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Sulla manovra finanziaria del 2014 ci teniamo a fare alcune precisazioni.
In merito all’IMU è stata introdotta una esenzione per le seconde case date in uso ai figli con rendita catastale fino a 500 € e per rendite superiori si paga comunque solo la differenza, mentre prima era prevista l’aliquota del 7,6 per mille. Con questa manovra altre 30 famiglie saranno esenti dal pagamento dell’IMU e altre ancora vedranno una considerevole riduzione dell’imposta. Per una piccola realtà come la nostra dove l’80% delle nuove famiglie occupa la casa costruita dai genitori tale scelta ci sembra giusta ed opportuna per non penalizzare ulteriormente tutti coloro che negli anni e a prezzo di grandi sacrifici hanno realizzato case per se stessi e per i propri figli.
La TARI è stata rimodulata sulla base del piano finanziario che oltre ad essere influenzato dal tasso di inflazione è condizionato anche dal costo di smaltimento dei rifiuti. Per quanto riguarda la riduzione del 30% sulle attività commerciali nei Centri Storici si è ritenuto giusto dare un piccolo incentivo a tutte quelle attività che ancora permangono all’interno e che, avendo una produzione di rifiuti superiore alle utenze domestiche, si trovano ad avere i cassonetti di raccolta più lontani e quindi un maggiore disagio che si somma agli altri già presenti(mancanza di parcheggio nelle immediate vicinanze). D’altra parte uno dei problemi più sentiti negli ultimi anni è stata la preoccupazione della delocalizzazione delle attività commerciali fuori dal Centro Storico e ci sembra doveroso, così come più volte detto in campagna elettorale, cercare di incentivare la permanenza dei negozi nelle loro sedi storiche, consapevoli che tale riduzione non ha creato squilibri sulle altre utenze.
L’IRPEF viene confermata allo 0,7 per mille lasciando immutata la quota già applicata dalla precedente Amministrazione nella manovra correttiva effettuata nel mese di novembre 2013.
Per quanto riguarda l’aumento del costo del pasto alla Scuola dell’Infanzia si precisa che è esclusivamente il frutto di un bilanciamento con il costo di quello della Scuola Primaria.
Negli anni scorsi, dai banchi dell’opposizione abbiamo più volte sollevato l’ingiusto trattamento riservato ai genitori dei bambini della Scuola Primaria che erano costretti a sostenere interamente il costo dei pasti, creando il paradosso che 8 pasti alla scuola Primaria costavano più di 20 alla Scuola dell’Infanzia. Si è ritenuto quindi giusto prevedere una compartecipazione dell’Amministrazione anche al costo dei pasti della Scuola Primaria aumentando leggermente il costo di quelli dell’Infanzia e diminuendo gli altri.
Per quanto riguarda la TASI siamo tutti d’accordo nel ritenerla una tassa assolutamente ingiusta che dovrebbe andare a finanziare servizi per cui già paghiamo altre tasse, ma ricordiamo che è stata introdotta nel 2014 dall’attuale governo, che continua ad effettuare tagli lineari proporzionali a tutti i Comuni senza distinzioni e il cui operato è peraltro ampiamente sostenuto dal gruppo di “Unione Democratica per Monte Castello di Vibio”. Nella scelta dell’aliquota si è ritenuto di applicare il 2,5 per mille per poter introdurre delle detrazioni in base al reddito. Il limite dell’ISEE a 15.000 € permetterà a numerose famiglie in difficoltà di poter usufruire delle detrazioni ed al Comune di avere uno specchio veritiero della situazione economica dei suoi cittadini.

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