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Il Comitato "Progetto Todi 2017" evidenzia il sostanziale raddoppio delle aliquote Irpef da parte dell'Amministrazione comunale a danno delle fasce deboli e della classe media
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Con il sostanziale raddoppio delle aliquote dell’addizionale Irpef, la giunta Rossini sceglie la strada più facile per chiudere l’ormai prossimo bilancio comunale. 
Una scelta politica, quella di Rossini, che porterà alle casse del Comune un gettito fiscale di quasi 500 mila euro in più  rispetto all’anno precedente, con l’aggravante che, a pagare saranno le fasce più deboli e la così detta classe media.
È infatti evidente che i maggiori rincari riguarderanno le fasce di reddito più basse, che passeranno dallo 0, 40 allo 0,76 – per i redditi fino a 15 mila € – e dallo 0.42 allo 0.77 – per i redditi fino a 28 mila € .
Su uno stipendio lordo di 25 mila €, ad esempio, si passerà dai circa 100 euro a 190  euro .
Con le nuove aliquote, le fasce di reddito si differenziano per una tassazione che varia dello 0.01%,  elemento questo che vanifica di fatto  la  scelta delle aliquote progressive, fatta in precedenza. 
L’idea di nascondersi dietro i tagli fatti dal Governo Renzi, in realtà, più che un alibi è un’aggravante che conferma l’atteggiamento vessatorio del Pd e della sinistra in tema di tasse e tributi.
Ci aspettiamo che le parti sociali e sindacali, in rappresentanza  delle categorie,  dei pensionati e dei lavoratori, prendano una posizione chiara rispetto a tali gravi scelte, votate senza appello dai consiglieri del Pd e del Psi.
Rileviamo, infine, con rammarico,  che le forti e ragionevoli critiche espresse dal Psi nei giorni scorsi all’amministrazione,  nulla hanno sortito e che, alle perplessità espresse dal partito, non corrisposto un atteggiamento conseguente del gruppo consiliare.

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