Le strade che si riempiono di decorazioni, le vetrine dei negozi che si addobbano a festa, la gente che esce, si incontra, si saluta, si scambia gli auguri e gioisce di momenti e di un’atmosfera che si potrebbe definire magica. I nonni, le mamme ed i papà che si affaccendano per gli ultimi preparativi. I bambini che fremono nell’attesa di conoscere cosa li aspetterà sotto l’albero. Questo è il Natale; la festa per eccellenza della cristianità; la festa della famiglia. In tutto il mondo ci si prepara ad accoglierlo e a festeggiarlo nel migliore dei modi. Ma non a Todi purtroppo…
A Todi il Natale è diventato la festa della desolazione, di un centro storico vuoto e privo di ogni attrattiva, di tuderti sconsolati che stufi del nulla più assoluto migrano nelle cittadine vicine che, a differenza della nostra, quasi magicamente si riempiono di colori di persone e di attività legate alla tradizione, alla famiglia e al Natale. In compenso, nonostante il lamento continuo sulle difficoltà amministrative legate alla crisi economica, il nostro benamato primo cittadino, per prepararci nel migliore dei modi al Natale, concede il patrocinio del Comune e ci regala un bel convegno che sponsorizza quelle teorie Gender che non sono altro che la negazione del valore della famiglia.
E così Giovedì 17, l’europarlamentare Michela Marzano (PD–ma ne eravamo certi), a spese del Comune e di tutti i cittadini, terrà una bella conferenza dal titolo “Papà, mamma e Gender”. E così anche a Todi potremo avere la fortuna di una spiegazione sul fatto che la Mamma ed il Papà sono concetti superati, perché per l’Onorevole Marzano, per alcuni politici di sinistra, per gli attivisti gay e per tutta la allegra banda del femminismo radicale la differenza tra i sessi non è cosa naturale, ma solo una costruzione sociale. Vivere “da maschio” o “da femmina” non corrisponde più a un dato biologico ma ad una costrizione culturale, per cui è assurdo continuare a pensare alla famiglia tradizionale. A noi sfuggono quali possano essere le motivazioni che spingano un Sindaco e la sua maggioranza a patrocinare un evento del genere. Persino in Parlamento, su materie come queste ci si limita a lasciare gli iscritti ai gruppi parlamentari, alla propria coscienza, senza dare indicazioni precise o “sposare” delle tesi precostituite. Nel nostro comune, invece, il nostro beneamato Sindaco, da “Cattolico adulto”, mette il cappello e sponsorizza quanto di più lontano vi possa essere dalla tradizione e dal concetto di famiglia. E così dobbiamo assistere al nostro Sindaco e dal nostro Comune che concede il patrocinio a chi elogia l’aborto come “l’unica possibilità che esiste, in uno stato civile, per garantire il rispetto delle donne» (M.Marzano, Sii bella e stai zitta, Mondadori 2010)”, a chi promuove pubblicamente l’eutanasia legale come “atto dignitoso” e a chi è in prima linea per una legge sul matrimonio e adozione omosessuale. Per l’ennesima volta, la Amministrazione Rossini si rivela per quello che è: lontana dai bisogni della gente, lontana dal buonsenso comune, disinteressata del bene dei cittadini, ma sempre pronta a fare dell nostra città la passarella per politici e politicanti di turno della sinistra.
L’unica cosa che continua a consolarci è che sono rimasti ormai pochi mesi alla fine del mandato di questa amministrazione da dimenticare.
- Forza Italia - Fratelli d'Italia - Lega Nord
- 15 Dicembre 2015











