Condividi su facebook
Condividi su twitter
Il moltiplicarsi degli episodi ha spinto i carabinieri a diffondere dei consigli su come individuare gli autori di questi reati
carabinieri_cappello

I “soliti noti”, uno dei quali presentatisi come avvocato, tentano di colpire a Foligno ma, questa volta i truffatori si sono trovati davanti due arzilli vecchietti, rispettivamente di 86 e 75 anni, che per nulla intimoriti, dopo aver “a tono risposto ai due interlocutori” hanno avvisato, tramite il numero di emergenza 112, la Compagnia Carabinieri di Foligno. I militari si sono immediatamente attivati, da una parte per rassicurare le vittime della infondatezza della notizia e dall’altra per le conseguenti indagini di Polizia giudiziaria.
In tale contesto continua, in modo incessante, la campagna di prevenzione messa in atto dal Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, diretto dal Col. Paolo Piccinelli e dalle articolazioni territoriali, per combattere questo odioso reato basato soprattutto sulla vulnerabilità dei soggetti colpiti.

Le vittime sono spesso persone sole, anziane, coloro che soffrono di una situazione di disagio, malati, o che non sono in grado di intendere e di volere e di conseguenza meno attente ai pericoli esterni. Tante volte non si rendono nemmeno conto di quello che sta succedendo o successivamente non denunciano il reato perché prese da un senso di colpa e/o di rimorso.
E’ bene sottolineare che tale crimine viene posto in essere da vere e proprie bande specializzate organizzate i cui interlocutori si spacciano per: Avvocati; Operatori delle FF.OO.; Tecnici; Assicuratori; Dottori; Sacerdoti i quali facendo leva sulla influenzabilità delle vittime e soprattutto sulla loro solitudine, riescono a carpire, nel corso della conversazione telefonica tutte le notizie necessarie per porre in essere la truffa. Normalmente si presentano come persone gentili e loquaci.
Se scoperti, grazie all’età avanzata di queste persone, possono poi facilmente gestire la situazione. Operano generalmente dal lunedì a venerdì (sabato e domenica sono troppo pericolosi per l’eventuale presenza di parenti o perché sono giorni non lavorativi dei congiunti e quasi sempre di mattina, quando l’anziano resta solo in casa ed eventuali persone conviventi sono a lavoro e/o a scuola.

I tempi tra la telefonata e l’arrivo dell’emissario sono brevi. Il telefonista fa avvicinare l’emissario nei pressi della abitazione vittima, poi, chiama l’anziano al telefono. Lo tiene in linea fino all’arrivo della squadra operativa in modo che lo stesso non possa effettuare telefonate a terzi. Gli emissari operano, quasi sempre, in due. Uno va a piedi a casa della vittima e uno resta a fare il palo a bordo del mezzo a debita distanza.

L’aumento dei tentativi del reato nella provincia ha indotto il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia a dare il massimo impulso non solo alla attività investigativa ma soprattutto alla prevenzione a favore di questa fascia debole della popolazione.
Per questo i Carabinieri invitano figli, nipoti, amici di famiglia ad “una proficua opera di divulgazione” nei confronti propri dei propri congiunti “soli”: fare attenzione e, soprattutto, contattare subito le Forze dell’Ordine.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter