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 Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale tenutosi il 1 Aprile u.s., è stato approvato il “Bilancio di previsione dell’assemblea legislativa regionale per l’esercizio finanziario 2014”, l’atto che stabilisce e indirizza la spesa pubblica da parte di un organismo istituzionale importante per tutti i cittadini Umbri.

Ma, ancora una volta, come ormai avviene da molti anni, abbiamo dovuto registrare, nero su bianco, che il Consiglio Regionale con risorse pubbliche frutto delle imposte e tasse pagate dai cittadini, ripianerà il fondo previdenza dei Componenti l’Assemblea Regionale con oltre 3.000.000,00 (tre milioni e oltre) di Euro.

L’importo esorbitante ed eccessivo, rispetto ai contributi versati, dei Vitalizi non viene messo in discussione, nonostante le diecimila firme raccolte dalle nostre organizzazioni, mentre altre Regioni hanno provveduto a tale riduzione, come il Friuli Venezia Giulia dall’Agosto 2013 ed il Trentino Alto Adige che ha messo in campo un gruppo di lavoro per trovare una soluzione simile.

In Umbria, invece, regna l’immobilismo, non vi è nessuna volontà politica di legiferare per riportare i vitalizi all’effettivo versato dai Consiglieri, si preferisce far pagare alla collettività un privilegio veramente odioso, in piena contraddizione con i sacrifici che quotidianamente vengono chiesti ai cittadini.

Denunciamo inoltre all’opinione pubblica che rispetto ai 3 milioni del 2014, che è già una somma enorme, nei prossimi anni la spesa aumenterà di oltre il 20%, grazie ad una legge che dice di abolire i vitalizi, ma, invece, aumenta la spesa a carico dei cittadini delle famiglie e delle imprese.

I Consiglieri Regionali devono percepire il vitalizio rapportato all’effettivo versato, come il resto dei cittadini italiani.

I tre milioni di Euro sottratti alle esigenze delle famiglie e delle imprese potrebbero essere spesi diversamente: per sostenere politiche di sviluppo delle aree montane, per migliorare i servizi, per aiutare i non autosufficienti, per creare occupazione giovanile, per ridurre tasse e sovrattasse ecc.

Le Associazioni scriventi continuano a sentirsi impegnate ed intraprenderanno altre strade per raggiungere l’obbiettivo di sconfiggere il privilegio e destinare le risorse recuperate a finalità di interesse generale.

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