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Vittima un esperto romano di 41 anni
paracadutista

Il vento che spira da qualche giorno sull’Umbria con raffiche improvvise è stata con tutta probabilità la causa della nuova tragededia che ha colpito un 41nne paracadutista romano all’aviosuperfice di Terni.

Forse il fatto che il romano fosse un esperto di lanci e che ogni settimana aprisse il suo paracadute nei cieli ternani ha contribuito a fargli presumere di poter affrontare condizioni meteo non proprio ideali, che forse a terra non erano percepibili.

Ma il vento ha squassato il suo paracadute principale, lo ha fatto attorciagliare e quando l’uomo è riuscito ad aprire il paracadute d’emergenza era troppo tardi, la velocità della caduta, circa 200 km orari, ha fatto il resto.

Nessuna attività di soccorso è stata possibile da parte degli operatori sanitari del 118 intervenuti questa mattina 8 Marzo sul posto dove è precipitato il paracadutista romano, le cui iniziali sono M.P.
Il decesso è avvenuto all’istante” hanno riferito alla centrale operativa del 118 che ha ricevuto l’allarme alle 10.46 e che con il coordinamento dell’infermiere professionale Alessandro Rossi ha disposto l’invio sul posto di una autoambulanza e di una auto medicalizzata.

Dell’equipaggio dei soccorsi facevano parte anche operatori sanitari che erano intervenuti cinque anni fa, quando, sempre nella zona dell’avio superficie di Maratta Bassa si era schiantato al suolo l’attore cinematografico Pietro Taricone, trasferito in gravi condizioni all’Ospedale di Terni, dove venne anche tentato un intervento chirurgico nel tentativo di salvargli la vita.

Attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia gli operatori sanitari intervenuti sul posto dell’incidente riferiscono che le condizioni del tempo non erano sfavorevoli e che le cause della tragedia sono riconducibili ad altre ipotesi ora al vaglio degli inquirenti.

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