In questi giorni, numerosi cittadini mi stanno sollecitando rispetto ad una questione sulla quale, ritengo, le Istituzione debbano fare chiarezza.
Nel corso del passato anno, a seguito della tristemente nota alluvione del novembre 2012, le istituzioni regionali, provinciali, e gli enti preposti hanno intrapreso un’azione di ripristino degli argini e di manutenzione delle sponde del Tevere al fine di evitare il ripetersi di eventi che hanno arrecato importanti danni ai cittadini delle frazioni interessate dall’esondazione. Con particolare riferimento alla frazione di Pian di san Martino, sembra sia emersa la necessità di costruire un argine artificiale che compensi, in termini di contenimento dell’acqua, quello eretto nell’area di Ponterio per il completamento del “contratto di quartiere”. Quanto appreso dai cittadini in via ufficiosa, parlando con i vari tecnici chiamati a raccogliere le altimetrie delle zone su cui dovrebbe sorgere il nuovo argine, sembrerebbe che lo stesso possa essere costruito in un’area strettamente attigua al Paese e non, come avvenuto per la zona di Ponterio, nelle immediate vicinanze del Tevere. Se tali notizie, che ripeto ad oggi non trovano basi certe, dovessero tuttavia essere confermate, diviene facile comprendere l’incredibile impatto ambientale che tale opera idraulica determinerebbe su una delle aree più belle e naturali del territorio tuderte. In qualità di Presidente di Fare Ambiente mi auguro che tali voci vengano prontamente smentite dall’amministrazione comunale, la quale, anche se non direttamente responsabile del provvedimento, non può non essere al corrente di un’opera di tale rilievo sul proprio territorio. Qualora, al contrario, tali anticipazioni trovassero conferma, ci batteremo perchè questo scempio non trovi cittadinanza nel nostro Comune, sensibilizzando la cittadinanza ed invitando le Istituzioni a trovare soluzioni compatibili con il territorio.
- Coordinatore FareAmbiente - Roberto de Vivo
- 26 Febbraio 2014
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