Dopo il dibattito che si è acceso negli ultimi giorni riguardo al bilancio di previsione per l’anno 2014 del Comune di Massa Martana, riteniamo doveroso anche noi del circolo di Rifondazione Comunista dire la nostra a tal proposito.
Fino ad oggi, le critiche mosse all’amministrazione comunale, ci sono sembrate alquanto sterili: attacchi da parte della minoranza consiliare sulla data del consiglio comunale e sulle imposizioni tariffarie decise, ma non una proposta su come recuperare fondi per abbattere questo aggravio di tassazione. Appunto perché non amiamo la polemica fine a se stessa, non insisteremo su questo livello di discussione, ma ci terremmo a far sapere ai cittadini massetani che effettivamente ci sarebbe stata la possibilità di abbattere le aliquote decise dal consiglio comunale per IMU, TASI e TARI (la triade che compone la famigerata IUC o Imposta Unica Comunale).
Iniziamo precisando che la legge nazionale impone paletti ben precisi per l’istituzione delle tasse sopra citate, ma lascia ai comuni una certa libertà di scelta sulle aliquote da applicare per le prime due (IMU e TASI), mentre impone che l’introito della TARI (la vecchia TARES) vada a coprire l’intero costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Inoltre lo Stato Italiano ha previsto che queste tasse vadano a sostituire una fetta dei trasferimenti che venivano dati da Stato e Regione ai comuni, per cui è impresa veramente ardua far quadrare i bilanci per gli amministratori locali, a meno che non vengano tagliate spese superflue o vengano messe in atto misure strutturali per l’abbattimento dei costi.
Andando in ordine, noi di Rifondazione Comunista, riteniamo che all’interno del bilancio comunale attuale si potrebbero recuperare all’incirca 70.000 euro con due semplici misure che potevano essere messe in atto già in questa fase per poter abbattere le aliquote di cui parlavamo sopra: far diventare pubblica la scuola paritaria per l’infanzia Piervisani (con un risparmio quantificabile intorno ai 50.000 euro) e ridurre al livello delle altre associazioni il contributo che il Comune concede alla società sportiva calcio (risparmio di circa 20.000 euro).
Solo per dovere di cronaca, vorremmo far presente che 70.000 euro rappresentano il 15,5% di quei 450.000 euro che il comune ricaverà dalla nuova tassa sui servizi indivisibili, o TASI, e quindi, anche solo a voler spalmare su questa tassa il risparmio, le aliquote potrebbero essere state del 2 per mille per le prime case (anzichè il 2,5 deliberato) e del 1,5 per mille sulle seconde (anzichè il 1,8 deliberato). Per le attività commerciali, visto che la TASI è deducibile, si sarebbe potuto lasciare questa aliquota al 2,5 per mille, ma si sarebbe potuta abbassare l’aliquota dell’IMU di almeno un altro mezzo punto.
Anche per quanto riguarda la TARI, ci preoccupa vedere che, nella discussione del bilancio, manca da parte della maggioranza, un programma strutturale per abbattere questi costi.
In campagna elettorale, noi di Rifondazione Comunista parlavamo dell’adesione del nostro Comune al progetto di legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero”, proposta che era stata accolta anche dal PD come punto di eccellenza per la nuova amministrazione, ma che non trova alcun riscontro in questa fase. Ci saremmo aspettati appunto, che in fase di stesura e discussione del bilancio, il PD parlasse di questa iniziativa che, anche se non immediatamente attuabile, avrebbe però potuto rappresentare una misura che in futuro poteva aiutare ad abbattere il costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Aspettiamo, come promesso dal Sindaco, gli incontri con i cittadini per presentare il bilancio, momento in cui ci terremo a presentare, anche in quella sede, ai nostri concittadini, queste misure che a noi sarebbe piaciuto vedere attuate per alleviare, anche se in minima parte, il peso della nuova tassazione sulle tasche di chi è già alquanto tartassato.
- Circolo di Rifondazione Comunista di Massa Martana
- 25 Agosto 2014
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