La difficile situazione del centro storico di Todi continua ad aggravarsi. L’ultimo duro colpo come è noto, si è consumato nei giorni d’inizio anno , con la chiusura di due locali lungo via Roma, lo storico bar di Santa Maria ed anche la vicina macelleria Fraolini situata a poche decine di metri.
Nel giro di qualche anno si sono verificate diverse cessazioni di attività, da quelle storiche alle più recenti, ed è percorrendo tutta la via che dal centro città conduce a Porta Romana, che si può assistere ad uno spettacolo desolante, vetrine chiuse, serrande abbassate, vecchi portoni in abbandono, ogni tanto qualche cartello con scritto “affittasi” sulle vetrate lasciate nell’incuria.
Si possono contare in tutto il percorso circa l’80% dei locali chiusi a fronte di alcuni ancora aperti, concentrati nel tratto iniziale, dove sono presenti attività commerciali e si riscontra un certo dinamismo in quanto si può considerare il prolungamento della piazza centrale, per il resto è desolazione.
I vari negozi che esistevano precedentemente, abbigliamento, bar, oreficerie, ferramenta, alimentari ed altro, vivevano in virtù della presenza dei residenti nel centro cittadino, che attualmente sono ridotti a circa 2000.
Anche l’apertura dei supermercati e centri commerciali ha influito notevolmente, attirando l’attenzione della gente con le offerte vantaggiose e l’ampio assortimento. Inoltre quella via è di passaggio, non ci sono spazi di sosta quindi è anche difficile esercitare il commercio, non è percorsa nemmeno dai turisti in quanto l’attenzione principale della città è riservata alla parte alta, dove ci sono palazzi monumentali, chiese, piazze e riferimenti artistici, il resto è di minore interesse.
Al Tgr regionale di Rai3 è andato in onda, venerdì 12 febbraio, un servizio riguardante proprio questo argomento con interviste rilasciate dal alcuni cittadini di Todi che hanno espresso il loro parere in merito ai negozi chiusi.
Tutti gli intervistati hanno evidenziato la grave situazione, sottolineando che è di difficile soluzione anche per mancanza di concrete iniziative, dovuta alle scarse prospettive commerciali che il centro storico presenta.