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Il racconto di una vita "in cattedra", trascorsa soprattutto nelle scuole di Todi, con l'ingrato compito di vicario, prima di diventare lui stesso dirigente
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Una vita in cattedra, prima da docente, quindi da vicario ed infine da Preside. E si intitola proprio “Io e il Preside. Note di vita in cattedra” il libro dato alle stampe da Giovanni Ruggiano, personaggio tra i più noti a Todi proprio per la sua lunga carriera da insegnante prima, in particolare all’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Einaudi“, che per quella successiva da Preside poi, conclusa nel 2009 alla guida dell’Istituto Agrario Ciuffelli.

Nell’agile volumetto, dedicato alla moglie Brunella, anche lei docente, il racconto però termina per scelta dell’autore proprio il primo giorno di suo insediamento come Preside, quando si ritrova solo a guidare una scuola, dopo aver per tanti anni svolto il ruolo di vicario, ovvero di collaboratore di vari Presidi, posizione delicata chiamata a mediare tra gli studenti, i docenti e, soprattutto, il “Preside”, figura spesso autoritaria o comunque da prendere “con le molle”.

Numerosi gli aneddoti narrati in prima persona da Ruggiano, in molti dei quali non avranno difficoltà a riconoscersi, pur non essendo mai citati per nome e cognome, studenti, professori, bidelli e, appunto, Presidi.
Un libro fresco, una testimonianza simpatica, come è nello stile del professor Ruggiano, il quale non è escluso possa e voglia continuare il racconto del suo periodo da Preside.

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