Lettera aperta al Consigliere comunale Roberto Consalvi Il Consigliere Consalvi si è insediato nel Consiglio comunale di Marsciano lo scorso 12 dicembre, subentrando a Giovanni Marcacci nel seggio di Proposta Marsciano, ma decidendo di costituire il Gruppo consiliare di opposizione “Gruppo Misto – Fratelli D’Italia” |
Gent.mo Sig. Roberto Consalvi
Consigliere Comunale – Marsciano
Caro Roberto,
la triste vicenda che ti ha visto protagonista al momento del subentro a Giovanni Marcacci nel seggio di Proposta Marsciano nei modi e nei tempi ormai noti, riteniamo abbia bisogno di un ulteriore passaggio. Il giorno 7/2/2009 tu hai liberamente richiesto di aderire, al movimento di Proposta Marsciano, la cui attività è regolata da uno Statuto il cui art. 3 comma 2) recita:
PROPOSTA MARSCIANO vuole riportare l’impegno politico e sociale a livello di servizio, per cui ogni cittadino designato ad amministratore della cosa pubblica deve mettere a disposizione della collettività le proprie capacità, la propria competenza e professionalità, sentendo l’impegno alla realizzazione delle scelte programmatiche più importante e più forte rispetto alla militanza e all’appartenenza ad un determinato partito politico o movimento.
Alla luce di quanto è successo risulta chiaro che la tua adesione è stata un errore, in quanto hai successivamente dimostrato di non aver colto l’essenza di Proposta Marsciano. PM non è di destra, non è di sinistra, non è di centro; è un non luogo politico. E’ solo un movimento aperto ai cittadini che vogliono contribuire al bene comune lavorando per progetti e non per ideologia, oltre le “gabbie” partitiche.
Se avrai la bontà di leggerci, vorremmo, brevemente, ricordarti, anche se in estrema sintesi, il nostro ventennale lavoro, un record che fa di PM il gruppo consiliare più longevo, forse, anche a livello nazionale; 20 anni vissuti intensamente che hanno visto cambiare il tessuto sociale ed economico non solo del nostro comune.
Chi si ricorda più la Marsciano del 1994? Allora sullo sfondo di Piazza Carlo Marx troneggiava con il suo carico di storia la fabbrica della EMU, davanti al Teatro Concordia il vecchio Palazzo Cruciani, poi le 2 scuole medie d’Annunzio e Brunone Moneta; il Molino Popolare lavorava ancora a pieno regime, il Fante e la Vittoria Alata giacevano abbandonati nell’area dei magazzini comunali, il biodigestore di Olmeto era in piena attività, Palazzo Pietromarchi era solo un muro pieno di erbacce, la Piccola Casa del Ragazzo era piena dei macchinari di don Nando e il palazzo di fronte, ex-liceo, in stato di abbandono.
Oggi, la nostra intuizione e tenacia nel volere realizzare un polo scolastico unico si sta dimostrando lungimirante e vincente sotto tutti i punti di vista, il Fante e la Vittoria Alata sono stati recuperati e fanno bella mostra di sé a fianco palazzina ex-D’Annunzio, il biodigestore è chiuso e si sta procedendo anche più velocemente del previsto allo svuotamento delle lagune, Palazzo Pietromarchi è stato pienamente recuperato non solo da un punto di vista strutturale ma è diventato il centro della vita culturale del nostro territorio, nei locali ex Piccola Casa del Ragazzo è in piena attività un centro di formazione e, accanto, opera un servizio per l’infanzia che, insieme ad altri che nel frattempo l’amministrazione ha incentivato, aiuta a far crescere i nostri figli dando nello stesso tempo alle madri la possibilità di continuare l’attività lavorativa.
La popolazione è arrivata a quasi 19.000 residenti, una cifra importante che fa del nostro comune il più popoloso dell’Umbria minore. Sono stati 20 anni di grandi trasformazioni che hanno portato Marsciano, grazie ad alcune iniziative di alto spessore come la Fondazione Luigi Salvatorelli, all’attenzione nazionale.
In questi 20 anni Proposta Marsciano c’era
Non c’è stata però sempre nello stesso modo; in minoranza nella nostra prima consiliatura (2° amministrazione Tiberi), in maggioranza con il Chiacchieroni 1°, nella terza consiliatura (Chiacchieroni 2), nel “limbo”; nella quarta, ovvero in questa (Todini 1) in maggioranza. Abbiamo, pertanto, sperimentato l’impegno politico da diverse angolature: dalla opposizione alla maggioranza passando in quella zona definibile come “limbo”, ovvero la condivisione del peso di una maggioranza senza nello stesso tempo avere la possibilità di indirizzo e di governo.
Questa situazione è stata determinata dal fatto che PM appoggiò la ricandidatura di Chiacchieroni quando si candidò per il secondo mandato, ma non partecipò, per sua scelta, ai lavori di preparazione del programma non condividendo che anche coloro che avevano avversato fino al giorno prima il nostro lavoro salissero sul carro dell’allora sicuro vincitore.
In altre parole, mentre tutti salirono, noi scendemmo.
Facemmo bene? forse no, se fossimo rimasti al governo in maniera piena, forse, avremmo aiutato a risolvere prima alcune questioni, come quella di Olmeto, le cui problematiche sono state poi risolte dall’amministrazione Todini con il nostro forte e decisivo contributo.
Non ci dobbiamo dimenticare anche che questa ultima amministrazione, probabilmente la più difficile consiliatura di questi ultimi 60 anni, in piena crisi economica, con gli enormi problemi provocati dall’alluvione del Nestore e dal terremoto di Spina (gestiti con riconosciuta competenza e serietà anche grazie alla ricca rete di volontariato locale) ma che stanno comunque avviandosi a soluzione, sta “chiudendo” il caso “Olmeto”, ha avviato le procedure per la realizzazione del Centro Anziani di Piazza Marx, approvato il PRG parte strutturale e adottato il PRG-parte operativa, quest’ultimo tra l’altro all’unanimità, ripetiamo, all’unanimità (anche la minoranza ha così riconosciuto l’ottimo lavoro fatto da questa amministrazione).
Anche su questi punti di fondamentale importanza per la Marsciano che verrà
Proposta Marsciano c’era
Pensiamo che quanto sopra scritto sia sufficiente a dare un’idea di chi siamo da 20 anni, della nostra profonda coerenza civica e del nostro quotidiano lavoro a favore della comunità marscianese tutta anziché di un partito politico.
Ci sentiamo pertanto offesi dalle parole pronunciate al momento del tuo insediamento e amareggiati perché, in fin dei conti, sei andato proprio ad occupare quella “poltrona” che tu stesso hai rimproverato a PM.
Complimenti.