Francesco Zampa è un autore tuderte che vanta una bella esperienza di self publishing, ovvero di pubblicazione di libri senza editore. Il libro d’esordio è stato una graphic-novel su Calciopoli alla quale sono seguiti il primo racconto, “Destinatario Sconosciuto”, pubblicato in una raccolta sul Giallo Mondadori, e a seguire “Doppio Omicidio”, “Gioco Pericoloso” e “Affari Sporchi”, tutti gialli pubblicati in modalità “self”.
Il primo libro “Doppio Omicidio” Francesco Zampa lo aveva presentato ad una serie di editori e lo aveva candidato a diversi concorsi. “Frequentando dei gruppi di autori su Internet – racconta – mi sono reso conto che il rifiuto del libro non sempre equivale a libro non pubblicabile e soprattutto che ci sono delle scelte editoriali che portano gli editori a puntare poco sugli esordienti. C’era questa cosa dell’auto-pubblicazione, una nuova frontiera. Presto ho compreso che non era solo la possibilità di vedere stampato il proprio libro. Si trattava proprio di pubblicare, rendere la propria opera fruibile a tutti presentandosi sul mercato. Era una possibilità reale, a un passo da me”.
Fare il self publisher comporta un impegno e una responsabilità decuplicati rispetto ad un autore che si rivolge ad un editore, perché il libro deve essere perfetto, il lettore cui è destinato non deve poterlo distinguere da un’edizione di un editore tradizionale. Oltre alla storia costruita bene, l’impaginazione deve essere impeccabile, non ci deve essere nessun refuso, la copertina deve essere curata. Ciò vuol dire che, finito di scrivere, l’autore deve sobbarcarsi l’onere di preparare il libro e, infine, curarne il marketing e la diffusione. Il tutto pensando soprattutto al mercato digitale oltre che a quello cartaceo.
“È un vero lavoro in una terra sconosciuta – continua Francesco – dove gli esperti sono quelli che hanno iniziato sei mesi prima di te, entusiasmante e non privo di soddisfazioni, i cui limiti sono tutti da scoprire. È una sfida che ho accettato con vero piacere e non sto dicendo che i miei libri siano perfetti, anzi: non c’è giorno che non veda qualcosa da migliorare, da aggiungere o togliere, se non da rifare”.
Considerando che il mercato dell’editoria digitale è in espansione, investire su questa può essere un’ottima idea.
“Personalmente, con un’attività che definire artigianale è poco, perché fatta tra famiglia, lavoro e ogni difficoltà quotidiane – afferma Francesco – ho superato le duemila copie già da un po’, ho un altro libro in preparazione e prospettive sempre più ampie. Più di duemila sconosciuti hanno scelto, comprato e letto i miei libri, questo è il dato che più mi emoziona”.
E per chi non lo avesse ancora fatto, può conoscere il protagonista dei libri di Francesco, il maresciallo Maggio, anche attraverso il blog http://ilmaresciallomaggio.blogspot.it/.