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Un maggiore impegno dei privati (in particolare Telecom) ha ridotto da 105 a circa 56 milioni la necessità di intervento pubblico
banda-ultra-larga

Sono questi i Comuni umbri che potranno usufruire di finanziamenti provenienti dal Piano nazionale per gli interventi sulla banda ultralarga che ha ripartito tra le regioni italiane i 4,7 miliardi di euro stanziati dal Cipe

COMUNE N.abitanti Unità immobiliari FABBISOGNO TOTALE
Perugia162.44966.3834.671.084
Amelia11.7815.041798.676
Assisi27.37710.3642.218.382
Bastia Umbra21.6537.196176.438
Castiglione del Lago15.4227.0011.733.170
Città della Pieve7.8033.532599.791
Città di Castello40.06415.5581.280.313
Corciano20.2555.996777.864
Deruta9.4563.111962.556
Foligno56.04521.1881.187.506
Gualdo Tadino15.4536.422524.565
Gubbio32.43213.4382.665.428
Magione14.5895.3951.213.094
Marsciano18.7016.5221.461.567
Narni20.0548.5181.332.196
Orvieto21.0649.3951.579.628
Spello8.6313.270656.242
Spoleto38.42916.197607.220
Terni109.19346.3501.274.715
Todi16.9007.8351.724.579
Trevi8.3352.935905.137
Umbertide16.4816.622573.132
Cascia3.2482.5312.025.300
Gualdo Cattaneo6.2782.5672.038.012
Norcia4.9153.9492.809.135
Panicale5.7342.5481.790.209
San Giustino11.3374.0663.014.145
Stroncone4.9242.6381.867.495
Acquasparta4.9292.231384.242
Allerona1.859903139.387
Alviano1.514809161.802
Arrone2.8391.290311.505
Attigliano1.917801181.559
Avigliano Umbro2.5681.429192.243
Baschi2.8031.673252.570
Bettona4.3021.477196.694
Bevagna5.0741.945362.433
Calvi dell’Umbria1.8831.175196.207
Campello sul Clitunno2.5001.292390.407
Cannara4.3081.579227.349
Castel Giorgio2.1781.082184.896
Castel Ritaldi3.3191.268227.549
Castel Viscardo3.0281.539237.987
Cerreto di Spoleto1.122841309.227
Citerna3.4581.213200.525
Collazzone3.5781.315218.525
Costacciaro1.283795173.194
Fabro2.9061.438237.071
Ferentillo1.9631.304191.515
Ficulle1.6951.170139.557
Fossato di Vico2.8171.318283.271
Fratta Todina1.840786157.833
Giano dell’Umbria3.8161.661232.485
Giove1.900979147.783
Guardea1.8631.037185.650
Lisciano Niccone62438993.093
Lugnano in Teverina1.539911122.217
Massa Martana3.8221.699183.097
Monte Castello di Vibio1.620842128.604
Monte Santa Maria Tiberina1.216624120.332
Montecastrilli5.1902.122357.006
Montecchio1.7231.261138.746
Montefalco5.6912.284394.827
Montefranco1.289677179.211
Montegabbione1.235749127.386
Monteleone di Spoleto626867143.729
Monteleone d’Orvieto1.559939199.731
Montone1.663756141.050
Nocera Umbra5.9531.785659.772
Otricoli1.9151.071153.528
Paciano982628107.868
Parrano59047778.647
Passignano sul Trasimeno5.5222.366508.601
Penna in Teverina1.056628101.143
Piegaro3.7991.943272.982
Pietralunga2.1821.384205.558
Poggiodomo13538698.736
Polino24630949.992
Porano1.989875135.907
Preci7571.061224.551
San Gemini4.9211.914250.751
San Venanzo2.3111.277173.944
Sant’Anatolia di Narco558478186.427
Scheggia e Pascelupo1.4421.129169.841
Scheggino481434123.006
Sellano1.140730203.337
Sigillo2.4681.321233.109
Torgiano6.5202.070436.984
Tuoro sul Trasimeno3.8501.974367.943
Valfabbrica3.5021.502216.439
Vallo di Nera401350111.723
Valtopina1.486489120.355
56.111.218

“Rispetto alla proposta di Piano elaborata nel novembre scorso – hanno affermato gli assessori regionali umbri Paparelli e Bartolini – abbiamo preso atto di un maggiore impegno dei privati (in particolare Telecom) che ha proposto un suo investimento diretto su ulteriori quindici comuni umbri rispetto ai sette ipotizzati all’inizio e questo fattore ha ridotto da 105 a circa 56 milioni la necessità di intervento pubblico nelle rimanenti aree “bianche”.

“La Regione Umbria – hanno sottolineato gli assessori – aveva impegnato finanziamenti complessivi per circa 36 milioni utilizzando i fondi del Piano di Sviluppo rurale e quelli del Feasr, suddivisi, come da programma approvato dalla Commissione Europea, in due interventi, uno sulle reti, per il quale si ipotizza una spesa di 9,5 milioni di euro, l’altro per servizi aventi lo scopo di incrementare l’uso della rete da parte dei cittadini e delle imprese ricadenti in ambito rurale”.

“Abbiamo chiesto – riferiscono gli assessori Paparelli e Bartolini – che, alla luce delle variazioni progettuali proposte, il contributo nazionale sia ricalcolato tenendo conto del fatto che i fondi per lo sviluppo rurale stanziati dall’Umbria debbono servire non soltanto per le reti ma anche per la creazione dei servizi necessari nelle zone rurali.
Questa richiesta è stata accolta dalla Conferenza Stato Regioni che ha deciso di rimandare la corretta determinazione dello stanziamento ad una analisi che dovrà effettuare la commissione dei fondi di coesione insieme alla Regione dell’Umbria.

I tempi – almeno così ha assicurato il Ministero – saranno molto rapidi così da giungere entro il prossimo mese di marzo alla ripartizione definitiva ed alla successiva notifica del Piano alla Commissione Europea.
In questo modo – hanno concluso Paparelli e Bartolini – contiamo di spendere tutte le risorse assegnate entro il 2018 ed entrare così nell’attuazione piena del Piano che prevede, entro il 2020, la copertura del cento per cento degli edifici con 30 mega e tra questi almeno l’85 per cento con 100 mega”.

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