domenico Orsini, Dottore Agronomo iscritto all’Ordine O.D.A.F. della Provincia di Perugia con il n.° 191, trasmette uno studio sulla realizzazione di itinerari culturali e naturalistici nell’area vasta dei Monti Martani, da me individuati per esperienza diretta come Agronomo e per interesse legittimo come Cittadino di Massa Martana.
1° itinerario – Cammino dei “castellieri”
Seguire un percorso montano segnato dagli antichi “castellieri”, siti preromani di rifugio collettivo i cui resti si possono trovare nei Comuni di Acquasparta e Massa Martana, lungo percorsi in cresta che attraverso l’Eremita e la Casetta dello Scoppio portano al Monte Cerchio e al Passo della Cerqua Cottora, con doline, visuali panoramiche, siti archeologici e resti d’architettura civile e religiosa, pozzi d’acqua sorgiva, invasi (troscie), crateri spenti, boschi e pascoli con possibilità di usufruire di aree attrezzate di sosta e ristoro.
2° itinerario – Cammino della memoria
Partire dal Ponte Fonnaia e dalla Catacomba e percorrere tratti della Via Romana Flaminia sino all’Abbazia di Villa San Faustino, riprendere la Strada Regionale dei Monti Martani visitare la Chiesa di San Sebastiano, Torre Lorenzetta e lungo le antiche strade vicinali andare alla Chiesa di Santa Maria in Pantano, riprendere la Vecchia Flaminia sino alla Chiesa della Pace proseguendo fino all’Abbazia di Viepri e alla Chiesa di San Felice in Comune di Giano, attraverso un percorso che si svolge in una zona naturalistica con siti archeologici e religiosi, in gran parte edificati su fondamenti preesistenti di epoca romana dai primi Cristiani provenienti da Roma, accedendo anche a punti d’interesse enogastronomico per gustare i sapori locali e con la ricerca formativa che ho cercato di esporre nella nata allegata sub A.
I discepoli dell’Apostolo Pietro vennero in Umbria lungo l’antica Via Flaminia e i suoi insediamenti, lasciando segni in cimiteri (come le Catacombe di Ponte Fonnaia in Comune di Massa Martana), in insediamenti civili e commerciali (come i resti archeologici dell’Antica Carsulae in Comune di San Gemini), in antiche chiese spesso costruite su insediamenti Romani (come la Chiesa e il borgo antico di Santa Maria in Pantano, la Chiesa di San Fidenzio e Terenzio e altre minori in Comune di Massa Martana), in monumenti di particolare interesse architettonico (la Chiesa ottagonale della Pace in Comune di Massa Martana).
Questi siti d’interesse storico-monumentale e paesaggistico-naturalistico disseminati in particolare nei Comuni Umbri delle valli e delle colline della fascia pedemontana dei Monti Martani costituiscono un inestimabile patrimonio ambientale e culturale disseminato lungo questi itinerari che collegano idealmente e materialmente la manifestazione della religione cristiana nei territori posti lungo l’antica via Flaminia, (tracciata dal 220 a.C. dal Censore Caio Flaminio il Vecchio) e proprio nel ramo occidentale, che attraversava Carsulae, Vicus Martis Tudertinorum (Massa Martana) e Mevania (Bevagna) innumerevoli sono le opere d’arte e d’ingegneria civile che la fiancheggiano (notevoli nel Comune di Massa Martana l’imponente arcata del Ponte Fonnaia con le vicine Catacombe e la Chiesa di S. Maria in Pantano) e gli antichi apostoli del Vangelo di Cristo lasciarono nella Catacomba di Massa Martana, nelle Chiese di Villa San Faustino a Montignano, a Santa Maria in Pantano, dei Santi Fidenzio e Terenzio, di Viepri, di Castelrinaldi, di Santa Illuminata, di San Felice, di San Pietro in Monte, di Castelvecchio, di Sant’Antimo e di altre minori in un fitto intreccio di percorsi germogliati e ramificatisi dall’antica via Flaminia ha segnato la via di tante generazioni cristiane e della loro fede, segnando la storia dell’arte e della civiltà locale.
Io ritengo che questi siano veri e propri itinerari della memoria, da valorizzare adeguatamente, favorendo le iniziative delle comunità e valorizzando questa risorse inestimabili.
Questa mia nota contiene solo alcune idee, da sviluppare e migliorare in un ambito di “area vasta” e di Pianificazione Ambientale e Agroforestale.
Allegato A
I “castellieri” Martani: un cammino lungo le nostre radici
Camminando lungo la cresta dei Martani a monte del diverticolo antico della Via Flaminia, da Acquasparta a Massa Martana, si scoprono dei luoghi che evocano la memoria lontana delle antiche popolazioni insediate lungo le valli e le pendici, che avevano predisposto nei punti più alti dei luoghi di rifugio, conosciuti come “castellieri” e salvaguardati per secoli dagli abitanti della zona con un rispetto e una cura che oggi possono apparire non giustificate razionalmente.
Si tratta di avvallamenti naturali, posti sulla sommità dei colli più alti e più facilmente difendibili, circondati da barriere formate con massi assestati a secco dalle prime popolazioni insediate nelle zone a valle e delimitati da alberi secolari, che li sovrastano con l’ombra delle loro chiome, come se volessero proteggerli.
Nell’ambito di ogni “castelliere” si trovano aree delimitate da pietre assestate lungo perimetri o ammucchiate una sull’altra, elementi che fanno pensare a strutture di riunione e di culto di quel gruppo di persone che in quei luoghi cercava nella solidarietà e nel culto comune non solo la sicurezza ma anche la sede simbolica di una forma di organizzazione politica che regolasse comunitariamente sia l’uso delle risorse naturale e la loro valorizzazione con l’intelligenza e il lavoro umano che la loro equa ripartizione sociale.
Queste antiche forme di organizzazione politica hanno preceduto di molti secoli l’organizzazione statale Romana e Medioevale, testimoniata prima dalle strutture castrensi della legioni che si espandevano lungo le vie consolari e poi dalla rete di castelli e abbazie governati dai feudatari dei principi, strutture che sulla spinta di egoismi diffusi e in seguito ad eventi storici spesso cruenti offrivano al Popolo protezione in cambio di sottomissione e prendevano il posto delle strutture sociali comunitarie, espresse fisiologicamente dalle varie popolazioni autoctone.
Guardando le valli dagli “spalti” di queste antiche fortificazioni si può immaginare di vedere gli antichi abitanti percorrere i sentieri tracciati sulle pendici boscose verso il loro “castelliere”, alle prime avvisaglie di minacce di forze esterne e ritrovarsi insieme al riparo delle sue mura, sistemando le strutture e i beni necessari alla loro vita, lavorando in comune e rivolgendo i loro volti verso il cielo con una forma d’organizzazione e di religiosità antica ma sempre attuale, sia pure nell’evoluzione delle forme associative e di patto sociale, una forma che trova il suo fondamento nell’oculata amministrazione delle risorse naturali che devono essere utilizzate per la vita di ognuno di noi e della comunità d’appartenenza, una comunità di persone libere che trovano nell’unità solidale la vera via e nel rispetto operoso della natura uno dei mezzi per garantire la qualità della propria vita personale e di quella sociale: i “talenti” che ci sono stati donati, non seppellendoli per paura ma facendoli fruttificare, anche valorizzando la storia di questo percorso dei “castellieri”.
Renato Domenico Orsini
11 novembre 2013
Nel mese di Ottobre, il presidente di SASE Spa Mario Fagotti, società che controlla l’aeroporto dell’Umbria San Francesco, è stato ascoltato dalla prima Commissione consiliare della Provincia di Perugia, riguardo la richiesta di un altro milione di euro. Un milione che si aggiunge agli oltre 70 milioni che sono stati spesi per accontentare le ambiziose volontà di politici ed amministratori pubblici. L’audizione di Mario Fagotti è durata circa 30 minuti, nei quali ha esposto una serie di generiche e quanto mai improbabili informazioni su previsioni, rientri economici e aumento di tratte aeree.
9 novembre 2013
L’ultimo (che) chiude la porta
L’ultimo chiude la porta. Il Comitato Civico Aria Nuova per Todi desidera esprimere vicinanza ai dipendenti del Comune di Todi per quanto si sta paventando nelle ultime ore. Sempre la solita storia, non pagano mai i reali colpevoli, il risanamento toccherà ai dipendenti comunali, anche chi è entrato nella pianta organica del Comune di Todi dal 2009 (un anno dopo quindi dalla prima notifica della Corte dei Conti), dovrà sborsare fino al 2022 circa 150 € al mese (da detrarre al proprio stipendio).
9 novembre 2013
Pro e contro l’autostrada E45
La notizia che il Cipe, dopo anni, ha finalmente approvato il progetto di trasformazione della E45 Orte-Mestre in autostrada è certamente un fatto storico per la nostra Regione. Per tale risultato non si può che sottolineare l’impegno del Sottosegretario e segretario del Cipe Rocco Girlanda, capace in pochi mesi di rendere concreto quello che è stato, per lungo corso, un impegno della politica regionale umbra. L ‘investimento, di quasi dieci miliardi di euro, farà uscire l’Umbria dallo storico e penalizzante isolamento infrastrutturale per il trasporto su strada e ridarà, senza dubbio, energia all’intera economia umbra. Tale soluzione, inoltre, consentirà di avere una fondamentale via del trasporto regionale in condizioni di percorribilità e di sicurezza accettabili, cosa di fatto oggi non possibile se non con costi enormi per l’intera collettività umbra. Il progetto riguarderà direttamente anche la città di Todi, che per la sua posizione, verrà inevitabilmente toccata dai cambiamenti che la trasformazione della E45 comporterà, in termini di impatto ambientale, di uscite stradali, e di eventuali costi – pedaggio stradale- per i cittadini che dovranno usufruire della nuova struttura viaria. Rispetto a ciò, il Gruppo consiliare di Forza Italia di Todi ritiene che si debba, da subito, aprire un confronto all’interno del Consiglio Comunale, e successivamente fra le Istituzioni locali e la Regione Umbria, affinchè la nostra città possa vedere la realizzazione di un progetto che sia totalmente sostenibile, che dia a Todi maggiori possibilità di collegamento e che tuteli i cittadini umbri esonerandoli dal pagamento di pedaggi stradali.
Il Gruppo Consiliare di F.I – Todi
Un’opera inutile e dannosa economicamente insostenibile, che provocherà gravi danni ambientali, consumo inutile di suolo, inquinamento e privilegia, in contrasto con gli indirizzi comunitari in materia di trasporti, il trasporto su gomma a scapito di quelli ferroviario molto più sostenibile.
La trasformazione della E45 in autostrada è un’ipotesi sciagurata da contrastare con forza, in quanto incarna un’idea di sviluppo ormai fuori dal tempo e che scarica i costi di un’opera inutile e faraonica completamente sulle spalle (e sulle tasche..) di cittadini e lavoratori.
Luciano Della Vecchia, segretario regionale Prc Umbria
05 novembre 2013
Crisi Agenzia Forestale dell’Umbria
È pronta anche l’Ugl a dichiarare lo stato di agitazione a seguito della situazione economica dell’Agenzia Forestale dell’Umbria, ma prima vogliamo aspettare l’incontro ufficiale con i vertici dell’ente che ci sarà giovedì prossimo.
Siamo stati i primi a sollevare il problema degli stipendi non pagati e stranamente siamo gli ultimi ad essere ricevuti per avere dei chiarimenti sul futuro dell’ente. Visto che a differenza di altri non amiamo né strumentalizzare né tantomeno far finta di lottare per i lavoratori, abbiamo deciso di aspettare l’incontro prima di prendere decisioni importanti a favore dei dipendenti dell’Agenzia Forestale. L’Ugl dell’Umbria chiede da tempo sicurezza sui fondi stanziati dalla Regione per l’ente quando altri invece esaltavano le operazioni a scatola chiusa.
UGL Umbria
05 novembre 2013
L’altra metà del Pdl-FI di Todi sui premi al personale comunale
Pur non approvando le scelte a suo tempo operate, riteniamo tardiva la polemica politica e crediamo invece che la politica stessa debba oggi tutelare quei dipendenti che, pur senza dirette responsabilità, sono chiamati al risanamento economico dell’Ente.
Pertanto, il Gruppo consiliare di Forza Italia chiede che il Consiglio Comunale sia investito della questione, dando da subito la propria disponibilità a lavorare, affinché si individui la più rapida e congrua soluzione che contemperi la tutela dei lavoratori, dell’Ente e dei cittadini di Todi.
Detto ciò, non avendo ancora oggi il Coordinatore Serafini nominato il coordinamento dello stesso, riteniamo che ogni atto e comunicato sia espressione di singole volontà e non dell’intero partito
Gruppo Consiliare F.I. Todi
05 novembre 2013
La matematica è un’opinione
Ancora una volta, partendo dai dati ufficiali contenuti nelle relazioni dei revisori dei conti allegati ai bilanci consuntivi, torniamo a rendere pubbliche le vere cifre del bilancio con riferimento a due voci: personale e spesa corrente complessiva. Cifre ben lontane da quelle colpevolmente e ignobilmente citate da Ruggiano. Non è sette milioni la spesa del personale e non è venti milioni la spesa corrente. Non lo sono mai state prima del 2007 e neanche dopo.
Vediamo le cifre esatte.
Spesa per il personale (in milioni di Euro)
Anno 2004 5.384 (circa il 34% della spesa corrente)
Anno 2007 5.370 (circa il 32% della spesa corrente)
Anno 2008 5.050 (circa il 29% della spesa corrente)
Anno 2009 4.998 (circa il 30% della spesa corrente)
Anno 2010 4.932
Spesa corrente
Anno 2004 € 15.521.980,25
Anno 2007 € 16.875.566,14
Anno 2008 € 17.446.741,71
Anno 2009 € 16.939.351,66
Infine sulla politica del personale in generale: il periodo 2007-2012 è stato il quinquennio più disastroso. Un comune con minori professionalità, uffici importanti senza responsabili, personale demotivato. Anche per questo i cittadini di Todi hanno chiaramente bocciato con il voto Ruggiano e la sua Giunta. Ne prenda atto e smetta di continuare a gettare fango su altri e a propalare falsità come la questione delle indennità di armamento corrisposta agli agenti della polizia municipale di Todi senza che questi avessero mai portato un’arma.
Partito Democratico Todi
05 novembre 2013
Spese eccessive al Comune di Todi
Carla Spagnoli Presidente Onorario del Movimento per Perugia
02 novembre 2013
Fate almeno una striscia su quella strada senza segnaletica
Ill.mo Sig. Presidente Provincia di Perugia
Ill.mo Sig. Assessore alla viabilità Provincia di Perugia
Al Responsabile Comprensorio Viabilità 6 – Pantalla di Todi
È arrivato l’autunno e puntuale è arrivata la nebbia. Non sappiamo se i responsabili della viabilità, in queste condizioni riescono a guidare con un minimo di sicurezza, beati loro. Le strade sono malridotte: lo accettiamo, andremo più piano, ma forse arriveremo.
Quello che rende il nostro viaggio insicuro è la completa mancanza di segnaletica orizzontale, non c’è più una striscia bianca sulla strada che da Madonna del Piano conduce a Monte Castello di Vibio. Vi preghiamo, fateci almeno la striscia di mezzeria per rendere il viaggio un poco più sicuro.
Siamo già certi della risposta che avremo "Non abbiamo i soldi per la vernice". Allora, fate meno sprechi. Bene, comunque se i soldi non li trovate, ditecelo e faremo una colletta per comprare due secchi di vernice; ma dopo non ci venite a dire che la macchina per fare le strisce è rotta.
Non aspettiamo che avvenga qualche incidente per provvedere.
Distinti saluti.
Oreste Marchetti