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Incontro all'Istituto Ciuffelli-Einaudi di Todi per presentare la professione e le sue opportunità
Il tavolo dei relatori

Sebbene duro a morire, lo stereotipo del geometra impegnato esclusivamente nella progettazione edile, nella misurazione dei terreni e nella stima di beni mobili e immobili è ormai solo un ricordo. Oggi, infatti, il professionista geometra è una figura che opera con le più moderne tecnologie in una miriade di ambiti legati alla salvaguardia e valorizzazione delle risorse del territorio e dell’ambiente. “Parliamo di un’antica professione tecnica ma che ha avuto sempre anche un ruolo sociale. Un aspetto questo ormai divenuto preminente”, ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini in occasione del convegno ‘Il geometra del futuro’ che si è tenuto all’Istituto di istruzione superiore ‘Ciuffelli-Einaudi’ di Todi, venerdì 20 gennaio.
Un incontro che aveva l’obiettivo di analizzare le ultime evoluzioni di questa professione e la sua valenza nella società contemporanea, a cui erano presenti gli studenti dell’indirizzo Cat (Costruzioni ambiente territorio) e durante il quale hanno preso la parola anche Antonio Benvenuti, vicepresidente del Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati, Enzo Tonzani e Alberto Diomedi, presidenti dei Collegi dei geometri delle province rispettivamente di Perugia e Terni, Giampiero Grossi, presidente dell’Associazione geometri Media valle del Tevere, Carlo Rossini, sindaco di Todi, Fabrizio Comodini, presidente dell’Associazione ex allievi Itcg Einaudi Todi, e Marcello Rinaldi, dirigente scolastico del ‘Ciuffelli-Einaudi’.

“Il geometra deve saper innovare – ha spiegato Benvenuti – e adeguarsi alle sfide che il mercato riserva. È, perciò, necessario un continuo aggiornamento sotto il profilo formativo, culturale e scientifico”. Oltre alle tradizionali attività, il geometra, infatti, sempre più è impegnato, per esempio, anche nel campo della riqualificazione energetica, della sicurezza nei luoghi di lavoro, della topografia, del design o della protezione civile. “La nostra professione – ha aggiunto Grossi – sta cambiando radicalmente, per l’introduzione di sempre nuove strumentazioni e nuovi campi di lavoro e nell’approccio con cittadini e istituzioni. C’è estremo bisogno di queste figure e il nostro impegno è rivolto alle nuove generazioni affinché si iscrivano ai corsi Cat e intraprendano questa interessantissima carriera”.

Tra le finalità dell’evento tuderte, infatti, c’era anche quello di far conoscere agli studenti le opportunità legate alla professione del geometra e di presentare loro i mezzi ormai impiegati quotidianamente in questa attività: dal drone alla stampante 3d, fino alla termocamera. “I ragazzi – ha commentato Rinaldi – sono particolarmente interessati alle novità tecnologiche. La scuola non deve essere a rimorchio del mercato ma gli studenti devono comunque conoscere i moderni strumenti che adopereranno una volta entrati nel mondo del lavoro”. “Andiamo costantemente a parlare con i ragazzi delle scuole medie per orientarli a scegliere gli indirizzi Cat – ha ricordato quindi Benvenuti – e abbiamo presentato un progetto al Miur sull’alternanza scuola-lavoro. È, poi, ormai in Parlamento la nostra riforma che prevede l’istituzione di uno specifico corso di laurea. Un percorso completo, quindi, per formare il geometra del futuro”. “La Regione – ha sottolineato Marini – è in campo per promuovere tale tipo di formazione, anche introducendo dei tirocini. La nostra vicinanza è più in generale all’intera categoria, impegnata in questi difficili mesi anche con la protezione civile e nella ricostruzione delle aree terremotate”.

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