La tecnologia italiana per lo sfruttamento dell’energia solare ad alta temperatura, conosciuto come solare termodinamico, che ha tra i suoi maggiori protagonisti industriali l’Archimede Solar del gruppo Angelantoni di Massa Martana, è ha buon punto per fare un ulteriore passo in avanti sulla strada di offrire ai potenziali clienti un prodotto sempre più completo.
L’ENEA, che del progetto è stato l’ideatore, sta sperimentando, infatti, una nuova soluzione tecnologica per consentire sia l’accumulo che il trasporto del calore.
Si tratta di un nuovo componente, appena brevettato, che integra nel serbatoio di accumulo del calore anche un generatore di vapore.
I test vengono effettuati su un prototipo di piccole dimensioni presso l’Impianto sperimentale Prova Collettori Solari – PCS, su cui vengono condotte prove in condizioni reali di esercizio dei componenti per le centrali solari.
L’energia termica assorbita dalla fonte solare dai ricevitori solari (di cui Angelantoni ha l’esclusiva mondiale) viene accumulata e conservata per molte ore ad una temperatura di 550°C grazie alla miscela di sali fusi contenuta all’interno del serbatoio.
Il generatore di vapore, che è inserito nel serbatoio ed è immerso nella miscela di sali fusi, assorbe il calore dai sali stessi e lo utilizza per produrre vapor d’acqua. Il vapore viene successivamente inviato in una turbina per la produzione di energia elettrica.