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Le telecamere di sorveglianza, all’interno del bar saccheggiato, hanno permesso ai Carabinieri di riconoscere immediatamente una loro vecchia conoscenza
videosorveglianza

A Città di Castello, in un bar del corso, è stato scassinata un macchina per video gioco e asportata la somma in contanti di oltre 800,00 euro, ma il responsabile ha avuto poco tempo per godersi il bottino. Fondamentali per le immediate indagini attivate si sono rivelate le telecamere di sorveglianza poste all’interno dell’esercizio pubblico, che permettevano di intravedere con nitidezza il viso e l’aspetto fisico dell’autore del furto che con spregiudicatezza aveva operato senza preoccuparsi di celare le sue sembianze fisiche.

Un altro dato a sfavore dell’autore è stata la circostanza che egli era ben conosciuto ai Carabinieri della locale Stazione Carabinieri in quanto persona già sottoposta alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. L’uomo, un cittadino algerino di 40 anni, è stato perciò immediatamente rintracciato e tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato e violazione delle prescrizioni sulla sorveglianza speciale e trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo direttissimo previsto per la mattinata del 23 settembre avanti al Tribunale di Perugia.

A Foligno, invece, i militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di due persone in relazione al furto avvenuto nel supermercato “Lidl” di Foligno.
E proprio presso il supermercato di via Napoli che i carabinieri di Foligno sono intervenuti in seguito alla segnalazione dei gestori del punto vendita.
Sul posto i militari dell’Arma hanno individuato le due donne che poco prima si erano impossessate di circa ottanta euro in generi alimentari, tentando di aggirare il sistema antitaccheggio.
Ma il loro furto non è sfuggito al controllo dei gestori che, vista la situazione, hanno dato l’allarme.
Una volta fermate e identificate, le due donne, di nazionalità italiana e con precedenti di polizia, sono state condotte in caserma ove al termine delle formalità di rito sono state denunciate per furto aggravato in concorso.
La refurtiva completamente recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari.

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