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Future riduzioni delle precipitazioni, che però si concentreranno in disastrose "bombe d'acqua", ed aumenti delle temperature, lo scenario futuro dell'Umbria; a Castiglion del lago si comincia a pensare come fronteggiare questi fenomeni
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 Alla domanda:che cosa fare per contenere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, soprattutto per quanto riguarda le risorsa idrica, cercherà di rispondere un convegno (“Il cambiamento climatico in Umbria e i suoi impatti sulla disponibilità di risorsa idrica e sugli eventi alluvionali”), promosso dalla Regione Umbria a Castiglion del Lago giovedì 5 giugno, in occasione della “Giornata Mondiale dell’Ambiente”

Il “climate change” o cambiamento climatico, fenomeno e problema mondiale che, per gli spettacolari eventi calamitosi cui ha dato luogo, si pone drammaticamente al centro dell’attenzione dei governi, non ha certo risparmiato l’Umbria: negli ultimi quindici anni, la regione è stata interessata da tre grandi siccità (dal 2001 al 2003, nel 2007 e nel 2012), per le quali è stato dichiarato lo stato di calamità naturale, così come si sono verificati eventi alluvionali, ben sei (nel 2005, nel 2008, nel 2010, con due eventi, nel 2012 e nel 2013), con danni all’ambiente che hanno avuto un impatto significativo anche in termini economici.

È un dato di fatto – dicono all’assessorato regionale all’ambiente a proposito del progetto “Siccità e Cambiamenti Climatici” (Secli) – che l’area mediterranea venga concordemente indicata come soggetta, in modo significativo, a future riduzioni delle precipitazioni e ad aumenti delle temperature, e l’Umbria non fa eccezione.

Nell’ultimo decennio, abbiamo assistito ad una intensificazione di fenomeni meteorologici estremi, con alternanza di alluvioni e siccità, in grado di mettere in crisi le attività umane e i sistemi di approvvigionamento idropotabile, con gravi perdite economiche e disagi per le popolazioni colpite”.

 Il convegno servirà a fare il punto su una serie di questioni di particolare rilevanza, dal rischio di alluvione in Umbria agli scenari d’impatto sulle risorse acquifere, dalla gestione del patrimonio idrico alle dighe, prendendo le mosse dal progetto (Secli), uno studio avviato dall’assessorato regionale all’ambiente fin dal 2008, soprattutto per verificare la disponibilità della risorsa idrica prossima ventura:

 Oggi – sottolineano ancora all’assessorato – la pianificazione e la gestione della risorsa idrica, soprattutto per quanto riguarda l’uso idropotabile, non può più basarsi soltanto sull’analisi delle serie storiche delle fonti di approvvigionamento: occorrono modelli coerenti ed efficaci di gestione sia delle sorgenti appenniniche che degli acquiferi e delle risorse fornite dagli invasi artificiali.
Il convegno di Castiglion del Lago sarà il primo di una serie d’incontri dedicati a questi problemi”.

I lavori del convegno “Il cambiamento climatico in Umbria e i suoi impatti sulla disponibilità di risorsa idrica e sugli eventi alluvionali” si apriranno a Palazzo della Corgna di Castiglion del Lago alle 9.30, per concludersi nella mattinata.

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