Una scuola che cambia, si rinnova, sperimenta, guarda al futuro, ispirandosi a modelli già applicati da anni con successo nel Nord Europa e, più di recente, anche in Italia. Protagonista l’Istituto comprensivo “Ciuffelli” di Massa Martana, dove mercoledì 15 marzo, alle ore 9:30, sarà varato ufficialmente il nuovo modello didattico di “scuola senza zaino”. L’inaugurazione, a pochi mesi dall’inizio della sperimentazione, avverrà alla presenza del sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti, della Direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Sabrina Boarelli, e del Dirigente Scolastico, Marcello Rinaldi.
“Scuole senza zaino” è un’esperienza adottata oggi da più di 170 scuole nelle regioni del Centro Italia. I riferimenti teorici sono quelli della psicologia e della pedagogia classica, soprattutto di stampo montessoriano, e della scuola finlandese. Scomparirà dunque lo zaino con il quale gli studenti riportano a casa il proprio materiale (libri, quaderni, penne, matite, gomme, forbici, colori, righe, squadre…) che verrà sostituito da una piccola cartellina leggera per i compiti a casa. Togliere lo zaino come gesto reale ma è anche simbolico, in quanto nelle “scuole senza zaino” vengono realizzate pratiche didattiche innovative in ordine a tre valori: responsabilità, comunità e ospitalità.
“L’ospitalità – evidenzia il Preside Marcello Rinaldi – richiama subito l’attenzione agli ambienti che sono riconfigurati, rispetto alle classiche aule, in modo da essere accoglienti, ben organizzati, ordinati, gradevoli, ricchi di materiali, curati anche esteticamente, a partire dalle aule fino a riguardare l’intero edificio della scuola. Tutto, infatti, concorre allo sviluppo di un buon clima relazionale che facilita l’apprendimento. La comunità vuole indicare l’importanza del lavoro cooperativo dei docenti e degli studenti. Lo spazio-aula è organizzato in aree ed ha un luogo d’incontro per tutti: l’agorà, dove si legge insieme, si fa filosofia, si parla e ci si confronta”.
“La responsabilità e l’autonomia – spiegano all’Istituto comprensivo massetano – iniziano dalla modificazione del gruppo classe. Nelle “scuole senza zaino”, come a Massa Martana, i ragazzi vengono sollecitati ad andare oltre le semplici richieste di comportamenti corretti e di rispetto delle regole; qui gli alunni sono invitati ad acquisire ambiti improntati all’indipendenza e ad essere artefici del proprio apprendimento, a studiare non tanto per conseguire voti o a far meglio degli altri, ma per apprendere competenze ed essere attori della gestione della classe.”
“Il progetto – sottolinea Rinaldi – vuole realizzare una scuola diversa da quella tradizionale che è normalmente impostata sull’insegnamento trasmissivo e standardizzato impartito nei tipici ambienti (aule, lavagne e campanelle), unidimensionali, dove ambienti spogli sono ammobiliati con le consuete file di banchi posti di fronte ad una cattedra, cui fanno da riscontro spesso atri disadorni e spazi vuoti. Il modello delle “Scuole Senza Zaino” vuole invece rendere le scuole ospitali ed è, dunque, un impegno di cambiamento per migliorare gli apprendimenti e l’autonomia”.