Quando le stelle muoiono emanano una luce intensa, splendente che oscura tutta le altre.
Dopo la stella Ghandi, un altro “ corpo celeste” s’è estinto e tutte le altre stelle si devono mettere da parte.
Così nel giorno in cui il mondo intero rende omaggio a Nelson Mandela, anche la città di Gubbio si unisce al coro di chi vuole partecipare al commiato per il padre della lotta all’apartheid a Soweto; un Uomo che ha saputo attendere decenni in carcere senza provare un desiderio di vendetta verso gli altri uomini, di differente colore della pelle, che lo avevano incarcerato.
Ai bianchi ed ai neri del Sud Africa ha dato una speranza ed una realtà di pacifica convivenza
Come l’esplosione di una “supernova” nello spazio ha un ruolo significativo nell’arricchimento del mezzo interstellare di elementi chimici pesanti e può portare alla formazione di nuove stelle, l’esistenza di Mandela ha arricchito l’umanità tutta e può essere foriera di nuove stelle
Per questo, stasera, l’Albero di Natale più grande del mondo sarà “listato a lutto”.
Resterà spenta, infatti, la grande stella cometa di mille metri quadrati che domina la sagoma dell’abete luminoso, realizzato, dal 1981 ed entrato nel 1991 nel Guinness dei Primati, sul monte Ingino della cittadina del nord dell’Umbria.
Un gesto semplice, deciso dal Comitato dei volontari che allestisce l’Albero, proprio per sottolineare come oggi il mondo abbia perso una delle ultime grandi “stelle” che si sono battute per i diritti e l’uguaglianza tra gli esseri umani.
Anche gli eugubini e il loro Albero di Natale, dunque, si sentono vicini alle quasi 100 mila persone riunite nello stadio di Johannesburg per la commemorazione funebre di Mandela, ed ai tanti che – in tutto il mondo – vogliono rivolgere un pensiero di stima a quello che è stato definito “un gigante della storia”.