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La segreteria provinciale UGL Metalmeccanici accoglie con soddisfazione la notizia dell’approvazione del Piano Acciaio da parte della Commissione Industria del Parlamento Europeo.  Approvazione contenenti interessanti opportunità per il futuro delle nostre acciaierie e frutto delle collaborazione delle OOSS ternane con i rappresentanti europei che seguono da anni le vicende dell’AST.
Infatti già nel 2011 quando la UGL e l’on. Angelilli incontrarono a Bruxelles, il responsabile dott. Abraao de Carvalho (Capo unità del settore metalli, minerali e materie prime) ponemmo sul tavolo le questioni che oggi vediamo inserite all’interno del Piano Acciaio, in particolare la richiesta di certificazione dell’acciaio e la necessità di frenare la concorrenza sleale dei paesi asiatici.
Gli emendamenti concordati con l’on. Roberta Angelilli vicepresidente del PE e con la presidente della Commissione ITRE on. Amalia Sartori già nella prima fase dell’iter del Piano Acciaio nello scorso dicembre, sono il frutto di un lavoro incisivo portato all’interno delle massime istituzioni europee. E di questi tempi dove Italia è sinonimo di inaffidabilità, non è poco. Negli emendamenti presentati abbiamo ottenuto di:
– introdurre un marchio di qualità/certificazione a tutela delle produzioni europee di acciaio;
– garantire un’effettiva parità di condizioni con i Paesi Terzi anche in termini di norme sociali e ambientali;
– promuovere politiche per il recupero degli scarti della produzione dell’acciaio;
– favorire la riqualificazione, la formazione attiva e l’apprendimento permanente per i lavoratori.
Quattro argomenti che fanno la differenza e che oggi ci vedono in ritardo e in svantaggio ma che abbiamo il dovere di far valere con forza e determinazione soprattutto in vista dell´approvazione finale del testo su cui dovrà esprimersi a breve l´Aula di Strasburgo. 
Ora non è il momento di trionfalismi, viste le problematiche imminenti che dovremo affrontare con il “ritorno di fiamma” della ThyssenKrupp, ma fare fronte con più ottimismo alle vicende della nostra acciaieria è doveroso visto che quanto proposto può far crescere il nostro territorio e la nostra competitività.
Sta a noi saper sfruttare ogni possibile opportunità del Piano Acciaio riallacciando tutte le sinergie possibili tra istituzioni locali e nazionali e le organizzazioni sindacali del territorio.

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