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La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato la proposta di bando; i progetti ammessi dovranno essere conclusi entro 12 mesi dalla comunicazione di ammissione e il contributo regionale non può superare il 50 per cento delle spese ammesse
Perugia Palazzo_donini_

 La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato la proposta di bando relativa alla concessione di contributi a favore di reti di imprese artigiane che realizzano progetti di internazionalizzazione attraverso modalità innovative.

Per contrastare l’attuale situazione di crisi e favorire una maggiore penetrazione commerciale, si incoraggia l’aggregazione e la creazione di reti per il superamento del limite dimensionale delle imprese che da sempre ha rappresentato un freno all’apertura ai mercati esteri

“Supportare le imprese artigiane nei loro percorsi di crescita sui mercati globali – commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi – è parte essenziale delle politiche regionali per l’internazionalizzazione”.

Lo stanziamento inizialmente previsto dal bando è di 250.000 euro che potrà essere successivamente integrato con ulteriori fondi comunitari nazionali.
Potranno presentare domanda le aggregazioni di imprese costituite da aziende artigiane che hanno sede in Umbria; è concessa la partecipazione di imprese non artigiane a condizione che il loro impegno di spesa non superi il 20 per cento del budget complessivo del progetto.

Le aggregazioni con forma giuridica di contratto di rete ed i consorzi dovranno essere già costituiti alla data di scadenza per la presentazione della domanda di ammissione a contributo e dovranno partecipare al progetto almeno cinque aziende.

La domanda redatta sulla base di uno schema opportunamente predisposto dovrà pervenire unicamente tramite posta certificata.

Sono ritenute ammissibili le seguenti spese: costo di locazione di immobili debitamente documentato con regolare contratto registrato e accompagnato, se del caso, da traduzione asseverata; trasporto merci; allestimento spazi espositivi; traduzione ed interpretariato; assistenza legale, doganale, fiscale, commerciale (nel limite del 10% delle spese totali); pubblicità all’estero; tutoraggio e coordinamento della rete (nel limite del 15% delle spese totali).

Il progetto dovrà essere concluso entro 12 mesi dalla comunicazione di ammissione e il contributo regionale non può superare il 50 per cento delle spese ammesse. La valutazione dei progetti presentati è affidata ad una Commissione tecnica di valutazione.
La valutazione dei progetti sarà realizzata sulla base dei seguenti criteri: qualità della proposta progettuale, con particolare riferimento alle attività previste ed agli obiettivi indicati; apertura di nuovi mercati rispetto a quelli in cui le imprese sono già presenti; numero delle imprese aderenti.

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