Nel corso dell’incontro della rete nazionale “Stop Orte-Mestre” in vista di un ricorso al Tar del Lazio per dire no all’autostrada, è stato deciso di dare vita a un gruppo di lavoro composto da giuristi ed ingegneri con il compito di esaminare il progetto nel dettaglio.
Un esame molto opportuno considerato, che nel tratto umbro sembra si vuole aggiungere una corsia per ogni senso di marcia, seguendo il tracciato attuale salvo alcune variazioni a Torgiano e Narni.
Le attuali due corsie per ogni senso di marcia quindi non verrebbero “toccate” e qui sorge il dubbio.
Proprio l’attuale tracciato mostra tutta la sua fragilità ed il traffico pesante da solo non basta a giustificare il continuo deterioramento che non si riscontra in altri tracciati.
E allora forse occorrerebbe indagare anche sul progetto dell’originaria superstrada per verificare se esso non sia stato realizzato con caratteristiche idonee solo per un traffico leggero, perché se così fosse la spesa per la “trasformazione” in autostrada sarebbe molto più ingente, con un conseguente allungamento dei tempi e dei disagi oppure ci si troverebbe ad avere un autostrada colabrodo a pagamento in luogo di una superstrada colabrodo gratuita.