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Il Prefetto ha ammesso le carenze di informazione preventiva ed il Sindaco ha avvertito che al primo problema che dovesse insorgere, farà immediata richiesta di trasferire altrove i profughi
Taranto, arrivata la prima Nave da Lampedusa

Convocata dal Sindaco e dalla stessa presieduta, alla presenza del Prefetto di Perugia Dott. Antonio Reppucci e dei dirigenti dell’ARCI,  si è tenuta l’assemblea pubblica, a tratti notevolmente animata, per dibattere sulla questione degli 8 profughi africani alloggiati a Massa Martana e che molte perplessità e malumori avevano destato nella cittadinanza, nel momento in cui la stessa se li è trovati, praticamente in casa, a totale insaputa di tutti, in primis delle autorità locali (Sindaco e Comandante la Stazione Carabinieri:
Sul punto il Dott.Reppucci è stato chiarissimo: la mancata, preventiva informazione, è stata causata da un difetto di comunicazione a monte, perciò assolutamente non imputabile alle autorità istituzionali massetane, che non ne sapevano nulla.

C’è voluto del bello e del buono per poi cercare di convincere, sopratutto una parte dei presenti, a condividere un gesto di umana solidarietà verso queste sfortunate persone, accettandole nella comunità, per la parte di tempo necessario, stimabile in alcuni mesi, in un ben definito programma di integrazione che consentirà loro, successivamente, di essere avviate, ad altra destinazione europea.

Alla fine le assicurazioni, sotto ogni  aspetto ripetutamente fornite, sembrerebbero aver sortito l’effetto di aver  sopito le perplessità dei più contrariati, tra i quali, prima di tutto, quelle di un inquilino del  condominio ove alloggiano.
Assicurazioni che riguardano il loro costante e stretto monitoraggio, le forme di assistenza, le modalità di integrazione e tutto ciò che d’altro occorra onde evitare qualsiasi tipo di problematica a tutta la cittadinanza.

Per dovere di cronaca, in verità,  c’è stato però anche chi ha speso parole positive e incoraggianti verso l’iniziativa, suggerendo,  ad esempio e tanto per cominciare, quella di coinvolgere questi ragazzi in iniziative ludico-sportive di imminente realizzazione a Massa,o in attività socialmente utili; oltre a quelle di non discriminare la presenza dei profughi solo perchè di “pelle nera”, quando a Massa Martana sono ormai stabilizzati e integrati da anni, interi gruppi familiari provenienti  da stati esteri, sia comunitari che extra comunitari, ed ai quali ormai i massetani sembrano non far caso più di tanto, visto il clima di pacifica convivenza con gli stessi.

Sotto profilo della sicurezza il Sindaco Bruscolotti è stata, da parte sua, molto esplicita e categorica: al primo problema che dovesse insorgere per la comunità, avanzerebbe presso gli organi a lei sovraordinati e preposti alla gestione di queste persone, richiesta immediata di trasferimento delle stesse, altrove.

Dunque, per il momento,”sic et simpliciter” i profughi restano a Massa Martana.

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