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Forza Italia cita alcuni dati del "disastro": la diminuzione degli abitanti, il raddoppio dell'addizionale Irpef e l'aumento della tassa dei rifiuti
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Cinque anni dopo, a Todi, lo scontro Ruggiano-Rossini si ripropone. Ad aprire il fronte di guerra è l’ex sindaco, primo cittadino dal 2007 al 2012, che reputa il rendiconto presentato dal sindaco uscente, relativo ai cinque anni del suo mandato, “lo specchio fedele ed impietoso del disastro di una amministrazione priva di slanci, priva di prospettive, priva di un futuro”.
Per Forza Italia, che ha espresso la candidatura di Ruggiano, “bastano quattro dati, estrapolati dal disastro che emerge, per dare l’idea plastica della situazione”.

Il numero degli abitanti
Todi, in cinque anni di Giunta Rossini, passa da 17.420 abitanti a 16.660. Un crollo secco di circa 800 unità, che non si era mai visto.La città più vivibile del mondo, ridotta a poco più di un paesello. È il risultato della miopia di chi non ha voluto sviluppo, non ha promosso investimenti, non ha dato speranza ai giovani. Troppi di noi tuderti sono stati costretti ad andare a vivere fuori e, nonostante la pesante immigrazione, il dato è allarmante.

La addizionale IRPEF
La Giunta Rossini ha aumentato la imposizione fiscale sui redditi, raddoppiando la aliquota e portandola al massimo possibile. Dallo 0,4 allo 0,8. Una botta secca di circa 5000.000,00 euro che tutti noi paghiamo salatamente, riducendo lo spazio per i consumi e, conseguentemente, per la ripresa delle attività economiche. La solita sinistra che pensa solo a tassare e a spendere i soldi. Nei cinque anni della Giunta Ruggiano (2012 – 2017), la aliquota è stata sempre ferma al minimo, non aumentando mai dallo 0,4 iniziale.

La TARI (Tassa sui rifiuti)
Nel 2012, i cittadini pagavano 2.729.296. a fine 2016 il costo è stato di 3.124.233. Circa 400.000,00 euro in più, nonostante la prosecuzione della raccolta differenziata, che viene sbandierata al 70 %. In altre parole, adesso, il 70 % dei rifiuti di Todi viene riciclato e, nonostante questo, il servizio ci costa molto molto di più. A questo scandalo non è indifferente la gestione della GESENU, che proprio di recente ha visto arrestati tutti i vertici e scoperchiato un mondo di vergogna e di malaffare. E’ ora di cambiare registro.

“Quando dalla propaganda, dalle chiacchiere elettorali, dal fumo e dalla confusione della sinistra – conclude il comunicato stampa – si passa all’esame dei dati concreti, ci si rende conto di come la realtà cittadina sia evidentemente drammatica. L’unica consolazione è che la storia del Sindaco Rossini ha davanti poche settimane di vita. Poi Todi potrà tornare a crescere”.

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