Conto alla rovescia a Foligno per celebrare degnamente la Giostra della Quintana della “rivincita” che stasera e domenica rinnoverà l’immancabile appuntamento di fine estate dopo la disputa del torneo di luglio, vinto quest’anno dal Rione Spada.
Mentre si guarda il cielo uggioso con la speranza che la pioggia non costringa a rinviare la festa, la macchina organizzativa va avanti senza sosta in vista del Corteo storico dei dieci Rioni (oggi dalle 21.45 per le vie del centro storico) che culminerà alle 23 in piazza della Repubblica con la lettura del bando e la benedizione dei Cavalieri che gareggeranno domenica alle 15 al Campo delli Giochi.
Stasera quindi l’attesissimo Corteo animato da mobili e dame, cavalieri in sella ai loro destrieri, paggi e valletti, tamburini e trombettieri, alfieri e sbandieratori riportano la città umbra indietro nel tempo facendo rivivere l’emozione del passato, nella generale scenografia offerta dai costumi, dagli addobbi e dalle fiaccole sistemate nelle splendide vie della città.
Intanto restano ancora aperte le taverne dove ciascun Rione – Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Giotti, Mora, Morlupo, Pugilli, Spada – sa rivaleggiare anche nelle specialità culinarie.
Foligno in festa quindi già da questa sera per poi coronare la spettacolare manifestazione al Campo delli Giochi il giorno dopo.
Di certo la Giostra della Quintana è la giostra all’anello più avvincente e difficile che si svolga in Italia. Non a caso qualcuno l’ha definita “l’Olimpiade” delle competizioni equestri. Ogni cavaliere, per l’occasione, assume un “nome finto”, un nome di gara che lo identifica: Il Gagliardo corre per il rione Ammanniti; l’Ardito per il rione Badia; il Pertinace per il rione Cassero; il Furente per il rione Contrastanga; il Fedele per il rione Croce Bianca; l’Animoso per il rione Giotti; il Generoso per il rione La Mora; il Baldo per il rione Morlupo; il Moro per il rione Pugilli, l’Audace per il rione Spada.
Per conseguire la vittoria e per strappare il Palio agli avversari, ogni cavaliere, sul cavallo ben addestrato, compie un percorso equivalente a 754 metri lineari, segnato ad otto sulla pista del Campo. Nella intersezione di esso viene fissata una copia dell’antica statua lignea, comunemente chiamata Quintana. Nel braccio destro, disteso all’esterno, e sotto al pugno serrato, dal 1946, vengono appesi gli anelli che, con una lancia metallica, dovranno essere infilati dai cavalieri in sella ai cavalli lanciati al galoppo.
Gli anelli sono di tre diversi diametri: cm 8 per la prima tornata, cm 6 per la seconda e cm 5 per la terza. Il cavaliere che nel minor tempo e con minor numero di penalità avrà compiuto la sua corsa, vincerà il Palio.