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Gent.mo Signor Sindaco della Città di Todi,
le vorrei rubare due minuti del suo prezioso tempo per raccontare la mia disavventura avvenuta nel suo Comune.
Il giorno 7 luglio ho accompagnato mio padre, riconosciuto mio malgrado disabile al 100 per cento, a fare una visita al Centro di Salute di Todi (ex ospedale).
Non conoscendo la città di Todi, ho deciso di parcheggiare la mia macchina nel parcheggio sottostante Viale San Filippo, una zona comoda da arrivare e vicina al luogo dove devo andare.
Purtroppo in questo parcheggio i due soli posti riservati all’handicap erano occupati: in uno c’era una macchina munita dell’apposito tesserino, l’altro era occupato da un cantiere, pertanto reso inaccessibile come dimostrano le foto che ho scattato

.
Ho deciso comunque di sostare la mia macchina nelle strisce blu, ho esposto il contrassegno dei disabili e non ho pagato il ticket, certa dei diritti che hanno le persone disabili (vedi guida ACI per un uso corretto del contrassegno dei disabili).
Al ritorno dalla visita con mio grande rammarico ho trovato una multa attaccata al parabrezza della mia macchina, nonostante fosse esposto in modo chiaro il contrassegno dell’handicap.
Con grande delusione ho chiamato immediatamente il centralino del Comune di Todi e sono riuscita a parlare con un vigile. Questa persona molto gentilmente mi ha informato che la gratuità del parcheggio dipende dalla convenzione stabilita tra il Comune e la società che gestisce il parcheggio, pertanto nei parcheggi a pagamento del Comune di Todi il disabile deve pagare il ticket, se il posto a lui riservato è occupato.
Sono rimasta allibita: prima di sostare nelle strisce blu devo pertanto chiamare il Comune nel quale parcheggio la mia macchina per capire se queste sono gratuite o no per l’handicap, anche se il posto a lui riservato è occupato, perchè questo dipende e varia dai Comuni. Infatti, in un Comune limitrofo, Marsciano, questi posti risultano gratuiti e ad oggi non ho avuto amare sorprese.
Ho spiegato al vigile che io non ho potuto parcheggiare nel posto riservato all’handicap, perchè era occupato da un cantiere, recintato e inaccessibile, e non era stato previsto un posto sostitutivo.
Il vigile mi ha informato che se voglio possa fare ricorso al Giudice di Pace, dandomi tutte le relative informazioni sui costi della multa.
La cosa che più mi ha rammaricato, sottolineo di nuovo, è stato che il posto riservato per l’handicap era occupato da un cantiere e non era stato previsto un altro posto sostitutivo: non solo mi è stato negato un mio diritto, in quanto ho trasportato una persona disabile, ma sono stata anche multata.
Mi chiedo come è possibile in un Comune civile non stare attenti a questi aspetti della vita di tutti i giorni, delle difficoltà che già ha una persona disabile.
Mi chiedo quali siano i diritti di queste persone, che vivono in una situazione di precarietà.
Mi chiedo perchè i servizi che devono essere per i cittadini invece di aiutare ostacolano, rendono la vita più difficile.

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