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L’8 agosto p.v, si rifarà “La Magnata”,quella autentica, nata a metà degli anni ’70 e che, ad onor del vero, era stata recentemente replicata in  altra  forma.
Gli ideatori  la vollero con i precisi intenti, riconducibili ad una iniziativa corale coinvolgente tutti i massetani e i loro ospiti,  di una cena lungo le vie del centro storico ove, ai tavoli loro assegnati a sorte, i commensali avrebbero dovuto accomodarsi per “sentirsi uguali e felici di mescolarsi gli uni agli altri “, per consumare un lauto pasto, preparato in casa e portato al tramonto in piazza,  in un contesto famigliare e di nuove conoscenze fatte al momento, cena che avrebbe dovuto, come puntualmente avveniva, creare o ricreare un clima di “vecchi amici” rivistisi dopo molto tempo,realizzandosi così quello spirito conviviale ,tra massetani e non, che era poi il fine per il quale la manifestazione era stata concepita.
Bellissima,indimenticabile e fortunata  iniziativa che al suo apice aveva visto  la partecipazione di mille persone,in un serpentone di tavoli che,partendo da piazza Umberto I° e snodandosi lungo Via regina Margherita,via Mazzini e costeggiando le mura castellane, proseguiva su via Vittorio Emanuele II° fino all’esterna piazza Matteotti e da lì,possibilmente, a chiudere l’anello.Sono attualmente visibili le targhe commemorative  sulla mura degli edifici,testimoni del punto annuale d’arrivo dell’ultimo tavolo,vale a dire della coda del serpente.
E sui tavoli ogni ben di Dio per la gioia dei palati (per l’appunto quanto e di più occorrente per una gran”magnata”),il tutto,come detto, preparato dalle famiglie massetane.
Si iniziava con il 1° tavolo,costituente la testa del serpente e destinato all’ospite d’onore,ma non mancava il cerimoniere,chi si occupava dei piatti ricordo,chi della regia televisiva,chi di far suonare la sirena d’inizio cena, ecc..; un grande dispiegamento di uomini e mezzi,costantemente supportati dall’ Amministrazione Comunale di turno e tutti dediti alla perfetta riuscita dell’evento. Fino ad un anno prima del sisma del 1997,che decretò la sua fine. La Magnata era stata formalizzata in un “Ordine” in cui al 2° articolo della sua bozza costitutiva  si incardinava il principio ispiratore,che così recitava:
” La Magnata è una pubblica manifestazione conviviale  felicemente sperimentata il 16 agosto 1975,il cui scopo è di riunire ogni e qualsiasi famiglia,massetana e no,secondo la sorte,senza distinzioni ne privilegi:tutti devono sentirsi in questa occasione uguali e felici di mescolarsi gli uni agli altri in un’ unica corale esaltazione dei liberi valori umani della vita,al di là dei problemi che assillano,in un immagine anticipata di quel mondo di concordia che si vagheggia”.
I  componenti dell’Ordine Massetano de La Magnata si occupavano della sua complessa e impegnativa messa a punto, e tutto filò liscio fino alla sua ultima edizione. Ed ora,dopo la lunga pausa, la sua rinascita ,un ritorno alle origini per far rivivere nei massetani il ricordo di  quegli anni, e l’occasione di risvegliare in essi,semmai si fossero un po ‘ sopiti, quei sentimenti di amicizia e fratellanza insiti nel loro animo, in una Massa Martana,tra l’altro,non solo ormai divenuta anch’essa multietnica ma anche alle prese con le mutate e per certi aspetti ansiogene condizioni socio-economiche; e ove, ed anche per siffatte circostanze,talvolta tali sentimenti potrebbero, nell’odierna routine quotidiana,faticare a manifestarsi altruisticamente come allora. Un convivio di buon auspicio per il futuro di tutti, sotto il cielo stellato dell’agosto massetano.

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