Le persone sole, quelle anziane, spesso lo sono per scelta propria ritenendosi in grado di soddisfare da soli ai bisogni primari, tra cui l’alimentazione.
Ma altrettanto spesso lo star soli fa passare anche la voglia di mangiare e di prepararselo.
Assicurare a queste persone la necessaria alimentazione, necessita quindi non solo di chi prepari quei pasti variati che sono alla base di un’equilibrata alimentazione ma anche di un ambiente i cui quei pasti vengono poi effettivamente consumati.
Due esigenze che fanno il paio con il desiderio delle persone anziane di non dover terminare i propri giorni sulla terra senza che nessuno se ne accorga, come purtroppo riporta non di rado la cronaca umbra.
A queste esigenze, soprattutto alle prime due, viene incontro la decisione del Consiglio di Amministrazione di Veralli Cortesi che nella seduta del 25 novembre, con atto n. 69, ha deliberato di procedere all’attivazione di un servizio mensa per persone sole, anziane e in stato di bisogno, non in grado di provvedere alla preparazione dei pasti che comporterà l’utilizzo specifico e distinto per tale attività della cucina e del soggiorno-pranzo, antistante la cucina stessa, al piano terra della nuova ala del complesso edilizio di Cappuccini.
La quota di partecipazione al servizio è stata stabilita, come da offerta richiesta e presentata dal gestore, in € 6,50, Iva compresa, a pasto (composto da primo, secondo, contorno, frutta, acqua minerale, pane e un kit comprendente tovagliolo di carta, forchetta, cucchiaio e coltello di plastica secondo le norme igienico-sanitarie).
Tale costo sarà a carico delle singole persone sole ammesse a fruire del servizio mensa o chi per loro, oppure del comune di residenza (Todi o anche altro comune della Zona sociale n. 4 della Media Valle del Tevere) che assumano a proprio carico in tutto o in parte la spesa relativa, dato il requisito richiesto dello stato di bisogno, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni.
Tale servizio, finora non attuato, era già previsto dal Regolamento della Residenza Protetta e pertanto si è ritenuto opportuno di attivarlo anche in considerazione della variegata realtà sociale e dei più diversi bisogni delle persone anziane, in particolare nell’attuale situazione socio-economica.
Per essere ammessi al servizio mensa occorrerà allegare alla domanda un certificato medico che attesti le condizioni fisiche della persona e una relazione dell’assistente sociale circa l’effettivo stato di bisogno della persona stessa.
La realizzazione del servizio avverrà mediante stipula di apposita appendice contrattuale con il soggetto gestore dei servizi della Residenza Protetta (cooperativa sociale Polis), per una durata triennale.
“Confidiamo nell’utilità del nuovo servizio, appena concretamente in funzione, specialmente – dicono dalla Veralli – se i servizi sociali dei Comuni e della Zona sociale n. 4 vorranno utilizzarlo per gli anziani che manifestano questo particolare tipo di bisogno primario, anche come integrazione del sistema di assistenza domiciliare.”