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Per il teologo marscianese, don Antonio Santantoni, classe 1939, quelli che oggi sono vissuti dalla Chiesa come gravi problemi, un tempo furono prassi comune nella Chiesa nascente
Marsciano locandinasantantoni[2]

Sarà don Antonio Santantoni, teologo e liturgista marscianese conosciuto e stimato in tutta Italia, il protagonista dell’incontro, in programma martedì 16 dicembre presso la sala A. Capitini in Municipio a partire dalle ore 17.00, organizzato dall’Unitre insieme al Comune di Marsciano, che si preannuncia affollato e di grande risonanza in Umbria e fuori.

In questa occasione don Antonio presenterà il suo ultimo libro, “L’ordine sacro oltre”, pubblicato in questi giorni, nel quale vengono trattati i vari sacramenti ed in particolare alcuni aspetti che sono da molto tempo al centro del dibattito teologico, ovvero la possibilità per un prete di sposarsi e la possibilità per una donna di accedere al sacerdozio.
E saranno proprio questi i temi al centro dell’incontro-dibattito di martedì. 

Il teologo marscianese, classe 1939, sostiene che quelli che oggi sono vissuti dalla Chiesa come gravi problemi, un tempo furono prassi comune nella Chiesa nascente.
Fino a tutta la prima metà dell’XI secolo uomini sposati poterono diventare preti e vescovi e, per quanto riguarda il ruolo delle donne nella Chiesa, don Antonio afferma che non ci sono valide ragioni storiche e teologiche per negare loro l’accesso ai ministeri ordinati e l’esercizio degli stessi, compreso il sacerdozio.
Perché allora non andare verso la fine di questa discriminazione e dare alla donna pari dignità all’interno della Chiesa?

Don Antonio Santantoni, laureato in teologia al Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo a Roma, è parroco a Casalina di Deruta dal 1969 ed è stato docente stabile nell’Istituto Teologico di Assisi oltre ad aver insegnato nelle Università Lateranense e Urbaniana (Propaganda Fide) e nelle facoltà teologiche Marianum e Angelicum di Roma. Ha svolto e tutt’ora svolge attività pubblicistica di diverso genere.

 

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