Con l’istituzione del tavolo inter-istituzionale tra Comune ed Enti interessati, l’Amministrazione comunale di Todi ha avviato il progetto di riordino e trasformazione delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (Ipab) presenti sul territorio comunale.
Il tavolo, composto dai rappresentanti legali del Comune, Etab “La Consolazione”, Apsp Veralli-Cortesi, Istituto Crispolti, USL1 Distretto Socio Sanitario n.3, dal Segretario Generale del Comune di Todi e dai Segretari degli Enti coinvolti, ha diversi obiettivi:
il primo è quello di elaborare un progetto complessivo di trasformazione giuridica delle Ipab che operano sul territorio di Todi (Etab, Veralli-Cortesi ed Istituto Crispolti);
il secondo di dare attuazione agli indirizzi del Consiglio comunale verificando la concreta fattibilità della unificazione di Etab “La Consolazione” e Veralli-Cortesi;
il terzo è quello di predisporre un progetto di innovazione del welfare del territorio mettendo a sistema tutte le risorse disponibili.
Il Comune di Todi è il soggetto coordinatore del tavolo, al quale saranno invitati a partecipare, di volta in volta, a seconda degli argomenti trattati, organizzazioni sindacali e di categoria.
Il tavolo potrà anche avvalersi della eventuale consulenza di tecnici ed esperti regionali. Ai soggetti partecipanti non sarà corrisposto nessun gettone di presenza né rimborso spese.
La riforma delle Ipab, così come prevista dalla legge 328 del 2000 e dal D. Lgs. 207 del 4.5.2001, e dal disegno di legge regionale in corso di approvazione, prevede la possibilità di trasformare gli Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza o in aziende pubbliche di servizi alla persona o in fondazioni di partecipazione aventi natura giuridica privata, integrate a pieno titolo nel sistema territoriale dei servizi, comunque dotate di autonomia statutaria, gestionale, patrimoniale e finanziaria.
“La costituzione del tavolo – commenta l’Assessore ai Servizi Sociali Catia Massetti – si inserisce nell’ambito della progettazione di un sistema integrato di servizi socio assistenziali sul territorio.
Si tratta di un passo in avanti importante verso un nuovo sistema di welfare solidale in grado di fornire risposte adeguate ai nuovi bisogni che ci troviamo a fronteggiare rispetto ai mutamenti demografici, al fenomeno dell’immigrazione ed a domande sociali sempre più orientate alla flessibilità ed alla personalizzazione degli interventi.
Il sistema di protezione sociale attuato nel nostro territorio, basato sul sostegno alle persone nel loro percorso di vita e sul rispetto della centralità della persona, necessita di nuovi e diversi strumenti capaci di fornire risposte assistenziali fondate sulla ricerca della qualità delle prestazioni, sulla valorizzazione di tutte le risorse della comunità locale, sull’efficienza e sull’economicità.
Per continuare il percorso di coesione ed equità sociale intrapreso dall’Amministrazione è fondamentale organizzare le risposte che incontrino i nuovi bisogni. La trasformazione giuridica degli Enti, la loro eventuale unificazione, sono obiettivi funzionali alla costruzione di questo rinnovato sistema di welfare”.