Neppure Todi è immune da quello “scandalo”: case popolari occupate, che sta dilagando in tante grandi città e che testimonia il fallimento in Italia dello Stato di diritto, tra potenti a cui regalano case a “sua insaputa” e sfuggono alla giustizia in virtù di soldi e potere e spregiudicati che intendo la loro appartenenza alla società come occasione per esercitare la legge della giungla. Entrambi calpestando i diritti della gente onesta.
Anche a Todi tre sono gli appartamenti popolari che risultano occupati abusivamente, mentre ci sono oltre 80 famiglie che chiedono una casa popolare e si assoggettano alle procedure di legge.
Lo ha reso noto il sindaco Carlo Rossini, presente alla conferenza stampa insieme all’assessore Andrea Caprini, di presentazione dei bandi regionali con cui l’Ater mette a disposizione oltre 5,5 milioni di euro per l’acquisto di immobili da destinare alla locazione a canone sociale nei comuni ad alta tensione abitativa e prevede l’erogazione di contributi direttamente al proprietario, per un totale di 9.300 euro, qualora rinunci allo sfratto e stipuli con l’inquilino moroso un nuovo contratto di locazione a canone concordato
Un provvedimento, il primo, che si rivolge direttamente ai proprietari di edifici liberi per almeno l’80 per cento, che non necessitano di opere di manutenzione straordinaria o ristrutturazione, costituiti da non meno di quattro alloggi agibili e non locati, la cui superficie utile abitabile non sia inferiore a 45 metri quadrati e superiore a 95 metri quadrati.
Per il secondo bando l’importo in questione andrà a coprire il 50 per cento della morosità pregressa, per un massimo di 5mila euro, e il recupero delle spese legali, per un massimo di mille euro.
A questi vanno aggiunti 200 euro al mese come contributo sull’affitto, per 15 mesi, e 300 euro una tantum per un canone di locazione concordato inferiore al valore medio stabilito per l’area omogenea in cui è ubicato l’alloggio”.
I beneficiari devono essere titolari di contratti registrati prima del 30 giugno 2013 e avere un’intimazione di sfratto per morosità, notificata prima del 31 luglio 2014 e maturata da almeno sei mesi, dopo aver regolarmente pagato le prime sei mensilità, successive alla sottoscrizione del contratto.
I dettagli dei bandi si trovano sul sito www.casa.regione.umbria.it.