Terza o quarta tappa del progressivo spostamento ad est dei movimenti sismici che affliggono l’Umbria da vari mesi: dalle zone di Città di Castello a quelle di Pietralunga, a Gubbio ed ora quasi al confine umbro marchigiano sull’Appennino sopra Costacciaro ed il tracciato della strada statale 3 Flaminia.
E’ qui che è stato localizzata a 13.8 km di profondità la scossa delle 15.30 di magnitudo 2.3 che i sismologhi attribuiscono al distretto sismico di Gualdo Tadino.
Scheggia e Pascelupo a nord e Sigillo, Osteria del gatto a sud sono le altre località più prossime all’epicentro che potrebbe determinare un cambiamento di scenario dopo che nella giornata era stato interessato da scosse il c.d. Bacino di Gubbio ( in verità la montagna soprastante la pianura).
Alle 3.08, scossa di magnitudo 2.1, nella solita zona montana sopra la località di Monteleto di Gubbio alla profondità di 8.2 km.
Alle 3.24 l’epicentro del sisma aveva scavalcato il tracciato della strada della Contessa, con una scossa di magnitudo 2.7 alla profondità di 8.1, poco sopra l’abitato di Gubbio
Alle 3.48 l’epicentro del sisma era salito di pochi metri sul monte di Gubbio con una scossa di magnitudo 2. 3 alla profondità di 7,3 km