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I consiglieri regionali, dopo lo stop del Governo, ripropongono che i proprietari di terreni agricoli o altri aventi titolo, possano realizzare strutture permanenti per cani detenuti a scopo amatoriale, ludico e sportivo e senza fini di lucro
CanileSardegna1

I consiglieri regionali Massimo Buconi (Socialisti) e Andrea Smacchi (Partito democratico) tornano alla carica dopo che il Governo Nazionale li aveva stoppati.

Buconi e Smacchi ricordano che nella legge “12/2013” (Norme su perequazioni, premialità e compensazioni in materia di governo del territorio e modificazioni di leggi regionali) il Consiglio approvò l’articolo 52 che introduceva alla legge “11/2005” un articolo per la “Realizzazione di ricoveri per cani a scopo amatoriale, ludico e sportivo e senza fini di lucro”.

Ma il Dipartimento degli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri inviò una nota alla Regione Umbria nella quale si sosteneva che quanto previsto all’articolo 52 contrastava con il testo unico dell’edilizia in quanto “un’opera precaria non può non essere sottoposta a permesso a costruire o, viceversa, il permesso a costruire è configurato come atto irrevocabile non soggetto a termine di scadenza”.

Buconi e Smacchi sottolineano che in sede di approvazione della legge regionale “19/2013” (Ulteriori modificazioni alla legge regionale “8/2011”, semplificazione amministrativa e normativa), è stato abrogato l’articolo 34/bis della legge “11/2005”.
“Durante la discussione – scrivono i due consiglieri – la Giunta assicurò che quanto prima avrebbe riaffrontato la questione.
Dato che sino ad oggi non risultano iniziative in merito” Buconi e Smacchi propongono un’integrazione alla legge “11/2005” nella quale si sostiene:

I proprietari di terreni agricoli o altri aventi titolo, possono realizzare strutture per cani detenuti a scopo amatoriale, ludico e sportivo e senza fini di lucro, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, paesaggistiche, ambientali e sul benessere degli animali.
La superficie di tali ricoveri, non può superare 100 metri quadrati ed un’altezza massima di 240 cm
, applicando i requisiti e le misure minime delle linee guida approvate con la delibera della Giunta regionale 1073 “11/ 2012” (Linee guida vincolanti in materia di detenzione degli animali da affezione)”.
Inoltre la proposta prevede che “la realizzazione delle strutture è soggetta a permesso a costruire”.

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